Virtua Tennis
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Arriviamo quindi alla più importante e necessaria innovazione apportata dalla Sega per ampliare l'originale versione coin-op, il World Circuit. Dopo aver scelto uno tra gli otto tennisti inizialmente presenti (Moya, Haas, Pioline, Courier, Kafelnikov, Henman, Philippoussis, Johansson), ci si ritrova su di una mappa del mondo, contraddistinta da qualche icona rappresentante campi da tennis e un negozio. Le icone relative ai campi da tennis possono indicare una partita da affrontare o uno speciale allenamento da portare a termine, entrambe le prove, in caso di riuscita, offrono lauti guadagni in sonanti dollaroni, da spendere poi nel suddetto negozio per comprare nuovi vestiti al nostro tennista (28 i kit segnalati nel gioco), oppure un compagno da utilizzare per le partite in doppio sempre nel World Circuit, o ancora: nuovi stadi e nuovi tennisti da utilizzare nell'exibithion mode. Va ovviamente ricordato che i tennisti "comprati" in tali negozi non sono reali, ma inventati dai creativi della Sega, anche se, in qualche occasione, le somiglianze con nomi famosi del tennis mondiale sono perlomeno sospette. Il totale dei tennisti disponibili alla fine della fiera é di 18, non male, e di 10 nuove arene in cui giocare
Le prove di allenamento offrono le situazioni più impensabili e finalmente arriviamo a dare anche un perché a quell'introduzione idiota alla recensione. Abbattere interi triangoli di birilli con una determinata serie di battute, effettuando strike a ripetizione, oppure respingere tre enormi palle colorate fuori dal campo a colpi di pallettate, spegnere cinque macchine lancia-palline ricolpendole con la propria pallina, mentre si cerca di evitare le palline rosse lanciate dagli ignobili congegni. Ancora: infilare in ogni bidone della spazzatura presente una pallina grazie a dei precisi lob e via di questo passo. Divertente, ingegnoso e piuttosto impegnativo. Ogni partita o fase di allenamento subisce poi un'evoluzione, una volta terminati la prima volta ricompaiono a un livello più avanzato di difficoltà
Le prove di allenamento offrono le situazioni più impensabili e finalmente arriviamo a dare anche un perché a quell'introduzione idiota alla recensione. Abbattere interi triangoli di birilli con una determinata serie di battute, effettuando strike a ripetizione, oppure respingere tre enormi palle colorate fuori dal campo a colpi di pallettate, spegnere cinque macchine lancia-palline ricolpendole con la propria pallina, mentre si cerca di evitare le palline rosse lanciate dagli ignobili congegni. Ancora: infilare in ogni bidone della spazzatura presente una pallina grazie a dei precisi lob e via di questo passo. Divertente, ingegnoso e piuttosto impegnativo. Ogni partita o fase di allenamento subisce poi un'evoluzione, una volta terminati la prima volta ricompaiono a un livello più avanzato di difficoltà