Uru – Ages Beyond Myst

di Andrea 'NeOAndY' Cani

I primi passi nel mondo di Uru non sono complessi e permettono di incamerare velocemente le meccaniche di gioco. In sostanza ciò che dovremo fare per tutta l'avventura sarà esplorare, osservare con attenzione ogni minimo particolare, trovare i libri di collegamento tra i vari mondi ed infine andare alla ricerca dei sette "viaggi" cosparsi in ogni mondo. E per poter attraversare il famoso albero, dal quale tutto parte, dovremo andare alla ricerca dei sette "viaggi" disseminati nella prima ambientazione, alcuni dei quali facilmente visibili ma altri ben nascosti. L'interfaccia di gioco è lo strumento che fa da filtro tra il giocatore e l'avventura. E i gli enigmi che dovremo risolvere, composti prevalentemente da meccanismi da attivare (alcuni dei quali parecchio complessi ma splendidi nella loro realizzazione), possono essere affrontati con un interfaccia e un sistema di controllo per nulla ostico ma non scevro di qualche difetto. Non c'è nessun tipo di interfaccia grafica ad "ostacolare" l'esplorazione. Nessun genere di comando sarà necessario impartire. Ogni singola azione potrà essere compiuta con il cursore attivabile tramite pressione del tasto sinistro del mouse.

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Ma è sul controllo del personaggio, effettuabile tramite la classica combinazione mouse e tastiera, che nasce qualche piccolo dubbio. Dubbi che trovano una forma chiara e precisa quando si vanno a valutare la precisione del sistema di controllo e i tempi di risposta del personaggio ai comandi impartiti. Se questi possono essere giustamente ritenuti elementi secondari nell'economia di un genere nel quale enigmi ed esplorazione la fanno da padroni, non si può non tenerne conto quando a causa delle imprecisioni del sistema di controllo capita di sbagliare un salto o di mettere un piede in fallo finendo così in un precipizio. Ciò non provocherà la morte del nostro avatar (non è infatti possibile morire in Uru), ma ci riporterà immediatamente a Relto (il nostro "quartier generale") spezzando in questo modo il continuum di atmosfera ed esplorazione che fino a quel momento si era creato. C'è da dire che il"problema" è risolvibile prestando particolare attenzione nei passaggi "ostici".

Le particolari atmosfere di cui abbiamo parlato più volte nel corso di questa recensione sono ottenute facendo leva principalmente sui due aspetti che coinvolgono i nostri sensi: grafica e sonoro. Dal punto di vista grafico è stato fatto un ottimo lavoro, e portando verso l'alto le impostazioni di dettaglio e risoluzione si resta stupiti dalla gran cura dei particolari che le ambientazioni hanno ricevuto. Ed è rassicurante constatare che non sono richieste configurazioni hardware particolarmente esose per far girare il tutto in maniera più che accettabile. Addentrarsi sempre più nei meandri dell'antica civiltà dei D'ni non fa altro che confermare le impressioni iniziali. Accanto ad una realizzazione grafica che ha pochi rivali in quanto a rappresentazione visiva e stile delle ambientazioni proposte esistono delle piccole lacune sotto forma di piccoli insetti fastidiosi (altrimenti noti come bug). Capitano piuttosto raramente, ma è doveroso segnalare la presenza di alcuni muri invisibili che ci impediscono di avanzare se non aggirando l'ostacolo e, ancora peggio, finti pavimenti che, se percorsi, ci fanno cadere inesorabilmente nel vuoto. Nessun bug affligge invece la realizzazione sonora che può senza ombra di dubbio fregiarsi del titolo di aspetto meglio curato della produzione Ubi Soft. In definitiva siamo di fronte ad un ottima avventura, nonostante i piccoli difetti riscontrati, che terrà impegnati i vecchi e i nuovi avventurieri per tanto, tantissimo tempo...online permettendo.

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