Underdogs: recensione di un gioco VR che vi mette (fisicamente) in un esoscheletro
Underdogs è l'action roguelike che vi fa combattere in arena

Giocare ad Underdogs, indossando un casco VR è un po' come un incrocio tra vivere il film Real Steel ed indossare il muletto-esoscheletrico di Aliens… vi ho incuriosito?
La trama di Underdogs: vivere e morire a New Brakka
La storia segue le vicende di Rigg e King, due fratelli londinesi che si trovano a vagare per New Brakka, l'ultima città libera del mondo. Questa metropoli è infestata da malviventi e pericoli dietro ogni angolo. Uno dei due fratelli è stato infettato da un'IA che rischia di prendere il sopravvento sulla sua coscienza, costringendoli a partecipare a un pericoloso gioco della morte per raggiungere il centro della città e trovare una cura. La narrazione è messa in scena in modo eccellente attraverso fumetti tridimensionali che riescono a coinvolgere il giocatore indipendentemente dalle sue ispirazioni. Nessuno infatti si aspetta il canovaccio di un best seller, ma la storia, che va un po' seguita come una via di mezzo tra un roguelike e un action puro, riesce a dare spessore ad un gameplay che già di suo ha carattere da vendere.
Il gameplay di Underdogs: combattimenti clandestini
La struttura di base vede il giocatore muoversi attraverso una serie di combattimenti in arena, affrontando una varietà di nemici meccanizzati prima di scontrarsi con un boss. Si indossa un esoscheletro, che funziona dannatamente bene, sferrare un pugno nella vita reale proietta la situazione anche nel gioco, oltretutto non tutti i bracci meccanici e le opzione sono uguali e per muoversi si usa un sistema geniale che imita il movimento dei gorilla, ovvero ci si dà una spinta con le braccia per proiettarsi in avanti. Quest'ultima mossa è anche funzionale al combattimento, dare una forte panciata proietta gli avversari per l'arena, oltretutto la fisica funziona molto bene e rifilare un pugno ad una carcassa o ad un mostro meccanico fa realmente sentire il peso e il feedback di quell'azione. Tra una battaglia e l'altra, si possono scegliere diverse opzioni per prepararsi al prossimo combattimento, come acquistare parti e riparazioni o modificare elementi della prossima sfida per ottenere un vantaggio. Queste sezioni offrono una serie di attività casuali che aggiungono un senso di pericolo e imprevedibilità al gioco.
Recensione di Underdogs: la conclusione
I suoi maggiori punti di forza contano non solo su una trama che volendo non era nemmeno richiesta, ma funziona ed è piacevole, oltre ad essere un ottimo collante tra una sfida e l'altra, dato che dovremo scegliere uno sponsor che a nostra volta è anche un elemento della trama che avrà delle richieste specifiche da soddisfare, quindi in base a ciò che vogliamo guadagnare, opteremo per chi vuole mettere il proprio marchio sulla nostra armatura. La fisica e la semplicità delle azioni da svolgere, come ogni gioco VR dovrebbe avere, funzionano molto bene. Non ci sono troppi pulsanti da premere, ma si deve avere una certa prontezza di riflessi per rispondere alle sollecitazioni degli avversari. Anche graficamente fa esattamente il proprio lavoro. Senza essere impressionante dal punto di vista estetica, è davvero ben disegnato nella parte della storia e poligonalmente parlando gli avversari sono piacevoli da vedere e da incontrare.
Di contro sicuramente si potrebbe obbiettare che alcuni problemi di bilanciamento negli scontri, anche ovvi sul fronte del genere di appartenenza si possono incontrare, così come la telecamera si muove un po' troppo per muoversi con la precisione che ci si aspetta per andare a scontrarsi con gli avversari, minuzie, francamente, così come una maggiore diversificazione estetica di avversari non avrebbe sicuramente guastato e un po' di varietà in più, ma francamente, confesso, mi sono divertito parecchio; avete la VR e vi lamentate per il numero esiguo di titoli? Dategli una possibilità!
Versione Testata: Playstation VR2
Voto
Redazione

Underdogs
Underdogs è formato da una buona storia, soprattutto ben narrata, ottimo action in arena a bordo di esoscheletri da indossare e ottimo il feeling di combattimento, peccato solo per alcune sbavature e non una quantità esagerata di contenuti, ma funziona piuttosto bene.