Vancouver 2010

di Tommaso Alisonno
Le olimpiadi invernali sono alle porte, e com'é giusto che sia ecco arrivare anche il videogioco ufficiale dei giochi di Vancouver 2010. Tra sci, snowboard, bob e pattinaggio c'é un po' di tutto, con quattordici discipline tra cui scegliere, oltre ovviamente alla possibilità di selezionare il “fritto misto” e giocare una dopo l'altra tutte le prove della manifestazione. Per chi invece cercasse una sfida un po' diversa, ecco comparire la modalità (appunto) Sfide, composta da trenta prove di difficoltà crescente da effettuare in condizioni particolari. Ma andiamo con ordine...
La prima cosa che dovremo scegliere sarà la nazionalità dei nostri alter-ego digitali: la scelta é puramente estetica (divisa e principali tratti fisici tipici, anche se non mancano casi inconsueti come svedesi di colore), visto che in seguito tutti saranno posti sullo stesso livello. Tralasciando la modalità allenamento, in cui potremo provare le varie modalità in singolo senza partecipare a nessuna premiazione, concentriamo per ora la nostra attenzione sulla modalità “classica”, ossia quella denominata Giochi Olimpici. Potremo scegliere se cimentarci in determinate specialità (anche una sola) o se prendere tutto il pacchetto e affrontarle casualmente una dietro l'altra. Purtroppo in quest'ultimo caso il gioco non ci premia neppure con una misera introduzione, né con una cerimonia di chiusura alla fine dei giochi...


Una volta giunti alla linea di partenza, prima di lanciarci giù dalle vette potremo visualizzare il veloce tutorial della specialità: per quanto molte di queste abbiano infatti i comandi in comune (per esempio, tutte quelle di sci alpino), altre differiscono sensibilmente e comunque é sempre un bene potersi rinfrescare la memoria. I comandi risultano comunque per la maggior parte semplici ed intuitivi: nella maggior parte dei casi direzionerete il vostro atleta con l'analogico sinistro (l'eccezione é lo slittino), supportato da altri comandi per accelerazioni o sterzate brusche. Ovviamente ben diversi i comandi per prove di tempismo e coordinazione come il trampolino o i salti freestyle.
In ogni prova parteciperanno solamente quattro nazioni, che poi saranno le stesse quattro per tutte le prove selezionate ed andranno a costituire il medagliere. Anche in questo caso la presenza di determinate nazioni generate casualmente dall'IA per coprire gli slot liberi é semplicemente estetica: vedrete facilmente Giapponesi che vincono prove su prove o Svizzeri relegati incondizionatamente in coda alla classifica. Addirittura, i loro risultati nelle prove a tempo saranno già presenti nel momento in cui ci accingeremo ad affrontare la discesa, costituendo in effetti una sorta di time attack.
Nelle prove della modalità Sfida, di cui quattro immediatamente disponibili e le altre che si sbloccheranno ad ogni vittoria, ci troveremo a dover partecipare volta per volta alle varie discipline, sebbene ci sia una prevalenza di Sci alpino, cercando di ottenere risultati particolari. Per esempio, potremmo dover raggiungere il traguardo entro un tempo limite evitando i pupazzi di neve disseminati lungo il tracciato, o viceversa raccogliendo un sufficiente numero di gettoni; alcune prove in verità assumono tagli quasi assurdi, come il cercare di atterrare dal trampolino a meno di un metro da un obiettivo posto a distanza casuale (una prova che essenzialmente si supera con un colpo di fortuna).


La realizzazione tecnica é decisamente dignitosa: i modelli degli atleti sono discretamente aggraziati e realistici, e la texturizzazione é buona, così come la realizzazione degli ambienti (anche se il pubblico del pattinaggio é un po' posticcio). Buoni soprattutto gli effetti della neve sollevata dagli sci, l'effetto della velocità e l'eventuale presenza di nevicate. É un vero peccato che un motore così stabile, fluido e veloce non sia stato sfruttato più a fondo, visto che (come vedremo tra poco) il gioco non presenta molta varietà.
Sul sonoro bisogna fare due discorsi differenti: il primo, relativo agli effetti, é decisamente positivo, con un'ottima realizzazione del rumore degli sci e dei pattini, dei jingle dei checkpoint e della voce della folla. Anche la voce dello speaker rientra in questo computo, sempre chiara e gradevole. La musica, invece, propone brani si gradevoli, ma tagliati in parti molto brevi e ripetute, col risultato che a metà della discesa hanno già stufato. Dulcis in fundo, molti degli inni nazionali alla premiazione (tra cui quello italiano) sono stati scorciati... inspiegabilmente, visto che é comunque possibile skipparli.
Prendere confidenza coi controlli, come accennato, é piuttosto semplice, e quando la memoria non ci aiuta abbiamo sempre accesso al veloce tutorial: dopotutto in ciascuna specialità bisogna tenere sotto controllo non più di due o tre tasti più l'analogico, raramente entrambi (bob e freestyle a difficoltà elevate). A questa semplicità di controllo fa da contraltare una difficoltà di gioco piuttosto interessante, tra l'altro non settabile, che ci impone un certo allenamento se vogliamo ottenere l'oro in una specifica disciplina, da ripetere poi per ogni gara. Diciamo che il gioco non regala nulla, ma questo é probabilmente il suo più grande merito.


A suo demerito citiamo invece la mancanza di varietà: ogni disciplina presenza uno ed un solo tracciato. Se ciò é perfettamente lecito per pattinaggio indoor, trampolino e salti, così non é per le varie discese, specie quando Bob, Slittino e Skeleton hanno la stessa pista, e poco importa se sono quelle ufficiali dei giochi di Vancouver: una volta vinto l'oro in una categoria, non vi interesserà più correrci se non per migliorare il vostro tempo o in multiplayer (una toccasana in questo caso). Sarebbe costato veramente poco realizzare almeno altri due tracciati per categoria, meglio ancora quattro, e il gioco ne avrebbe guadagnato notevolmente in longevità.
L'unico modo che ha il gioco per metterci i bastoni tra le ruote é quello di “imbrogliare” con l'IA: se siete in coda nel medagliere i risultato degli antagonisti sono più o meno casuali, ma quando cominciate ad accumulare ori, stranamente avrete spessissimo sulle spalle il fiato dello stesso avversario, pronto a vincere ad ogni vostro minimo errore: un po' come dire che se volete vincere il medagliere, dovete portare a casa almeno la metà degli ori. Obiettivo che comunque si raggiunge in meno di una settimana, e contemporaneamente otterrete probabilmente anche i trofei delle trenta sfide... decisamente pochino...