V-Rally 4

di Andrea Casetti

Di tanto in tanto la storia si ripete: qualche anno fa avevamo assistito alla fine del progetto WRC targato Milestone, dopo quattro edizioni in un crescendo di contenuti e di risultati, che è culminato in Sebastien Loeb Rally Evo nel tentativo di regalare continuità al lavoro precedentemente confezionato e affinato.

Dalle mani di Milestone la licenza ufficiale è poi passata a quelle di Kylotonn Racing, i quali sono stati autori delle versioni di WRC dal 5 al 7, per poi ripresentarsi nella stessa medesima situazione di passaggio di consegna dei privilegi di poter rappresentare con precisione il campionato mondiale di rally. Mentre Milestone si è avvalsa del nome del più volte campione del monto per richiamare l’attenzione del pubblico sul titolo del “dopo”, in questo caso gli sviluppatori francesi hanno deciso di riesumare il nome di un videogioco storico ai fini di assicurarsi il successo.

V-Rally, infatti, fu una delle pietre miliari del genere rally, apparso per la prima volta nel ’97, per poi duellare per un lustro con la serie Colin McRae Rally nell’eterno dualismo tra titoli acrade e simulazione. Dopo tre apparizioni (l’ultima datata 2002 su PS2) ci fu il vuoto, colmato ora da un ulteriore episodio. Saranno riusciti gli sviluppatori francesi a confezionare un titolo all’altezza del nome V-Rally?

Gestione del team

Si comincia dall’introduzione della vostra agente, uno dei tanti membri del team che vi guideranno nell’avventura di pilota di rally. Nancy si rivela importante in quanto capace di procurare eventi specialmente di talune tipologie di gare, di ottenere agevolazioni sulle loro tasse di iscrizione e di reperire parti scontate.

Poi avrete a che fare con i meccanici, i quali saranno particolarmente importanti per ripristinare lo stato ottimale delle vostre vetture tra una gara e l’altra, così come gli ingegneri si districheranno per mettere a punto l’assetto prima di ogni tappa, proponendovi anche parti utili per migliorarne le prestazioni.

Il team è tutto sotto la vostra gestione, potrete decidere di assumere ulteriori risorse o di sceglierne più competenti, ma attenzione che così procedendo il conto a fine settimana sarà via via più salato, sottraendovi moneta utile per l’acquisto di altre vetture.

Tra gli altri incarichi gestionali avrete modo anche di scegliere sponsorizzazioni utili per rifocillare il vostro gruzzoletto qualora siate abili a sufficienza da ottenere l’obiettivo prestabilito.

In pista

Proiettati all’hub dove appaiono gli eventi vedrete comparire delle icone di colore differente a seconda della tipologia di gara. Tra le gare disponibili vanno enumerate il Rally, il V-Rally Cross, le Buggy Racing, Estreme Khana e Hillclimb.

Mentre la prima rappresenta il cuore di questa tipologia di gare e ovviamente altro non è che la classica gara control il tempo. V-Rally Cross è una gara in circuito contro altri avversari che correranno fisicamente insieme a voi. Le gare con le Buggy sono un piacevole diversivo, mentre Estreme Khana è una sorta di gimkana tra i sobborghi cittadini, che vi vedrà impegnati a schivare ostacoli e saltare attraverso vetrate. Hillclimb, infine, vi imporrà di gareggiare in gare di salita a bordo di potenti prototipi, in un tripudio di tornanti a dettare il ritmo della vostra ascesa.

Le modalità sopra descritte sono disponibili sia in modalità single player, sia in multiplayer, che oltre al sempre benvenuto split screen, annovera anche l’online, il quale tuttavia richiede che tutti i partecipanti siano pronti per avviare la gara, cosa che potrebbe portare a lunghe e snervanti attese nel caso i giocatori entrino ed escano dalla vostra lobby.

Gameplay

Scesi in pista vi accorgerete come la manovrabilità del veicolo non sia all’altezza dei migliori del genere a causa di un sistema di controllo grossolano, votato al generare una sensazione di velocità eccessiva: impugnando un volante sarà evidente come ciò che manca è la precisione, che vi costringerà a continue correzioni anche affrontando un semplice rettilineo. Il joypad è un po’ più gestibile, ma a peccare è la risposta dei veicoli, i quali nonostante la varietà di trazione, di peso e potenza, peccano un tantino nel differenziarsi opportunamente.

I veicoli presenti sono una cinquantina, i quali saranno sbloccati acquistando tutti i veicoli minori costringendovi così a un grinding totale.

Le ambientazioni disponibili, dal canto loro, sono 22, distribuite tra Siberia, Romania, Cina, Kenya, Giappone, Malesia e tutte quelle località non toccate dal rally mondiale. Le tappe spesso e volentieri mostrano paesaggi  molto belli a vedersi (la passeggiata con la Monument Valley sullo sfondo, piuttosto che i coloratissimi giardini giapponesi sono solo un paio di esempio di quanto Kylotonn abbia badato più all’apparenza piuttosto che alla sostanza), anche se si notano forzature come gli effetti luminosi dei dischi surriscaldati, accecanti quanto il sole, mostrano il tentativo forzato di stupire con dettagli che ormai fanno parte del normale repertorio di ogni titolo del genere. Migliorabili, invece, l’ombra della vettura, gli interni delle auto, il terribile effetto delle vetrate che si infrangono in un paio di pezzi e il livello di dettaglio delle ambientazioni.

Grafica altalenante

Anche il modello di gestione dei danni non è particolarmente evoluto, come del resto quello mostrato in WRC 7, anni luce distante da quanto apprezzato nei vari Dirt.

Man mano che proseguirete nella vostra carriera di pilota vi accorgerete quanto manchi un filo conduttore: si tratta infatti di un semplice susseguirsi di eventi, senza un obiettivo dichiarato, se non quello di diventare campione. Non ci sarà nulla, tuttavia, a indicarvi quanto disti tale obiettivo dalla vostra attuale posizione, così come non potrete apprezzare un filo logico capace di dare un senso a quello che state facendo.

Chiudiamo col sonoro, il quale comprende un discreto doppiaggio in italiano, un discreto sonoro, ma purtroppo una serie di canzoni di dubbio gusto ad accompagnare il menu, che si faranno odiare in men che non si dica.