Uncharted: L'Eredità Perduta
Non si può certo dire che Naughty Dog sia il classico team di sviluppo abituato a starsene con le mani in mano. Meno che mai, quello a cui piace dormire sugli allori. Al contrario, il team californiano reduce dall’incredibile (e meritato) successo di Uncharted 4, ha ben visto di dare alle stampe un episodio parallelo, ma strettamente legato a mood e personaggi della saga di Nathan Drake. E sia ben chiaro che quello che ci troviamo davanti non è il classico DLC sviluppato in fretta e furia per accontentare i fans, ma un lavoro minuzioso, capace di camminare in maniera autonoma e, per certi versi, che ha elementi superiori alla saga originale.
Questa volta alla guida delle operazioni non troviamo Nathan Drake, ma una coppia tutta al femminile, formata da due personaggi già noti nella letteratura di Uncharted: Chloe Frazer e Nadine Ross. Le due avventuriere, già incontrate in alcuni episodi della saga, hanno sempre avuto ruoli marginali, ma questa volta Naughty Dog ha voluto regalare loro un’avventura interamente dedicata senza l’ingombrante figura di Nathan, e il risultato è sorprendente.
Anche se L'eredità Perduta, alla fine, non è troppo distante da quanto visto in Uncharted 4, Chloe e Nadine mettono in scena un prodotto praticamente perfetto sotto tutti i punti di vista. Primo fra tutti la narrazione, perfettamente equilibrata tra gameplay e filmati d’intermezzo, che prende per mano il giocatore dalla prima schermata di gioco, e lo accompagna fino ai titoli di coda. Bisogna fare davvero un plauso a Naughty Dog, perché hanno trovato davvero il punto mediano tra gioco e narrazione. Un perfetto titolo “cineludico”, se ci passate il termine.
C’è poi ovviamente il gameplay che, come abbiamo detto, non si discosta troppo da quanto già visto, rappresentando un’evoluzione di quanto visto nel capitolo uscito qualche mese fa e che miscela alla perfezione le fasi action, quelle esplorative e quelle di “arrampicata libera” che riescono a trasferire al giocatore quel senso di libertà e di grazia che gratifica ad ogni appiglio raggiunto o ad ogni scalata ben riuscita.
Ma L’eredità perduta parla anche di rapporti tra le persone, con le due eroine che collaborano per trovare l’ennesimo antico manufatto perduto, questa volta in India, e che le costringe a creare delle sinergie laddove avrebbero voluto solo mandarsi al diavolo. La narrazione digitale è di qualità superiore e la sensazione di trovarsi di fronte un film interattivo è netta e tangibile, senza passaggi a vuoto e senza l’umorismo, a volte un po’ forzato, del protagonista principale della saga, che troppo spesso funge da elemento catalizzatore a dispetto di tutti gli altri elementi del gioco.
E se i Naughty Dog sembravano essere perfettamente a loro agio con le potenzialità della Playstation 4 già con Uncharted 4, con L’eredità perduta dimostrano di avere il pieno controllo anche delle novità apportate da PS4 Pro. Quello che ci si apre davanti agli occhi è infatti uno spettacolo praticamente perfetto sotto tutti i punti di vista. Modellazione poligonale ricca e animazioni sempre fluide e mai forzate, texture ricche di dettagli e vegetazione lussureggiante e dinamica, luci fenomenali per effetti ambientali davvero mozzafiato e, per concludere, acqua che sembra quasi sgorgare fuori dalla nostra TV.
Unico neo sull’intelligenza artificiale avversaria che potrebbe essere un po’ più raffinata di quanto abbiamo visto nelle 10 ore di gioco che ci hanno fatto compagnia, ma che sposa comunque la filosofia di un gioco che vuole narrare più che mettere in difficoltà il giocatore davanti al monitor. Un consiglio: evitate la mira “automatica”, non solo perché mortifica le vostre abilità sparacchine, ma perché troppo spesso tende a puntare sul bersaglio sbagliato, facendovi saltare i nervi.
A parte questo, però, L’eredità perduta è un gioco praticamente perfetto, all’interno del suo campo d’azione. Non aggiunge niente di particolarmente nuovo al genere, ma questa avventura stand alone affina alla grande quanto già visto ma di cui si sente sempre un gran bisogno. Brava Naughty Dog!