Unreal Tournament 2003
di
Manuel'MAD'
Un primo giudizio a caldo è però non completamente positivo: sebbene le mappe siano tantissime e sia presente una grande varietà, nella mia personale opinione esse non reggono pienamente il confronto con alcuni grandi classici di UT (come Deck16, Liandri Central Core, Turbine, Tempest e Pressure) che sono state purtroppo eliminate dalla Epic e che fortunatamente stanno venendo ricreate dagli smanettoni dell'editor (circolano già in rete versioni di Deck16 e Liandri Central Core, oltre a varie versioni alternative di Curse3, mappa presente in UT2003, più fedeli all'originale di UT che alla nuova incarnazione).
Veniamo ora all'aspetto cruciale di ogni first person shooter, la giocabilità: la prima notizia, che farà felici alcuni è che Unreal Tournament 2003 ha molti più punti di contatto con Quake 3 Arena di quanti ne avesse il suo predecessore; anzi, estremizzando il concetto, possiamo dire che ha più punti di contatto con Quake 3 di quanti non ne abbia con UT.
Questo si traduce in una minore frenesia dell'azione di gioco, minore presenza di mischie, ma maggiore strategia da mettere in gioco (soprattutto nelle partite a squadre); l'assalto all'arma bianca non dà più i frutti che dava in passato a causa della minore efficacia delle armi e della maggiore dimensione delle mappe di gioco che rende più infrequente l'assembramento di giocatori che si riscontrava in passato in alcuni punti ben definiti delle mappe. Questo comunque non significa che Unreal Tournament 2003 non sia divertente: semplicemente è necessario un po' più di allenamento per eccellere (all'inizio sarà difficile anche sopravvivere nelle partite in rete) e sarà molto più difficile ottenere delle uccisioni multiple semplicemente sparando col lanciarazzi in mezzo ad una mischia. Alla Epic hanno pensato di farci sudare ogni frag...
table_img_21516
Un'ultima annotazione è necessario dedicarla all'intelligenza artificiale dei bot, che vi faranno compagnia nelle sessioni di pratica: nonostante quella di UT fosse già molto elevata alla Epic sono riusciti a migliorare ancora il lavoro; ai livelli di difficoltà più elevati anche i bot offrono un livello di sfida non indifferente, comportandosi in maniera molto simile a quella degli avversari che andrete a sfidare in rete (eccezion fatta naturalmente per l'imprevedibilità degli esseri umani), e rendendo divertenti anche le sessioni di pratica ed in generale il gioco in single-player.
REALIZZAZIONE TECNICA
Ogni parola spesa sul motore grafico di Unreal Tournament 2003 non può che essere una parola di elogio sul conto dei programmatori; è incredibile vedere la mole di grafica (poligoni più textures) che il gioco della Epic muove e come lo faccia, dimostrandosi veloce (a patto di una buona configurazione delle opzioni grafiche) anche sui PC non di primissima fascia.
Al massimo dei dettagli comunque Unreal Tournament 2003 lascia indietro di parecchi passi tutti i concorrenti attualmente sul mercato: la complessità dei personaggi, composti con un altissimo numero di poligoni e la definizione delle textures (che nella demo non avevamo potuto gustare al massimo del dettaglio) sono di una bellezza spettacolare. Altrettanto buone sono le animazioni che non risentono dell'effetto scivolamento presente in UT, e raggiungono un alto livello di realismo.
A tutto questo fanno da contorno i livelli di gioco, che mostrano una varietà unica nel panorama degli fps: ambientazioni indoor classiche a sfondo futuristico e spazi aperti in cui trovano posto, alberi e fili d'erba dettagliatissimi (Antalus), vulcani e fiumi di magma, ruscelli e pozze d'acqua, così come edifici che ricordano civiltà antiche.
Ottima anche la colonna sonora, composta da marce di impostazione marziale che integrano bene l'atmosfera di gioco e buoni sono anche gli effetti sonori, anche se limitati quasi esclusivamente ai rumori delle armi e alle voci (ordini, beffe e altro) dei personaggi, le quali sono state tradotte anche in Italiano. E' presente il supporto all'accelerazione hardware e alle EAX (librerie proprietarie delle schede Soundblaster Live! e Audigy).
Un ultimo accenno alla presenza, oltre che dell'editor di livelli, anche di un linguaggio di scripting che può essere utilizzato per creare dei Mods basati sul motore grafico della Epic.
E' inoltre presente sui cd del gioco anche la versione Linux dell'eseguibile e dell'installer.
Unreal Tournament 2003
7.5
Voto
Redazione
Unreal Tournament 2003
Unreal Tournament 2003 era atteso spasmodicamente da una vasta comunità di videogiocatori che avevano apprezzato il suo predecessore. Adesso che abbiamo potuto provarlo possiamo dire che sicuramente farà più felici i fans di Quake 3 di quanto non possa fare felici i fans di UT.
I cambiamenti intervenuti sull'azione di gioco e sulle armi hanno contribuito infatti a dare all'ultimo prodotto della Epic un'impostazione più riflessiva e una minore frenesia rispetto a quanto accadeva in UT e questo potrebbe essere poco gradito ai giocatori che avevano decretato il successo di UT. In questo discorso si inserisce anche il problema mappe e armi: le nuove non possiedono la "personalità" che avevano le originali e sembra quanto mai errata la scelta della Epic di eliminare alcune mappe (Deck16 in primis) molto apprezzate dai giocatori di UT. Per fortuna la comunità di UT è già riuscita a mettere una pezza a queste discutibili decisioni rilasciando nuove versioni di alcune fra le mappe più famose.
Un'altra pecca è la poca innovazione del gameplay: le modalità di gioco sono le solite, ormai trite e ritrite, degli fps e si fa notare l'assenza di una modalità innovativa, magari simile al Conquest di Battlefield 1942 che sarebbe stata implementabile, soprattutto in virtù del generale ridimensionamento che hanno subito le mappe, che adesso sono svariate volte più estese di quelle di UT.
Elencando tutti i difetti del gioco non vorrei però dare l'impressione che Unreal Tournament 2003 sia un brutto gioco, perché sarebbe assolutamente falso. Il motore di gioco è allo stato dell'arte, e la varietà presente nel gioco della Epic non ha eguali negli altri titoli sul mercato.
L'unico vero problema risiede nel fatto che dal seguito di Unreal Tournament tutti si sarebbero aspettati un pochino in più di quello che è infine arrivato.
I cambiamenti intervenuti sull'azione di gioco e sulle armi hanno contribuito infatti a dare all'ultimo prodotto della Epic un'impostazione più riflessiva e una minore frenesia rispetto a quanto accadeva in UT e questo potrebbe essere poco gradito ai giocatori che avevano decretato il successo di UT. In questo discorso si inserisce anche il problema mappe e armi: le nuove non possiedono la "personalità" che avevano le originali e sembra quanto mai errata la scelta della Epic di eliminare alcune mappe (Deck16 in primis) molto apprezzate dai giocatori di UT. Per fortuna la comunità di UT è già riuscita a mettere una pezza a queste discutibili decisioni rilasciando nuove versioni di alcune fra le mappe più famose.
Un'altra pecca è la poca innovazione del gameplay: le modalità di gioco sono le solite, ormai trite e ritrite, degli fps e si fa notare l'assenza di una modalità innovativa, magari simile al Conquest di Battlefield 1942 che sarebbe stata implementabile, soprattutto in virtù del generale ridimensionamento che hanno subito le mappe, che adesso sono svariate volte più estese di quelle di UT.
Elencando tutti i difetti del gioco non vorrei però dare l'impressione che Unreal Tournament 2003 sia un brutto gioco, perché sarebbe assolutamente falso. Il motore di gioco è allo stato dell'arte, e la varietà presente nel gioco della Epic non ha eguali negli altri titoli sul mercato.
L'unico vero problema risiede nel fatto che dal seguito di Unreal Tournament tutti si sarebbero aspettati un pochino in più di quello che è infine arrivato.