Viaggio al centro della Terra

VACANZE NEW WAVE? NO ALPITUR? AHIAHIAIHAHI!
Come già sottolineato in precedenti articoli, questa Estate le software house sembrano aver riscoperto il sempre ricco filone delle avventure grafiche. Le riedizioni Microids hanno ottenuto un discreto successo e sugli scaffali sono presenti Jack lo Squartatore e Schizm 2,mentre in edicola The Westerner fa bella mostra di se.
Oggi Gamesurf offre una disamina sul nuovo titolo dei signori della Frogwares, patrocinati dalla Micro-Application, che risponde al nome di Viaggio al Centro della Terra. Come si intuisce facilmente, il gioco in questione paga un pesante tributo agli scritti di Jules Verne, prodigo scrittore nato nel 1828 e morto alla veneranda età di settantasette(!) anni. Da scrittore di testi per teatro, si può affermare che il prolifico autore, dopo aver lasciato la carriera di commediografo, sia diventato il vero antesignano del genere fantascientifico dedicato al pubblico di massa. Suoi i racconti Ventimila leghe sotto i mari e Dalla Terra alla Luna, tanto per citarne un paio, oltre ovviamente all'opera che inspira questa avventura grafica, che si chiama proprio Viaggio al Centro della Terra.


Nel libro di Verne, un professore di nome Hardwigg scopre per puro caso un magnifico e sconvolgente mondo sotterraneo e, insieme al suo gruppo, dovrà superare mille ostacoli prima di poter tornare in superficie attraverso il vulcano Stromboli. Nell'opera dei Frogwares, abbiamo invece come protagonista la (poco) sensuale Ariane, giornalista e fotografa scientifica per la rivista Horizons, in missione presso la cima di un vulcano in eruzione, pronto a dare spettacolo. Così, insieme al suo pilota, la nostra protagonista arriva in elicottero nei pressi del vulcano atterrando su uno dei fianchi della grossa ciminiera naturale. Il tempo di fare un paio di foto e si scatena l'apocalisse: una serie di tremiti, rocce che cadono ovunque, smottamenti di terreno e caos a non finire! Il risultato è che l'elicottero viene semidistrutto da una frana, il pilota scompare misteriosamente e Ariane resta a fissare, interdetta, tutta la scena. Analizzando il luogo dell'impatto,la fotografa troverà una piccola fenditura nella roccia, nella quale si infilerà per cercare il suo pilota; ma un poco provvidenziale scivolone la farà precipitare verso un mondo sotterraneo e meraviglioso, tale e quale a quello descritto dal professor Hardwigg nel racconto di Verne. Ariane scopirà a sue spese che riuscire a tornare in superficie sarà decisamente arduo, anche perché nessuno o quasi degli abitanti di questo misterioso e affascinante mondo dove è finita sembra disposto ad aiutarla.A questo punto tocca a noi entrare in scena, per riportare a casa Ariane e pilota in una lunga avventura grafica che già dalle prime battute ricorda un giochino sconosciuto ai più dal nome Syberia (si colga il velo di ironia!).

Viaggio al Centro della Terra (titolo originale The Journey to the center of Earth) si colloca in quel filone di avventure grafiche alla punta & clicca, forse la migliore variante del genere. A fronte di personaggi tridimensionali, troviamo fondali prerenderizzati spesso ritoccati a mano (Syberia docet), con una qualità generale davvero notevole. L'acqua, in particolare ha saputo stupirmi per il grado di realismo che mostra e buoni anche gli effetti di luce. Le locazioni, fisse, sono percorribili quasi al 100% con un semplice click del mouse sulla zona desiderata. Vedremo cosi la nostra giornalista recarsi nel punto desiderato trovando la migliore strada possibile. A quanto appena dichiarato, esistono però alcune eccezioni. Novella Pollicina, Ariane mostra spesso difficoltà a raccogliere le briciole per trovare la strada, quindi, in un discreto numero di situazioni, la vedremo percorrere inutilmente chilometri in più per raggiungere un posto a due centimetri da lei, oppure la osserveremo incastrarsi davanti ad un sasso, aggirandolo a spese dei nostri nervi con un percorso dieci volte più lungo. E'come se noi, trovandoci di fronte ad una casa con una porta chiusa, facessimo il giro del mondo per vedere se sul retro c'e' un'altra entrata.

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