Virtua Tennis

di Redazione Gamesurf
Come i videogiochi dell'ultimissima generazione, i replay fungono da principali testimoni della realizzazione grafica del gioco, accompagnando le azioni più significative e spettacolose, o andando a spiare le reazioni sgraziate del tennista che si sente sfuggire di mano la partita. E allora vai di motion blur che descrive uno smash di rara potenza, oppure un primo piano sul tennista che rimugina e agita le braccia dopo un grossolano errore. Il tutto é accompagnato dalle ottime espressioni facciali degli atleti, che solo occasionalmente sfoggiano un colorito e i tratti di qualche zombie lasciato in libertà. Ma é questione di pochi casi, per il resto é un orgia di bocche che gridano (senza i buchi neri all'interno delle bocche, come succede coi 22 di Fifa Soccer World Championship per PS2), pugni alzati al cielo, pacche sul sedere..

Il tutto servirebbe a poco o nulla se poi, fatti alla mano, le animazioni durante il gioco vero e proprio non si rivelassero all'altezza delle aspettative. Anche perché, facile da capire, un gioco di tennis caratterizzato da animazioni particolarmente irreali, legnose o "staccate" tra di loro, compromette immediatamente il risultato finale del gioco, andando ad ammazzare a fucilate in fronte quel "suspension of disbelieving" che piace tanto agli inglesi (e che si può tradurre in italiano nel più popolano, e adatta al caso, "quanto riesci a rimanere a bocca aperta davanti a un gioco?"). Virtua Tennis, fortunatamente, non vuole tanto male a nessun sentimento ed emozione e quindi ci regala animazioni semplicemente reali, soddisfacenti, fluide e senza alcun stacco tra le varie movenze dei giocatori che corrono, si fermano con una corsetta "di chiusura", allungano il braccio per recuperare una smorzata, caricano lo stesso braccio e afferrano con entrambe le mani la racchetta per esplodere un incrociato o un lungolinea degno dei migliori pallettari. Ma ancora: si tuffano rotolando e rialzandosi con quanto più mestiere possono mostrare, buttano il peso su di un ginocchio per piegarsi e smorzare un colpo sotto rete..