Urban Chaos: Squadra Antisommossa
di
Roberto Sarrocco
La criminalità dilaga? L'unica soluzione è Tolleranza Zero
Urban Chaos: Riot Response è il sequel dell'Urban Chaos uscito qualche anno fa per la ormai deceduta Play Station One. Oggi ritroviamo il titolo Eidos in una veste, non solo grafica, completamente diversa: non più un picchiaduro in giro per la città a sedare rivolte e criminalità di varia natura, ma un FPS a tutti gli effetti e con tutti i crismi del caso. Proprio così: ci troveremo dunque di fronte ad uno shooter in prima persona, che fa dell'azione e dei conflitti a fuoco il suo pane quotidiano.
A fare da contorno a questo sparatutto adrenalinico ci sarà una trama interessante e ben delineata. In un futuro non molto lontano infatti, ci ritroveremo in una città nella quale la criminalità la fa da padrona: guerre tra bande, sparatorie a tutto spiano, incendi a non finire e atti teppistici di ogni tipo. E' qui che noi interverremo, nei panni di un ex marine americano, Nick Mason, che si è guadagnato il rispetto con il duro lavoro, scelto per guidare un team di agenti speciali, l'unità T-Zero (Tollerance Zero).
Coadiuvati dagli interventi dei collaboratori del distretto di polizia, dei paramedici e dei vigili del fuoco, saremo chiamati dunque a porre fine a questo regno anarchico che si sta instaurando in città.
Prendere la situazione di petto o, meglio, di scudo. Ecco l'approccio di Nick. Il nostro ex marine, infatti, sarà dotato di uno scudo antisommossa che si rivelerà fondamentale per la riuscita delle varie missioni che affronteremo nel corso dell'avventura avventura. Uno scudo utilissimo non solo per difendersi dai proiettili o dagli oggetti scagliati contro di noi dai criminali ma anche per sfondare le linee nemiche in alcune circostanze o proteggere il lavoro dei nostri collaboratori occasionali in altre. Un'idea questa abbastanza singolare che fa aumentare in maniera netta il coinvolgimento del titolo.
Meglio un altro GTA o un FPS?
Chi, dopo il primo Urban Chaos, credeva di ritrovarsi di fronte ad un altro GTA tecnologicamente pompato, rimarrà deluso. I fatti, però, danno ragione ad Eidos, che riesce a coinvolgere maggiormente il giocatore di turno grazie alla visuale in prima persona e ad alcune scelte sul gameplay che pongono Urban Chaos un gradino avanti rispetto alle migliaia di cloni post GTA. Risultano buone, soprattutto, le possibilità di coordinazione degli interventi tra Nick e i vigili del fuoco, o i paramedici. Ottima anche la caratterizzazione del personaggio, Nick Mason, coinvolgente e carismatico, capace di trascinarci con lui in questa frenetica avventura. L'armamento come in ogni FPS che si rispetti è ben curato e va dalle classiche armi convenzionali come pistole e fucili, molotov, bombe a mano e così via, a quelle estremamente avanzate, tra le quali un utilissimo taser, in grado di stordire i nemici.
Il tutto condito da una realizzazione tecnica decisamente sopra la sufficienza, che grazie anche ad un ottimo motore grafico (unico all'immancabile motore fisico Havok 3) ha portato alla realizzazione di un ambiente molto realistico e dinamico, curato nei dettagli e con buoni effetti visivi. Il sonoro non è eccezionale, ma nella norma: ogni tanto il doppiaggio non è perfetto (specie quello dei rivoltosi) ma è comunque sorvolabile.
Il pregio migliore di questo titolo Eidos è sicuramente il coinvolgimento: grazie ad una giocabilità immediata e ad un sistema di controllo mai macchinoso, Urban Chaos riesce sempre a risultare interessante e raramente monotono. La ripetitività è minimizzata soprattutto dalle numerose circostanze in cui ci ritroveremo, che sembrano essere tratte direttamente dai migliori film d'azione. Situazioni che spesso ci vedranno nella posizione di dover obbligatoriamente coordinare un "un lavoro di gruppo", facilmente gestibile grazie ad un semplice menu. I produttori hanno deciso di dividere lo svolgimento della trama in vari obiettivi, molti vari tra loro, che vanno dal salvataggio degli ostaggi alla protezione del lavoro dei collaboratori, dall'aprirsi un varco a suon di pallottole al catturare delinquenti per poi interrogarli e ottenere utili informazioni. Una scelta questa che rende il gioco quasi mai noioso, tendendo il videogiocatore continuamente sull'attenti.
In conclusione
Urban Chaos: Riot Response supporta anche la modalità on-line, fino ad un massimo di otto giocatori. Il multiplayer funziona bene e aumenta la già sufficiente longevità del titolo: sarà divertente affrontare la criminalità con qualcuno di umano al nostro fianco.
Possiamo dire che quindi la scelta di un FPS è risultata abbastanza azzeccata, grazie anche alle numerose idee apportate dal duo Eidos-Rocksteady. Indossate io giubbotto antiproiettile, prendete scudo e pistola, e scendete in strada. La Tolleranza Zero è arrivata.
Urban Chaos: Riot Response è il sequel dell'Urban Chaos uscito qualche anno fa per la ormai deceduta Play Station One. Oggi ritroviamo il titolo Eidos in una veste, non solo grafica, completamente diversa: non più un picchiaduro in giro per la città a sedare rivolte e criminalità di varia natura, ma un FPS a tutti gli effetti e con tutti i crismi del caso. Proprio così: ci troveremo dunque di fronte ad uno shooter in prima persona, che fa dell'azione e dei conflitti a fuoco il suo pane quotidiano.
A fare da contorno a questo sparatutto adrenalinico ci sarà una trama interessante e ben delineata. In un futuro non molto lontano infatti, ci ritroveremo in una città nella quale la criminalità la fa da padrona: guerre tra bande, sparatorie a tutto spiano, incendi a non finire e atti teppistici di ogni tipo. E' qui che noi interverremo, nei panni di un ex marine americano, Nick Mason, che si è guadagnato il rispetto con il duro lavoro, scelto per guidare un team di agenti speciali, l'unità T-Zero (Tollerance Zero).
Coadiuvati dagli interventi dei collaboratori del distretto di polizia, dei paramedici e dei vigili del fuoco, saremo chiamati dunque a porre fine a questo regno anarchico che si sta instaurando in città.
Prendere la situazione di petto o, meglio, di scudo. Ecco l'approccio di Nick. Il nostro ex marine, infatti, sarà dotato di uno scudo antisommossa che si rivelerà fondamentale per la riuscita delle varie missioni che affronteremo nel corso dell'avventura avventura. Uno scudo utilissimo non solo per difendersi dai proiettili o dagli oggetti scagliati contro di noi dai criminali ma anche per sfondare le linee nemiche in alcune circostanze o proteggere il lavoro dei nostri collaboratori occasionali in altre. Un'idea questa abbastanza singolare che fa aumentare in maniera netta il coinvolgimento del titolo.
Meglio un altro GTA o un FPS?
Chi, dopo il primo Urban Chaos, credeva di ritrovarsi di fronte ad un altro GTA tecnologicamente pompato, rimarrà deluso. I fatti, però, danno ragione ad Eidos, che riesce a coinvolgere maggiormente il giocatore di turno grazie alla visuale in prima persona e ad alcune scelte sul gameplay che pongono Urban Chaos un gradino avanti rispetto alle migliaia di cloni post GTA. Risultano buone, soprattutto, le possibilità di coordinazione degli interventi tra Nick e i vigili del fuoco, o i paramedici. Ottima anche la caratterizzazione del personaggio, Nick Mason, coinvolgente e carismatico, capace di trascinarci con lui in questa frenetica avventura. L'armamento come in ogni FPS che si rispetti è ben curato e va dalle classiche armi convenzionali come pistole e fucili, molotov, bombe a mano e così via, a quelle estremamente avanzate, tra le quali un utilissimo taser, in grado di stordire i nemici.
Il tutto condito da una realizzazione tecnica decisamente sopra la sufficienza, che grazie anche ad un ottimo motore grafico (unico all'immancabile motore fisico Havok 3) ha portato alla realizzazione di un ambiente molto realistico e dinamico, curato nei dettagli e con buoni effetti visivi. Il sonoro non è eccezionale, ma nella norma: ogni tanto il doppiaggio non è perfetto (specie quello dei rivoltosi) ma è comunque sorvolabile.
Il pregio migliore di questo titolo Eidos è sicuramente il coinvolgimento: grazie ad una giocabilità immediata e ad un sistema di controllo mai macchinoso, Urban Chaos riesce sempre a risultare interessante e raramente monotono. La ripetitività è minimizzata soprattutto dalle numerose circostanze in cui ci ritroveremo, che sembrano essere tratte direttamente dai migliori film d'azione. Situazioni che spesso ci vedranno nella posizione di dover obbligatoriamente coordinare un "un lavoro di gruppo", facilmente gestibile grazie ad un semplice menu. I produttori hanno deciso di dividere lo svolgimento della trama in vari obiettivi, molti vari tra loro, che vanno dal salvataggio degli ostaggi alla protezione del lavoro dei collaboratori, dall'aprirsi un varco a suon di pallottole al catturare delinquenti per poi interrogarli e ottenere utili informazioni. Una scelta questa che rende il gioco quasi mai noioso, tendendo il videogiocatore continuamente sull'attenti.
In conclusione
Urban Chaos: Riot Response supporta anche la modalità on-line, fino ad un massimo di otto giocatori. Il multiplayer funziona bene e aumenta la già sufficiente longevità del titolo: sarà divertente affrontare la criminalità con qualcuno di umano al nostro fianco.
Possiamo dire che quindi la scelta di un FPS è risultata abbastanza azzeccata, grazie anche alle numerose idee apportate dal duo Eidos-Rocksteady. Indossate io giubbotto antiproiettile, prendete scudo e pistola, e scendete in strada. La Tolleranza Zero è arrivata.
Urban Chaos: Squadra Antisommossa
7.5
Voto
Redazione
Urban Chaos: Squadra Antisommossa
UCRR è un titolo che si presenta valido sotto molti punti di vista: dalla realizzazione tecnica alla giocabilità, dal coinvolgimento alla varietà. Insomma la scelta di un FPS piuttosto che un titolo in stile GTA ha dato davvero buoni risultati, grazie alle tante idee fresche apportate dalla Eidos e al buon lavoro della Rocksteady in fase di sviluppo. Per gli amanti del genere, un titolo da prendere decisamente in considerazione.