Venezia

di Redazione Gamesurf
E' il 1499, la Repubblica Veneta é uscita massacrata da una guerra contro i Turchi e sta per perdere anche due dei suoi preziosi porti sul Meditteraneo, ovvero Lepanto e Modom, a favore dell'Impero Ottomano. Per Venezia si prospettano tempi bui ed anche il Doge - bravissima persona per carità! - sembra proprio non riuscire a tener capo a tutti i problemi che, uno via l'altro, affliggono la città. Sarà che dopo la morte della moglie il Doge mi si é depresso e mi si é dato anima e corpo al collezionismo d'arte, ma quello che é certo é che le cose non vanno per niente bene nella città lagunare. Insomma, i soldi per comprarsi l'ultimo quadro del Raffaello, del Carpaccio o di quella peste del Tiziano ci sono, e per formare uno straccio di esercito mancano?
Tre furbi antiquari patrizi hanno inoltre pensato bene, per sfruttare la situazione a loro vantaggio, di competere l'uno contro l'altro per vendere la miglior collezione artistica al prezzo più alto. Poi c'é il Rigoletto, buffone del Doge, che ogni mese sfida un gruppo di antiquari con un enigma. La soluzione é sempre il nome di un'opera d'arte, per la quale il Doge é pronto ad elargire una ingente somma. Questa la pazza vita in una pazza pazza Venezia di dozzine di anni fa! Nel gioco noi interpreteremo il ruolo di un veneziano caduto in disgrazia. Una pagnotta e un sogno in tasca, ma pochi ducati nel borsellino. Dovremo indaffararci a risollevare le nostre finanze per render pan per focaccia all'invidioso concittadino che - miserabile! - ci ha ridotti sul lastrico. Tanti sono i modi per poter risalire la scala sociale. Potremo comprare materia prima per rivendere prodotti finiti al miglior offerente, commerciare d'arte, risolvere enigmi ed intraprendere spedizioni navali. Proprio come nella nostra vita di ogni giorno! O almeno nella mia..

L'INTERNET!
Per poter trarre benefici dal gioco, dovrete necessariamente contare su di un collegamento a internet. Se quindi state leggendo questa recensione pur non disponendo di un tale accesso, sappiate che non potrete giocare a Venezia. Ma, in quel caso, dovreste anche spiegarmi in che cavolo di modo siete riusciti a visualizzare questa pagina. E soprattutto dovreste spiegarlo a voi stessi, visto che, in quel caso, il vostro sarebbe solo un facile atteggiamento per star in pace con la coscienza. Anche Pietro Micca fece così, e guardate l'esito della sua bravata, mentre Jacques Castellazzi di Montreal spedì le nove copie della lettera e adesso é diventato un celebre muratore