Uplink
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E' proprio la sua schermata che ci si ritrova dinanzi quando si inizia una nuova partita; in essa troveremo con un breve messaggio di posta elettronica che ci assicura della presenza di una missione di test per saggiare le nostre qualità di hacker senza doversi preoccupare di venir catturati dall'FBI. Svolto questo facile compito si viene ufficialmente promossi tra le file degli agenti Uplink e si potrà accedere alle prime missioni reali che consistono nel cancellare o copiare file importanti da alcuni server sparsi per il mondo. Ragranellati i primi crediti si può decidere se aumentare le risorse hardware (CPU, memoria, modem, sistemi di sicurezza), o quelle software in maniera da poter affrontare le missioni più difficili con maggiore tranquillità
PICCOLI HACKER CRESCONO
I progressi conseguiti vengono mantenuti costantemente sotto controllo dai nostri datori di lavoro permettendo di accedere a missioni via via più difficili a mano a mano che l'esperienza aumenta. Passando per i primi sistemi protetti da banali password, ci si ritrova a dover affrontare i primi database governativi e con essi i proxy server. Superati questi ostacoli, la via del perfetto hacker si profila sempre più dura: firewall, protezioni a comando vocale, FBI e tanto altro ancora rendono difficile la vita al giocatore
In ogni server si può entrare illecitamente ed esistono più metodi per farlo, i più convenienti dei quali sono anche i più costosi da acquistare. Spesso, quando si comincia a "crackare" una password, viene eseguito l'active tracing dal server remoto con lo scopo di risalire all'hacker che sta cercando di entrare nel sistema. E' per questo motivo che bisogna avere cura di nascondere le proprie attività cancellando i segni della propria presenza (i log) e cercando di usare una connessione che rimbalzi tra più server possibili. Tutto ciò senza dimenticare che per iniziare e proseguire l'attività di hacker non é assolutamente necessario essere dei guru dell'informatica: si può tranquillamente giocare anche senza avere la più pallida idea di cosa sia un "proxy server" o un "firewall". Anzi, il gioco può portare curiosità di fronte a certi termini relegati a un contesto informatico non "di tutti i giorni"
PICCOLI HACKER CRESCONO
I progressi conseguiti vengono mantenuti costantemente sotto controllo dai nostri datori di lavoro permettendo di accedere a missioni via via più difficili a mano a mano che l'esperienza aumenta. Passando per i primi sistemi protetti da banali password, ci si ritrova a dover affrontare i primi database governativi e con essi i proxy server. Superati questi ostacoli, la via del perfetto hacker si profila sempre più dura: firewall, protezioni a comando vocale, FBI e tanto altro ancora rendono difficile la vita al giocatore
In ogni server si può entrare illecitamente ed esistono più metodi per farlo, i più convenienti dei quali sono anche i più costosi da acquistare. Spesso, quando si comincia a "crackare" una password, viene eseguito l'active tracing dal server remoto con lo scopo di risalire all'hacker che sta cercando di entrare nel sistema. E' per questo motivo che bisogna avere cura di nascondere le proprie attività cancellando i segni della propria presenza (i log) e cercando di usare una connessione che rimbalzi tra più server possibili. Tutto ciò senza dimenticare che per iniziare e proseguire l'attività di hacker non é assolutamente necessario essere dei guru dell'informatica: si può tranquillamente giocare anche senza avere la più pallida idea di cosa sia un "proxy server" o un "firewall". Anzi, il gioco può portare curiosità di fronte a certi termini relegati a un contesto informatico non "di tutti i giorni"