Valentino Rossi: The Game

di Valerio De Vittorio
Tra i piloti più titolati di sempre, Valentino Rossi é ormai entrato di diritto nella storia degli sport motoristici. Non poteva che essere una software house italiana a licenziare il suo nome per farne un videogioco griffato, intitolato con grande sforzo di fantasia Valentino Rossi The Game. Una sorta di compilation che raccoglie il meglio dell'esperienza Milestone sotto il comune denominatore del pilota di Tavullia. A pochi giorni dalla sua ultima vittoria al Gran Premio di Catalunya, con ore di gameplay sulle spalle, ci siamo fatti un'idea del prodotto, scopriamolo insieme.

A scuola da Valentino


Valentino Rossi The Game é insieme il nuovo Moto GP sotto mentite spoglie, ed un prodotto onnicomprensivo, che spazia dalle corse su asfalto, alle moto da cross, senza tralasciare qualche capatina a quattro ruote. Seguendo la sconfinata passione per i motori di Valentino, Milestone ha infatti assemblato un'esperienza di gioco tra le più varie e ricche degli ultimi anni, sicuramente la più ambiziosa per il team italiano, al pari di RIDE per vastità e complessità. Avviando il gioco e superata la tediosa quanto ormai consueta fase di creazione del proprio alter ego ci si rende conto del quantitativo di contenuti davvero notevole offerto.

Un comodo menu a scorrimento ci propone il tutto suddiviso in sezioni. Sotto Racing troviamo la Carriera, il campionato MotoGP e la VR46 World, che contiene gli eventi ospitati dal team di Valentino Rossi. Nella sezione Rossi Experience é invece ospitato tutto il materiale dedicato al campione italiano, con una serie di eventi storici che l'hanno coinvolto da rivivere, partendo dalla sua prima importante vittoria contro Martìnez nel 1996. Potremo poi sfidare direttamente The Doctor in una modalità apposita, con tempi suoi reali da battere, una serie di "challenge" giornaliere da affrontare ed infine l'immancabile Rossipedia. Non manca un tipico menu Time Attack ed una modalità multiplayer, sia online che via split-screen.



La carriera é sicuramente il posto migliore da cui partire, visto che vi permetterà di condurre il vostro alter ego attraverso una lunga serie di eventi, partendo da gare miste, a due e quattro ruote, passando per un'intero campionato di MotoGP 3, fino ad arrivare alle competizioni di livello superiore. Gareggiando otterrete VR Points, da spendere per acquistare personalizzazioni estetiche, e punti esperienza, che evolveranno le caratteristiche del vostro io digitale. In base alle nostre prestazioni, infatti, vedremo alcune skill migliorare nel tempo, come l'abilità in frenata, accelerazione, cornering e altro. Interessante l'introduzione del parametro resistenza, che influenzerà le prestazioni dei piloti in gara.

Proprio attraverso la modalità Carriera scopriremo le varie modalità di gioco implementate a lato della classica Moto GP, presente con la licenza 2016, 23 tracciati di cui 5 storici, Moto2, Moto3 ed il campionato del 2015, 500cc, 250cc e 125cc. Nelle gare Flat Track troveremo tracciati in ghiaia da percorrere con moto da sterrato, in alcune varianti come quella a eliminazione "americana" o nelle Enduranch. Ma siccome non si vive di sole due ruote, troveremo anche gare Rally, in stage speciali e sul circuito di Monza, dove vengono allestiti degli show appositi. Ed infine a bordo della Ford Mustang GTs potremo affrontare i nostri avversari in gare di derapata. Come vedete c'é davvero di che intrattenersi per svariate ore di gameplay.



Milestone Compilation


Il punto forte di Valentino Rossi The Game, come avrete ormai capito, é certamente l'offerta ludica, varia e densa, ma senza un gameplay solido alla base il tutto sarebbe sprecato. Pad alla mano siamo rimasti mediamente soddisfatti da quanto fatto da Milestone, con qualche riserva. Partendo dalla Moto GP, cuore pulsante del titolo, troviamo le migliorie più interessante portate al motore fisico del gioco, affinato e più gestibile rispetto al capitolo passato. Si tratta sempre di un compromesso tra simulazione ed accessibilità, ma considerato che non possiamo dotarci di periferiche più precise di un pad, é un piacere poter controllare con efficacia le due ruote, anche disattivando gli aiuti. In particolari gestire i due freni separatamente é sicuramente una delle cose che consigliamo di apprendere il prima possibile, per trarre maggiore soddisfazione.
Il nuovo Moto GP di Milestone é griffato The Doctor


Passando dall'asfalto allo sterrato, dobbiamo ammettere di esserci decisamente divertiti in sella alle moto da cross. In questo caso la maneggevolezza del mezzo cambia drasticamente, sterzando verso l'arcade in modo brusco. Ma il tutto risulta fluido e discretamente profondo, rappresentando un ottimo cambio di ritmo. Passando al Rally e al Drift siamo invece rimasti un po' delusi. Milestone ha scelto anche in questo caso un approccio più immediato, piuttosto che importare l'intero motore fisico dei suoi ultimi lavori a quattro ruote, ed il risultato é funzionale ma non particolarmente esaltante, in particolare proprio le gare di derapata ci hanno lasciato l'amaro in bocca, posizionandosi molto dietro al resto dell'offerta ludica e risultando nettamente inferiori rispetto a quanto proposto da titoli concorrenti.

Tornando in impennata alle gare di Moto GP va fatto un plauso all'intelligenza artificiale, davvero interessante da sfidare, dotata di comportamenti plausibili e a tratti persino affini ai piloti reali rappresentati dai modelli poligonali in pista. Non tutto é perfetto, e ogni tanto si verificano fenomeni bizzarri, ma in generale siamo rimasti soddisfatti.La sensazione generale é di gameplay comunque solido, un po' semplificato nelle componenti accessorie, ma che nella modalità Moto GP offre un'esperienza ampiamente gratificante. Certo c'é ancora margine per migliorarsi, come nel caso delle collisioni o della tenuta sul bagnato, ma gli amanti di questa competizione non avranno di che lamentarsi.



Pulizia e precisione


Il titolo offre una quantità e varietà di contenuti davvero invidiabile

Dove sicuramente Milestone ha tenuto il freno a mano tirato é nel potenziamento del motore grafico, il solito già visto all'opera negli ultimi suoi lavori. Si notano diversi affinamenti, e alcuni dettagli sono davvero ragguardevoli, in particolare la modellazione delle moto e dei piloti, che osservati da vicino fanno davvero un'ottima figura. Anche le piste sfoggiano un miglioramento generale, sia nella resa estetica che nella fedeltà alle controparti reali. Purtroppo il tutto, nell'insieme, risulta ancora un po' vecchiotto, segno che l'engine é ormai prossimo alla pensione, questo nonostante alcune finezze come il buon sistema di illuminazione o le scie dei lampioni.

Se una componente grafica di questo livello fosse stata compensata da 60 frame per secondo, non avremmo nulla di che lamentarci, ma purtroppo siamo invece ancorati a 30 FPS, comunque perfetti in ogni condizione, con risoluzione Full HD. Anche il comparto sonoro non brilla, con effetti altalentanti, alcuni azzeccati, altri meno, ma in generale si fa notare rispetto a prodotti concorrenti una scarsa stratificazione ed una generale "sterilità". Nota di merito per la grande quantità di frasi registrate da Valentino Rossi in persona, che ci accompagnerà costantemente durante le nostre ore di gioco.