Unreal: Return to Na Pali

di Redazione Gamesurf
Questa bontà l'ho riscontrata anche nel gioco stesso, ora gli Skaarj e compagni se feriti in maniera grave cercano un attacco a distanza, oppure se vedono che i colpi inferti non sono efficaci cambiano rapidamente approccio, forse manca ancora quel feeling che si vedeva tra i famosissimi Marine di Half Lifema essendo un mission pack non credo si possa pretendere oltre. Anche la grafica ha subito qualche ritocco, in beneficio del progresso tecnologico e di macchine sempre più potenti, il motore grafico mostra che ci sono parecchi margini di miglioramento, fanno la sua comparsa la nebbia volumetrica e altri piccoli effetti, come un cielo ancora più convincente e luci dinamiche notevolmente migliorate. A tutto questo si aggiunge la complessità e la bellezza dei paesaggi e delle costruzioni (impossibile non dimenticarsi del castello finale), l'eccezionale supporto sonoro, che oltre ad essere dinamico in tutte le circostanze si avvale dell'immancabile supporto per la Sound Blaster Live!

Per terminare vorrei citare l'ottima localizzazione in italiano del prodotto, ultimamente é sempre difficile trovare un gioco le cui traduzioni, anche quelle minuziose, siano particolareggiate. In questo specifico caso il prodotto nazionalizzato é uscito praticamente in contemporanea con quello inglese nel resto del mondo, é non é una cosa da poco credetemi, ho visto molti altri titoli uscire nelle vetrine dei negozi un mese dopo e trovarsi tradotti il solo primo capitolo di gioco... Uno specifico complimento al team della Project Synthesis (quello che leggo nei credits del manuale...) che si é sobbarcata il lavoro. Ed ora non dimenticatevi del Kommento!