Unreal 2: The Awakening

Unreal 2 The Awakening
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Unreal 2: The Awakening
Il menù principale del gioco.

Il marchio Unreal è diventato negli ultimi anni, soprattutto grazie al successo di Unreal Tournament e Unreal Tournament 2003, uno dei più famosi nel settore dei first person shooter, in grado di rivaleggiare, combattendo ad armi pari, con i filoni storici della ID Software, Doom e Quake. Ciononostante, l'originale Unreal, venuto alla luce nell'ormai lontano (almeno in senso videoludico) 1998, non aveva ancora visto un seguito alle sue vicende (se si trascura l'espansione Return to Na Pali). Finalmente la Epic ha deciso di affidare alla Legend Interactive il compito di sviluppare il seguito di uno dei giochi più innovativi, almeno dal punto di vista tecnico, della storia dei videogiochi. Vediamo com'è andata...

Quando uscì Unreal, nel 1998, il prodotto della Epic rappresentava un enorme passo avanti nella realizzazione tecnica, rispetto a tutto quello che si era visto fino a quel momento; gli acceleratori grafici della 3dfx diedero ai programmatori e ai grafici possibilità pressoché illimitate, se le si paragona a quelle dei giochi precedenti. Alla Epic sfruttarono tutte le possibilità offerte dalla tecnologia che si stava affermando creando un motore grafico superbo, che avrebbe trovato ulteriore consacrazione in Unreal Tournament.
Questa volta il processo si è svolto al contrario: è stato il motore grafico dell'appena uscito Unreal Tournament 2003 ad essere stato modificato ed adattato per le esigenze di Unreal II. Ma ne parleremo più dettagliatamente in seguito...
Nelle vicende di Unreal II interpreterete il ruolo di John Dalton, ex-marine, costretto a pattugliare i territori esterni della galassia al servizio dell'Autorità Coloniale Terrestre (TCA), in attesa di essere reintegrato negli space-marines.

La nostra fida navetta da sbarco.
La nostra fida navetta da sbarco.
Una bella vista del pianeta Avalon.
Una bella vista del pianeta Avalon.
La bella Aida, il vostro aiuto migliore...
La bella Aida, il vostro aiuto migliore...


A bordo della vostra astronave, la Atlantis, avrete tre compagni: il pilota Ne'Ban e altri due ex-marines, Isaak, esperto di armi e di meccanica, e Aida, l'ufficiale addetta all'intelligence. Durante gli intermezzi fra le varie missioni del gioco sarà possibile avere una limitata (molto limitata a dire il vero) interazione con l'equipaggio utilizzando un menù che vi permetterà di scegliere l'argomento di dialogo. Purtroppo la natura stessa del gioco rende i dialoghi pressoché inutili, sebbene essi vi permettano di capire meglio la trama. In generale, però la qualità dei dialoghi è più bassa di quella dei più brutti B-movies che si possono vedere in TV, facendovi presto passare la voglia di cimentarvi in lunghe conversazioni, cosa che comunque le limitate opzioni non permetterebbero.

La vostra avventura inizia al ritorno dal pianeta Avalon, quartier generale della TCA, in cui avete appena ricevuto la notizia che i marines non vi rivogliono indietro, e venite spediti ad investigare sulla natura di una chiamata di soccorso. Arrivati sul pianeta d'origine della chiamata vi rendere conto che i sempre simpatici Skaarj (i nemici dell'originale Unreal), sono alla ricerca di alcuni artefatti di origine aliena e venite incaricati di ritrovare i sette artefatti sparpagliati per la galassia.
Le ambientazioni sono uno dei punti di forza di Unreal II: alcune di esse si rifanno a capolavori cinematografici (chi ha detto Aliens?), mentre altre rientrano nel più standard clichè del pianeta semi-deserto con un'installazione militare costruita in mezzo.

Lezione di tiro al poligono della TCA.
Lezione di tiro al poligono della TCA.
Un ologramma del pianeta da studiare durante il briefing.
Un ologramma del pianeta da studiare durante il briefing.
Qualcosa preannuncia guai...
Qualcosa preannuncia guai...
Unreal 2: The Awakening
6

Voto

Redazione

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Unreal 2: The Awakening

Finalmente dopo 5 anni di attesa arriva il seguito di Unreal ma forse non tutto il tempo è stato ben speso. Il prodotto della Legend infatti non è in grado di differenziarsi dalla massa degli fps come era riuscito a fare il suo predecessore e ad imporsi in genere che ormai è super-affollato.
Le molteplici ambientazioni in cui è ambientato il gioco, insieme alla realizzazione di armi innovative, unite a quelle classiche e immancabili sono senz'altro un segno che la fantasia degli sviluppatori poteva applicarsi anche nella progettazione di missioni veramente interessanti, invece di quelle monotematiche presenti. La facilità dei combattimenti e la scarsa intelligenza artificiale dei nemici compromettono poi ogni possibilità di avere un'azione di gioco esaltante come ci si aspetterebbe da uno sparatutto.
Globalmente un fps come ne esistono tanti, ma dal seguito del pluripremiato Unreal ci si aspettava ben altro, considerando anche il motore grafico che può vantare.