Victoria
di
Solo una mappa, ma quanta sostanza!
Ma perché Victoria è un titolo talmente complesso? Presto detto: praticamente dovrete tenere d'occhio tutto ciò che riguarda la gestione politica, economica e militare di un paese. Dovrete quindi stare attenti alla fase diplomatica, al sostentamento delle truppe, al prestigio internazionale, ai dissidenti all'interno del vostro regno, alle minoranze etniche o religiose. Pensate solo cosa sia governare un paese enorme come la Russia se già pensare alla piccola Italia è piuttosto complicato. Ci sarebbero milioni di altre variabili, ma, per problemi di spazio, ci fermiamo qui. Oltre alle questioni interne, come il definire le produzioni di beni del paese, o debellare la corruzione nelle zone più a rischio, dovrete far fronte anche a quelle esterne, come i rapporti con gli altri paesi, oppure il tentare di colonizzare qualche territorio che possa darvi qualche riscontro nel budget. La cosa migliore, in genere, è cercare di seguire, inizialmente, cosa, storicamente, è stato fatto, nel caso vi troviate alle redini di una potenza che poi avrebbe avuto successo. Se, invece, avrete deciso di prendere il comando di nazioni che storicamente sono poi scomparse o ridimensionate, cercate di non fare gli stessi errori storici dei loro condottieri. Per dirvene una, se deciderete di prendere il controllo dell'enorme impero austro-ungarico nel 1835, cercate di non mettervi contro tutto il mondo, come poi è successo, rendendo l'Austria, adesso, un piccolo staterello del Centro Europa, mentre sarebbe potuta diventare una grande potenza mondiale odierna (magari anche a discapito di noi italiani). Insomma, Victoria dà davvero la possibilità di ridisegnare le gerarchie politiche fino all fine della prima guerra mondiale. E questo è quanto meno interessante per tutti gli appassionati di storia moderna.
Il 3D? Inutile...
Come avrete capito, Victoria è un titolo molto particolare, e particolare è anche la realizzazione tecnica, assolutamente controcorrente rispetto alla moda di oggi. Tenete quindi per altre applicazioni le vostre schede grafiche iperperformanti, perché qui basta davvero poco per far girare tutto a meraviglia. Come detto, la grafica 3D è assente, sostituita da una mappa di gioco popolata da tanti piccoli sprite che rappresentano le truppe. Come detto prima, comunque, l'interfaccia grafica è molto gradevole e funzionale, pur non risultando all'ultima moda. D'altronde, per un appassionato di strategici, questo non conta più di tanto. Menzione d'onore per il sonoro, con musiche proprie del periodo. Giuseppe Verdi, Richard Wagner e Wolfgang Amadeus Mozart sono solo alcuni dei compositori che vengono citati in Victoria. Ottima scelta per il contesto. Gli effetti sonori sono onesti, niente di più. Per concludere, come avrete capito, Victoria segue in maniera decisa il filone intrapreso dai suoi predecessori. Di sicuro non si tratta di un titolo riciclato, poiché qui di cose da fare ce ne saranno molte e diverse da ciò che si poteva fare negli EU.Fate attenzione anche al fatto che, quando si parla di Victoria non si parla di una sorta di Risiko digitale. E' molto di più.
E' un gioco in cui buttarsi a capofitto e senza indugi. Se avete una mezza idea di farlo vostro, il consiglio è questo: cercate di provarlo per almeno 5 minuti. Se alla fine della prova avrete il mal di testa e lo considererete troppo dispersivo, lasciate perdere. Se invece in 5 minuti capirete di potercela fare a gestirlo, o, perlomeno, ve la sentite di tentare, allora acquistatelo. E' un gioco che, a causa della sua profondità e completezza, potrebbe risultare una pietra miliare per chi ha amato EU, e una noia mortale per tutti gli altri. Per concludere, un appello (molto personale ndr) ai programmatori: la prossima volta, il Salento, non chiamatelo Taranto!