Vampire Rain

Vampire Rain
John Lloyd ha rubato i vestiti a Sam Fisher.
Quando ci si immerge in un nuovo videogame, possono succedere tante cose. Si può rimanere abbagliati da una grafica all'ultimo grido. Si può apprezzare una giocabilità immediata e trascinante. Si possono anche sognare mondi fantastici, lasciandosi cullare da trame e narrazioni sublimi. Iniziando a giocare a Vampire Rain però, accade qualcosa di diverso: spesso ci si alza dalla sedia per andare a controllare la propria vecchia Xbox, a vedere se per errore non la si è accesa inserendo uno dei gloriosi capitoli di Splinter Cell. Ebbene si, l'impatto con il nuovo titolo uscito dagli studi Artoon, fa strabuzzare gli occhi per incredulità dovuta ad una incredibile somiglianza con il succitato titolo, soprattutto per il look di John Lloyd, protagonista senza paura di questa avventura ai limiti del possibile. Ma facciamo un passo indietro e andiamo a conoscere la trama di questa pioggia di vampiri...Siamo in un mondo parallelo, dove a fianco della razza umana vivono i Camminatori Notturni. Assimilabili per molti sensi ai classici vampiri che abbiamo imparato a conoscere in film e romanzi horror, questi succhia-sangue discendono tutti dai cosiddetti Primi Camminatori, progenitori dotati di grandi poteri, intelligenza superiore e un animo quasi umano. Come tutte le creature della notte che si rispettino, anche i Primi Camminatori possono a loro discrezione, mangiare le proprie vittime o trasformarle in altri Camminatori. Ma si sa, i figli sentono il peso dell'eredità dei genitori e, con l'andare del tempo, continuando la catena di "vampirizzazioni", l'intelligenza diminuisce nelle nuove leve dell'esercito maligno, creando un enorme massa di vampiri fortissimi ma intelligenti come bastoncini di pesce.

Quel tizio deve essersi arrabbiato...
Quel tizio deve essersi arrabbiato...
La somiglianza con Splinter Cell è imbarazzante...
La somiglianza con Splinter Cell è imbarazzante...
Questo è un Camminatore Notturno...
Questo è un Camminatore Notturno...

Nonostante qualche dubbio esistenziale, i Primi continuano a guidare la proliferazione della propria razza ai danni dell'umanità, che ormai ha dimenticato da anni come si dorme tranquillamente. Proprio negli ultimi tempi sembra che la popolazione umana sia in netta diminuzione e si sia fatta superare dai Camminatori a suon di morsi e uccisioni. I mezzi per resistere sono davvero esigui e poco efficaci, unico baluardo è la Squadra di Missione Anti-Camminatori, alle dipendenze dell'AIB, il corrispettivo della nostra FBI. La storia inizia quando la squadra Anti-Camminatori capitanata da Hank Harrison, viene mandata in missione in una cittadina della costa ovest degli Usa. Una forte pioggia s'abbatte ininterrottamente sul territorio, felice situazione, visto che come il radar di pipistrelli, anche i sensi dei Camminatori funzionano peggio durante i temporali. Le congiunzioni positive finiscono però qui, infatti dopo una breve perlustrazione del luogo, Harrison e compagni non riescono a prendere contatto con la squadra avanzata con cui avevano appuntamento, rinvenendo solo alcuni strani segni dipinti col sangue. Prendiamo il comando di John Lloyd, il cecchino del gruppo, e caliamoci in quella che sarà un'avventura che lo porterà a scoprire segreti e colpi di scena inimmaginabili... o quasi!

Era una notte buia e tempestosa...
Dopo lo sgomento iniziale per il clone di Sam Fisher che fa capolino dalla console, inizieremo, preferibilmente in seguito ad aver diligentemente seguito gli utilissimi tutorial, quella che si rivela come una classica struttura a missioni. All'inizio di ogni capitolo, ci sarà assegnato un obbiettivo da raggiungere cercando di non farci scoprire dai vampiri. I Camminatori sono infatti avversari temibili: nonostante le scarse capacità intellettive, basterà farsi notare da uno di loro per vedere in pochi attimi la temuta scritta "Game Over". Un colpo o due e il nostro caro John avrà finito la sua carriera paramilitare. Scappare? Impossibile, la velocità dei Camminatori (in questo caso, sono più che altro Corridori) non lascia scampo. Combatterli? Difficile, quasi tutte le armi non li feriranno più di tanto. Colpirli dai tetti? Snervante, con un balzo di qualche decina di metri, il simpatico uomo-pipistrello ci sarà addosso per banchettare con le nostre carni. Dunque che fare? Non rimane che sfruttare la notte e muoversi in silenzio per non terminare anzitempo la nostra giovane vita. La città è ampia, palazzi, automobili, giardini, costruzioni di vario tipo ma... dopo pochi tentativi ci renderemo presto conto che per completare con successo la missione, ci sarà una sola via possibile, per altro da trovare dopo diversi tentativi. Molto raramente potremo far valere la forza delle armi, tenendo conto che la maggior parte delle vittime che lasceremo sul campo, saranno fatte da un pugnale speciale, da usare naturalmente alle spalle di ignari Camminatori. Fucili e pistone rimarranno spesso nelle fondine, per dar spazio ad una struttura stealth che nulla concede alla libertà d'azione.

Lo zoom del mirino fa il suo dovere.
Lo zoom del mirino fa il suo dovere.
La pioggia ci accompagna quasi ininterrottamente.
La pioggia ci accompagna quasi ininterrottamente.
Su Xbox Live le situazioni concitate non mancano.
Su Xbox Live le situazioni concitate non mancano.

La sensazione è quella di essere imprigionati in un puzzle da dover comporre alla perfezione, pena il fallimento. Potrà forse sembrare un paragone esagerato, ma nonostante le movenze e l'approccio simili a Splinter Cell o Metal Gear, è impossibile non ricordare titoli come Commandos, dove per portare i nostri soldati al successo, vi era spesso da scovare una sola via possibile.Dopo i primi momenti passati a guardarsi intorno, frustrazione e noia la faranno da padrone, basti pensare che appena ci si sposterà in zone non contemplate per l'esito della missione, saremo richiamati via radio e bloccati da "muri invisibili". Le valutazioni che si riceveranno alla fine di ogni quadro, sono un esiguo tentativo di rendere più attraente un impianto di gioco stantio già dalle prime battute.Il momento migliore di Vampire Rain, è invece dedicato tutto alle partite multiplayer su Xbox Live. Paradossalmente, a differenza di un single player soporifero, le diverse possibilità di sfidarsi tra otto giocatori, assicurano qualche oretta di divertimento, mescolando alle classiche sparatorie la possibilità di impersonare sia i Camminatori, forti e devastanti, che esseri umani, più adatti alle diverse situazioni di gioco. Sta a noi decidere il momento migliore per trasformarci e dare una svolta alla partita. Sebbene i giocatori più esperti ricorderanno un funzionamento simile riguardo alle abilità ferine in Far Cry, le possibilità di mutare l'aspetto, rendono gli scontri divertenti e mai scontati.

Occhio per occhio... zanna per zanna!
Come se non bastasse un gameplay limitato (per correttezza ricordiamo che in alcune rare situazioni imbracceremo il fucile a pompa, giusto per provare a spezzare la monotonia),anche l'aspetto grafico è foriero di altre delusioni. Tolto l'effetto della pioggia e qualche buon gioco di luce, è impossibile non accorgersi di come quello che vediamo è molto più adatto alla passata generazione di videogame. Sufficienti alcuni filmati e il modello del protagonista, tutto il resto vivacchia in una mediocrità che tocca il suo culmine quando colpendo un muro, gambe e braccia di John scompaiono come ectoplasmi nel cemento. Anche il sonoro si adegua, mantenendosi senza particolari spunti in un anonimato quantomeno non fastidioso. I difetti sin qui elencati, vanno tristemente ad aggiungersi ad una atmosfera horror sempre più discendente. La pur interessante idea dei super-vampiri, cozza con una realizzazione dozzinale e imprecisa: i pochi sussulti spariranno facilmente quando per l'ennesima volta vi ritroverete a compiere le stesse mosse senza capire la giusta strada da seguire. Le già citate pesanti citazioni, si ritorcono contro gli stessi programmatori. Mescolare una trama alla Resident Evil con protagonista clonato da Sam Fisher e Solid Snake non è sinonimo di sicuro successo, anzi, nonostante i presupposti di produzione a basso costo, molti videogiocatori avrebbero apprezzato la realizzazione in stile "B-movie", a patto di avere una struttura ludica almeno decente. Ma sempre parafrasando il mondo del calcio, più che una resa di serie B, sembra di essere in serie C1 e, a dirla tutta, per lunghi tratti ci si sente anche in piena zona retrocessione.

Persino un occhio poco allenato non fa fatica a vedere come non solo il look, ma anche moltissime animazioni di John e la sua (poco) allegra brigata, sono praticamente identiche a quelle apprezzate in titoli ben più avvincenti. Gli stessi gadget a nostra disposizione non solo sono pochi, ma anche già visti, fatta eccezione per il Necrovisore, un oggetto che ci svelerà se davanti a noi si trova una persona normale o un vampiro non ancora trasformato. Fermo restando il divertimento di qualche partita contro altri giocatori su Xbox Live, è impossibile non chiedersi quanti utenti potranno far ricadere la propria scelta su Vampire Rain a fronte della ottima softeca di cui può fregiarsi Xbox 360. Apprezzabile la discreta localizzazione in italiano e l'ottimizzazione per i televisori a 60Hz, ma in questo caso siamo costretti a rilevare che l'impegno profuso da questi punti di vista, è legato ad un titolo che avrebbe necessitato di ben altre migliorie.

Faccia a faccia con il nemico...
Faccia a faccia con il nemico...
Spesso di troveremo a salire sui tetti.
Spesso di troveremo a salire sui tetti.
Basterà un colpo in testa?
Basterà un colpo in testa?
Vampire Rain
4.5

Voto

Redazione

0jpg

Vampire Rain

Di solito si dice che se copi una sola fonte commetti plagio, mentre se ne copi molte fai del fine citazionismo. Forse il team di Artoon credeva seguire quest'ultima filosofia (al punto che anche i personaggi hanno nomi di attori, artisti e via dicendo), ma il risultato finale non si rivela all'altezza delle intenzioni. Volendo anche chiudere un occhio sullo scarno aspetto grafico e un sonoro anonimo, restiamo a confrontarci con un gameplay privo di mordente e talmente legato a percorsi fissi da risultare snervante. Qualche buono spunto nel multyplayer non basta a far passare l'amaro in bocca per personaggi e animazioni che sanno di "già visto" su console di vecchia generazione. Benché la trama, abbastanza scontata, potrebbe interessare agli amanti degli "horror B- movie", Vampire Rain affoga mestamente in una pioggia di macroscopici difetti.

Iscriviti alla Newsletter

Resta aggiornato sul mondo Gamesurf: anteprime, recensioni, prove e tanto altro.

ISCRIVITI