Virtua Fighter 4

di Giuseppe 'Sovrano' Schirru & Valemaro

Un po' di storia...
Era il lontano 1993 quando nelle sale giochi di tutto il mondo fece la sua apparizione Virtua Fighter, titolo destinato a stupire che vide la sua vita tormentata da alterne vicende, ma che senza dubbio ebbe il più grande pregio di rivoluzione un genere. Una grafica completamente poligonale, un realismo senza precedenti (in relazione ai tempi) e un gameplay davvero avvincente erano le basi del successo di VF, che trasposto poi su Saturn fu acquistato addirittura dal 90% dei possessori della console. Non male! Abolite quindi le palle di fuoco, gli attacchi tramite maledizioni varie e chi più ne ha più ne metta, il titolo di Yu Suzuki offrì un realismo senza precedenti (eccezion fatta per gli incredibili salti) oltre che la riproduzione eccellente di diversi stili di lotta. Il 1995 fu l'anno che vide l'uscita del secondo capitolo della saga sempre sull'ormai defunto Saturn che per l'occasione venne spremuto a dovere e riuscì a reggere una trasposizione dal coin op davvero eccellente. E anche qui fu successo. E nel 1996, in tutte le sale del mondo, venne la volta del terzo episodio che fu poi trasposto su dreamcast. Questo divenne la killer application per il lancio della console, e di vero e proprio capolavoro ancor si tratta. Una grafica da capogiro, 60 frame al secondo stabili e un sistema di combattimento migliorato erano pochi dei pregi che il titolo offriva. Arriva ora il quarto episodio della serie, che per via della morte prematura del dreamcast, e la conseguente decisione di Sega di diventare sviluppatore multipiattaforme, vede luce su PS2.

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"MORS TUA VITA NOSTRA" dovrebbe urlare a squarciagola la Sony dopo la caterva di magnifici titoli Sega che ha potuto inserire nel proprio catalogo ludico: oltre ad Head Hunter, Ecco the dolphin e Rez non sono certo titoli di secondo livello, e lo sguardo si proietta verso un messia: Virtua Fighter 4. Uscito nella terra del sol levante ha ottenuto subito un grandissimo successo, tant'è che in 4 giorni di commercializzazione è riuscito a vendere la bellezza di 300.000 copie. Il titolo si è aggiudicato una valutazione altissima da parte di Famitzu, la bibbia dei giapponesi (37/40), e ora si presenta nella line-up SCEE del 2002, forte del successo ottenuto in oriente.
A volte il destino è beffardo, ma nessuno si sarebbe immaginato che un giorno avremmo visto sulla stessa console due colossi come Tekken e Virtua Fighter, che ora potranno affrontarsi sullo stesso campo. Mettiamo allora due cose in chiaro: Virtua Fighter 4 è senza ombra di dubbio un giocone, un prodotto eccezionale che non mancherà di strappare giudizi entusiasti nei propri confronti. Ma come si sa, se è vero che i mali non vengono mai soli, a volte è lo stesso per le grandi produzioni ludiche: in Giappone è appena uscito Tekken 4, il suo rivale di sempre, e oltre a questo VF4 dovrà vedersela anche con altri avversari illustri quali il validissimo Dead or Alive 3 per X-Box e il prossimo Soul Calibur 2. Che il panorama videoludico sia irto di ostacoli anche per le stelle del firmamento, lo si sapeva da tanto, e in questa situazione non possiamo che esultare visto quello che il mercato si prepara ad offrirci. Per coloro ai quali non era piaciuto Tekken Tag Tournament (parecchi utenti) e stava cercando qualcosa di veramente valido, sappia che il 2002 si prospetta come l'anno in cui i picchiaduro se la daranno alla grande.

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E veniamo al nocciolo della questione, e valutiamo questa versione europea
Che Virtua Fighter 4 sia un titolo validissimo, non ci piove, lo ribadiamo e lo certifichiamo su carta bollata. Certo, nella versione nipponica qualche critica non è mancata, ma il giudizio globale rimane sempre di altissimo livello. Come sarà la versione europea? Leggete, leggete..., visto che a poco più di due mesi dall'uscita in Giappone, l'attesissima, ultima fatica firmata Yu Suzuki, vede la luce anche nel vecchio continente!
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