Unreal Tournament 2003
di
Manuel'MAD'
Dopo il successo di Unreal Tournament che ormai da parecchio tempo raduna sui propri server un gran numero di videogiocatori entusiasti e dopo che l'atteso demo di Unreal Tournament 2003 ha, secondo le notizie di stampa, rallentato della metà la velocità della rete a causa del gran numero di downloads contemporanei, abbiamo provato per i lettori di Gamesurf la versione finale del prodotto della Epic. Quali sono stati i risultati? Continuate a leggere e lo saprete...
Naturalmente, come potete immaginare conoscendo il suo predecessore, Unreal Tournament 2003 è destinato quasi esclusivamente al gioco in rete; tuttavia questo non implica che non ci sia la possibilità di impratichirsi con i comandi giocando da soli. E' infatti presente una modalità single-player, che similmente a quanto avveniva con UT e Quake 3, consiste nel combattere contro i bot, presenti in quantità diverse a seconda del livello, in tutte le mappe del gioco. Si inizia con partite in solitario e, procedendo nel gioco, sarà in seguito possibile "mettere sotto contratto" eventuali compagni per le partite in cui sarà necessario partecipare in squadra.
L'alternativa, per i giocatori sprovvisti di una connessione di rete o per coloro che volessero esercitarsi prima di gettarsi nella mischia, è la modalità Instant Action: come dice il nome stesso, offre la possibilità di iniziare una partita con pochissimi click del mouse; si sceglie uno fra i tipi di partita disponibili, la mappa in cui giocare, il numero di bot ed il loro livello di abilità (scelte che è possibile far fare in automatico al gioco) e l'eventuale presenza di mutatori.
Quali sono i tipi di partita disponibili? Unreal Tournament 2003 offre le classiche modalità di combattimento tipiche degli fps ad impostazione multiplayer, con qualche novità: sono infatti presenti il solito Deathmatch ed il Deathmatch a squadre, in cui fraggare tutto e tutti senza nessuna regola e nessuna strategia di cui preoccuparsi; il vincitore è colui (o la squadra) che avrà totalizzato il numero maggiore di punti (calcolati dal numero di uccisioni a cui vengono sottratti i suicidi) allo scadere del tempo previsto, o colui che raggiunge per primo una quota di punti prestabilita.
Altrettanto scontata era la presenza della modalità Capture The Flag in cui due squadre si affrontano cercando di rubare la bandiera avversaria dalla base nemica e riportarla alla propria base. Grossa importanza riveste il coordinamento delle azioni dei membri di una squadra: infatti oltre a cercare di catturare la bandiera nemica bisogna anche difendere la propria, in quanto per segnare i punti è necessario riportare la bandiera nemica nel luogo in cui è presente la propria (quindi se essa era stata precedentemente rubata bisogna riportarla indietro). La squadra vincitrice di una partita Capture The Flag sarà quella che avrà segnato il maggior numero di punti, indipendentemente dal numero di uccisioni conseguite.
Le modalità innovative di Unreal Tournament 2003 sono il Doppio Dominio (già presente in UT in una forma leggermente diversa) e il Bombing Run, entrambe da disputare in squadre: nella prima si giocherà su delle mappe in cui sono presenti due punti di comando distanti fra loro; per segnare punti sarà necessario conquistare (passandoci sopra) contemporaneamente entrambi i punti di comando e difenderli per 10 secondi.
Nella seconda, invece, si tratterà di prendere una palla esplosiva dal centro dell'arena e cercare di portarla nella base avversaria per farla esplodere nella rete nemica (un miscuglio di calcio e hockey futuristico). E' naturalmente possibile passare la palla ad un compagno utilizzando l'apposito "Lancia palla", unica arma utilizzabile quando si è in possesso di palla. Se un giocatore viene ucciso dagli avversari mentre è in possesso di palla, quest'ultima cadrà sul terreno pronta ad essere raccolta da compagni o avversari.
Unreal Tournament 2003
7.5
Voto
Redazione
Unreal Tournament 2003
Unreal Tournament 2003 era atteso spasmodicamente da una vasta comunità di videogiocatori che avevano apprezzato il suo predecessore. Adesso che abbiamo potuto provarlo possiamo dire che sicuramente farà più felici i fans di Quake 3 di quanto non possa fare felici i fans di UT.
I cambiamenti intervenuti sull'azione di gioco e sulle armi hanno contribuito infatti a dare all'ultimo prodotto della Epic un'impostazione più riflessiva e una minore frenesia rispetto a quanto accadeva in UT e questo potrebbe essere poco gradito ai giocatori che avevano decretato il successo di UT. In questo discorso si inserisce anche il problema mappe e armi: le nuove non possiedono la "personalità" che avevano le originali e sembra quanto mai errata la scelta della Epic di eliminare alcune mappe (Deck16 in primis) molto apprezzate dai giocatori di UT. Per fortuna la comunità di UT è già riuscita a mettere una pezza a queste discutibili decisioni rilasciando nuove versioni di alcune fra le mappe più famose.
Un'altra pecca è la poca innovazione del gameplay: le modalità di gioco sono le solite, ormai trite e ritrite, degli fps e si fa notare l'assenza di una modalità innovativa, magari simile al Conquest di Battlefield 1942 che sarebbe stata implementabile, soprattutto in virtù del generale ridimensionamento che hanno subito le mappe, che adesso sono svariate volte più estese di quelle di UT.
Elencando tutti i difetti del gioco non vorrei però dare l'impressione che Unreal Tournament 2003 sia un brutto gioco, perché sarebbe assolutamente falso. Il motore di gioco è allo stato dell'arte, e la varietà presente nel gioco della Epic non ha eguali negli altri titoli sul mercato.
L'unico vero problema risiede nel fatto che dal seguito di Unreal Tournament tutti si sarebbero aspettati un pochino in più di quello che è infine arrivato.
I cambiamenti intervenuti sull'azione di gioco e sulle armi hanno contribuito infatti a dare all'ultimo prodotto della Epic un'impostazione più riflessiva e una minore frenesia rispetto a quanto accadeva in UT e questo potrebbe essere poco gradito ai giocatori che avevano decretato il successo di UT. In questo discorso si inserisce anche il problema mappe e armi: le nuove non possiedono la "personalità" che avevano le originali e sembra quanto mai errata la scelta della Epic di eliminare alcune mappe (Deck16 in primis) molto apprezzate dai giocatori di UT. Per fortuna la comunità di UT è già riuscita a mettere una pezza a queste discutibili decisioni rilasciando nuove versioni di alcune fra le mappe più famose.
Un'altra pecca è la poca innovazione del gameplay: le modalità di gioco sono le solite, ormai trite e ritrite, degli fps e si fa notare l'assenza di una modalità innovativa, magari simile al Conquest di Battlefield 1942 che sarebbe stata implementabile, soprattutto in virtù del generale ridimensionamento che hanno subito le mappe, che adesso sono svariate volte più estese di quelle di UT.
Elencando tutti i difetti del gioco non vorrei però dare l'impressione che Unreal Tournament 2003 sia un brutto gioco, perché sarebbe assolutamente falso. Il motore di gioco è allo stato dell'arte, e la varietà presente nel gioco della Epic non ha eguali negli altri titoli sul mercato.
L'unico vero problema risiede nel fatto che dal seguito di Unreal Tournament tutti si sarebbero aspettati un pochino in più di quello che è infine arrivato.