Virtua Striker 3
Il restiling grafico a cui il gioco è stato sottoposto, ha eliminato alcuni difetti dell' originale, come i frequenti rallentamenti ed i fenomeni di flickering presenti in alcune occasioni (eliminati grazie all'uso della modalità a 60 Hz); positiva inoltre la conversione del comparto sonoro (disponibile la funzione Dolby Sourround), dove l'introduzione del commento sportivo seppure in lingua inglese ha decisamente incrementato il grado di coinvolgimento complessivo del gioco, e ottima la qualità dei replay che, in caso di particolare difficoltà di realizzazione del goal appena segnato, evidenziano la traiettoria del pallone verso la porta con una scia luminosa tipo arcobaleno (in puro stile arcade, del resto!!!). Tra le innovazioni positive vanno infine segnalate le ridotte risorse di memoria richieste per i salvataggi (solamente due blocchi).
Un po' troppo scarno, invece, il sistema di telecamere adottato: solamente tre points of view, tra l'altro quasi mai adeguati alla situazione specie quando il gioco si svolge sul lato opposto a quello ripreso dalla telecamera (l'inquadratura appare infatti in questi casi un po' troppo stretta).
Virtua Striker 3 non è Pro Evolution Soccer, e non cerca neanche di esserlo :
Paragonare questo gioco della SEGA al capolavoro della Konami sarebbe un errore, in virtù di una profonda differenza concettuale: se infatti il gioco Konami rappresenta la più reale simulazione del gioco del calcio mai prodotta fino ad ora, il prodotto SEGA trova invece una migliore collocazione nel genere arcade. Ecco quindi che trovano giustificazione il sistema di controllo essenziale (limitato all'uso di tre soli pulsanti per passaggio, cross e tiro) ed alcuni sistemi di gestione tipici dei giochi arcade come la semplicità di esecuzione dei passaggi e del tiro (il vostro tiro, comunque realizzato, risulterà quasi sempre indirizzato verso lo specchio della porta), la tattica decisamente semplificata (due soli schemi di gioco disponibili, da selezionare prima dell'inizio della partita) o la pianificazione delle qualità dei diversi atleti (tutti con valori tecnici e agonistici assai simili e mai realmente incisivi).
Pur non trattandosi di un gioco simulativo e pur non pretendendo che lo sia, "Virtua Striker" mostra alcuni limiti che non avrebbe dovuto possedere; in particolare l'intelligenza artificiale sia dei giocatori di movimento che dei portieri appare spesso inadeguata, tanto che vi capiterà di vedere i vostri atleti scattare e poi improvvisamente arrestarsi senza alcun motivo apparente oppure il vostro portiere tuffarsi per la parata nettamente in ritardo.
L'impossibilità di effettuare alcune mosse come i dribbling e gli scatti, inoltre, mina indubbiamente la spettacolarità delle azioni di gioco, mentre la mancanza di un adeguato sistema di controllo da parte della CPU crea non pochi problemi visti i continui e repentini cambiamenti del giocatore da essa scelto: troppe volte assisterete all'espulsione di un atleta poiché, durante il suo tentativo di intervento sulla palla, il controllo passerà improvvisamente ad un altro situato più lontano con relativo tackle da dietro.
Ottime invece la fisica del pallone e la fluidità delle animazioni dei giocatori anche durante le discussioni con l'arbitro, che risultano sempre assai pittoresche ed esilaranti.
Virtua Striker 3
Virtua Striker 3
"Virtua Striker 3 ver. 2002" rappresenta indubbiamente, dal punto di vista prettamente tecnico, una delle migliori realizzazioni di genere arcade, grazie ad una grafica di assoluto valore, ad un sonoro in Dolby Sourround (integrato da un brioso commento ad ogni gara) e ad una giocabilità tutto sommato accettabile; permangono tuttavia alcuni difetti strutturali, in particolare per quanto riguarda il sistema di controllo dei giocatori presenti sul terreno di gioco e la gestione delle telecamere che, troppe volte, risultano inadeguati alle necessità del momento. Appaiono evidenti gli sforzi compiuti dalla Amusement Vision per apportare qualcosa di nuovo rispetto alla vecchia versione, con l'aggiunta delle interessantissima modalità ';Qualificazione' ed ';Editing' (quest'ultima per ovviare alla cronica mancanza, da parte di questo titolo, di una licenza ufficiale FIFA, anche se in questa terza versione essa è stata paradossalmente rimpiazzata da una licenza Adidas per le scarpe di gioco, tanto interessante quanto poco utile), ma purtroppo i difetti enunciati inficiano quanto di buono è stato fatto sotto il profilo del concept. Un vero peccato per un gioco che, giunto ormai alla sua terza trasposizione, avrebbe probabilmente potuto approfittare meglio delle virtù del Cube.