Vietcong

di Alessandro 'Alenet' Cossu

Le foto sparse qui intorno possono dare solo una pallida idea di quello che è veramente Vietcong. Stupefacenti sono le espressioni facciali dei nostri compag, con movimenti labiali perfetti, il battito degli occhi credibile e assolutamente casuale, denti perfettamente riprodotti e comportamenti adeguati. Proviamo poi a sparare ad un "Charlie" immerso nell'acqua e beamoci dell'ottimo effetto particellare ricreato delle nostre pallottole sull'acqua. Certo, qualche piccola pecca c'è: da qualche parte dovreste trovare una foto, con le texture del terreno calcolate non certo al meglio e senza la "skin" del resto dell'ambientazione (se aguzzate lo sguardo, noterete un piccolo rospo!). Inoltre, piccoli ma persistenti fenomeni di bad clipping (compenetrazione di poligoni) saranno all'ordine del giorno, senza contare che un paio di volte ho dovuto ricaricare il livello perché uno dei miei commilitoni si è incastrato in un muro troppo appiccicoso...ma transeat. Sono tutti piccoli dettagli sui quali possiamo tranquillamente chiudere un occhio, ma non troppo a lungo, altrimenti ci perderemmo la bellezza di tutto il resto! Una domanda legittima è: che pc ci vuole per cotanto ben di Dio? Beh, sul pc di prova, equipaggiato come ormai saprete con AMD 1500+, 512 MB DDR, Ati 9000pro, gira al massimo del dettaglio a 1024 per 768 punti...quindi fatevi i vostri calcoli.

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Dalla grafica al sonoro, il passo è breve: anche qui Vietcong non fallisce il colpo, regalandoci un comparto audio di prim'ordine. La soundtrack, immersiva e coinvolgente, con musiche soft rock anni settanta, ci accompagnerà per tutto il gioco, "uscendo" discretamente di scena nei momenti convulsi e tornando a farci compagnia nei momenti di stanca e in tutti i menù di gioco. Anche sul versante dei sound FX, il titolo prodotto dalla Illusion si attesta a livelli ottimali. Armi e veicoli offrono rumori credibili che aumentano il carisma e la "sensazione di esserci" in tutto il gioco, senza mai venire meno, tranne in qualche sporadica,rarissima occasione, dove ho notato un non perfetto sincronismo fra il parlato e il labiale, oppure fra l'atto di sparare e la riproduzione del suono. Bellissimo è l'effetto "spaccatimpano", che conosceremo quando una bomba ci esploderà un po' troppo vicino. Saremo assordati e udiremo, per un po' di secondi, solo un terribile fischio accompagnato da un ronzio...A (s)proposito del parlato, è da rimarcare la buona traduzione in italiano di un titolo che poteva lasciare libero sfogo ad errori madornali e che invece riesce ad essere sempre credibile e immersivo. Anche sul fronte giocabilità, VC ha molte frecce al suo arco e le usa tutte.

Un perfetto connubio fra mouse e tastiera, unito a tempi perfetti di risposta ai comandi, fanno di questo gioco un prodotto adattato anche ai neofiti. Certamente, date le molteplici azioni che potremo far compiere al nostro alter ego digitale, all'inizio anche i più esperti potrebbero incontrare qualche difficoltà, difficoltà che si appianeranno completamente già dopo una mezz'ora al massimo di gioco, quale che sia il nostro grado d'esperienza. Inoltre, è bene sottolineare che, per il settanta per cento del gioco, saremo accompagnati da un piccolo team di soldati, che, finalmente, svolge il suo compito senza intralciarci ma, anzi, rivelandosi molto spesso un aiuto prezioso. I comportamenti dei nostri amici sono credibili e intelligenti e di frequente saranno loro a trarci d'impaccio nelle situazioni più delicate.

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