La descrizione del puro aspetto tecnico si chiude con le annotazioni sull'aspetto sonoro del gioco. Gli effetti sonori sono azzeccatissimi, riusciti e soddisfacenti nella maggior parte dei casi anche se, durante qualche colpo, l'effetto regalato dal chip sonoro sembra simile a quello di una padellata in piena fronte. Durante la partita i motivi che accompagnano l'azione sono tutti tipicamente rockettosi e senza troppi impegni, ritmati e divertenti, ma senza grosse pretese (giustamente). Mentre il pubblico applaude e lo speaker scandisce perfettamente il punteggio con l'accento tipico del paese in cui si svolge la gara (quindi, per fare un esempio, in Francia non esiste nessuna Deuce, ma solo "Egalité"). Parlando del pubblico, non si può non sottolineare un piccolo punto lasciato scoperto precedentemente: durante le inquadrature ravvicinate dei replay gli astanti appaiono tutti realizzati poligonalmente, portando, finalmente, i giochi sportivi verso un nuovo livello. Mai più spettatori "spalmati" sulle gradinate? Calma... Le riprese più da lontano mostrano ancora un pubblico che, pur essendo animato e differenziato in maniera impeccabile, soffre ancora della Sindrome di Spalmì... Ma é già qualcosa Nel gioco esiste una visuale da dietro le spalle discretamente riuscita. OLTRE IL COIN-OP Il menu principale di Virtua Tennis permette di scegliere tra quattro voci: Arcade, Exibithion, World Tour e Options. La prima voce permette di affrontare, in singolo, cinque avversari, proprio come succede nell'originale gioco da bar, in un crescendo di difficoltà. La modalità esibizione, invece, ci da l'occasione per organizzare un incontro singolo, o in doppio, decidendo i partecipani. Prima di passare alla più impegnativa descrizione del World Circuit, chiudiamo la questione opzioni: quantità di game al meglio dei quali giocare una partita di esibizione (a scelta tra 1, 2, 3, 4, 5... ma mai più di un set, uno dei grossi limiti di Virtua Tennis), livello di difficoltà, l'utilizzo o meno del Vibration Pack e la possibilità di ascoltare una qualsiasi delle canzoni di sottofondo del gioco
Virtua Tennis è un gioco divertentissimo, immediato ed estremamente soddisfacente dal punto di vista tecnico. Se sapete di poter contare su un paio di vostri amici con cui giocare ogni giorni, comprate VT senza pensarci più di mezzo secondo, non preoccupatevi se non siete delle bibbie nella conoscenza dello sport... Il divertimento estremo sopperisce a tutto. Altro discorso va fatto per il gioco in singolo: grande simulazione, che però poteva risultare ulteriormente approfondita se si fosse studiato leggermente meglio la gestione delle voléé e dei colpi tagliati (utilizzabili troppo poco durante il gioco), impeccabile caratterizzazione degli atleti e divertentissimo World Circuit, ma mancanza di altre opzioni che consentano di affrontare tornei o creare giocatori. Il divertimento è comunque assicurato e i tornei a più giocatori riescono a ricreare le atmosfere tipiche dei più accesi scontri a International Superstar Soccer. La decisione sull'eventuale acquisto va quindi presa ponderando bene la propria situazione ma anche sapendo che, dopotutto, Virtua Tennis è, ancora una volta va detto di un gioco Dreamcast, divertimento allo stato puro. SECONDO COMMENTO Virtua Tennis è sicuramente un gioco che ha tutti i crismi per durare. Tecnicamente eccellente, immediato senza peccare in profondità e maledettamente divertente. Quello che fa rabbia è l'assurda mancanza di una modalità che permetta di "far carriera" nei vari tornei ATP, ricalcando le orme di quel Pro Tennis Tour che tanto aveva illuminato le nostre giornate simul-tennistiche. Alla fine nel gioco singolo ci si annoierà parecchio nella sezione arcade... Meno male che il World Circuit offre simpatiche variazioni sul tema, ma alla fine quello che manca è proprio il "vero Tennis", e scusate se è poco! Le modalità di gioco sono sicuramente divertenti e giocare con gli amici è sicuramente fenomenale, visto che si può giocare in quattro contemporaneamente per eccezionali sfide di doppio. In definitiva un gioco consigliatissimo, soprattutto a chi ha la possibilità di invitare a casa i soliti scrocconi del videogioco! Simone Soletta
