Viva Pinata
Immaginate di vivere su un'isola da favola dove la fauna è composta esclusivamente da animali di carta chiamati Piňata: l'intera economia dell'isola si basa sull'allevamento e la vendita di questi peculiari animali, ed a voi viene affidato un giardino da trasformare in habitat. In questa missione sarete aiutati dagli abitanti dell'isola, vale a dire le divinità della natura e della casa che vi offriranno sostegno e consiglio, ma sarete altresì ostacolati da canaglie e cattivoni che prenderanno di mira il vostro giardino nel losco tentativo di estorcervi denaro e beni. È in effetti tutto qui lo scopo di Viva Piňata, il nuovo gioco che i Rare hanno sviluppato per Xbox360 e che ha incuriosito gli utenti di tutto il mondo sin dalle prime immagini rilasciate a marzo scorso. Ma vediamo più nello specifico quale esperienza attende i giocatori che volessero sobbarcarsi l'onore e l'onere di fare i giardinieri a Piňata Island.
All'inizio del gioco avremo a disposizione solo un campo secco e devastato ed una pala con cui dissodarlo, a cui poi si aggiungeranno via via il sacchetto di semi di erba, l'annaffiatoio per far crescere i semi che ci verranno affidati e così via. Man mano che miglioreremo il nostro giardino, attireremo l'attenzione delle succitate Piňata: le prime saranno relativamente poco esigenti, nel senso che saranno attratte anche solo dalla presenza di terra dissodata o erba, permettendoci di cominciare a prendere confidenza col sistema di controllo. Ai primi "avvistamenti" seguiranno le "visite" delle Piňata, che poi diverranno "stanziali" nel momento in cui saranno soddisfatte alcune loro necessità. Una volta che una Piňata diviene stanziale, sarà innanzitutto nostra cura fare in modo che il suo livello di felicità rimanga elevato, per evitare che si liberi e fugga dal giardino. Contemporaneamente, però, dovremo cominciare a pensare alla riproduzione: una volta costruita l'apposita casa, le coppie di Piňata che abbiano ottenuto i requisiti per "l'amore" potranno amoreggiare (il gioco non fa distinzione di sessi). A questo punto saremo chiamati ad affrontare un piccolo mini-gioco, una sorta di percorso a ostacoli, che se superato porterà alla divertentissima "danza d'amore" al seguito della quale la coppia produrrà un uovo (a prescindere dalla razza), e da questo dopo un po' nascerà un nuovo esemplare.
Per migliorare il nostro giardino, nonché per costruire le strutture dove le Piňata possano amoreggiare, dovremo rivolgerci al negozio del villaggio dei nativi, ove naturalmente saremo chiamati a pagare con le apposite "monete di cioccolato": per quanto queste ricchezze siano talvolta reperibili sul campo e per quanto siano recuperabili in parte durante il minigioco nuziale, la principale fonte di guadagno sarà naturalmente la vendita delle Piňata allevate. Man mano che attireremo, stanzieremo e alleveremo nuove razze, si incrementerà l'indicatore dell'esperienza, ed al raggiungimento di determinate soglie otterremo il passaggio di livello con rispettivi upgrade, come un giardino più grande o nuove capacità per la pala (ad esempio, scavare un buco per piantare più in profondità i semi, o scavare un laghetto per attirare rospi e paperi). Si moltiplicheranno però anche i problemi, in quanto alle prime razze "pacifiche" si susseguiranno Piňata più aggressivi o addirittura personaggi negativi che mirano essenzialmente a danneggiarci. Inoltre, le Piňata scontente potrebbero diventare aggressive, col risultato di azzuffarsi tra loro e rimanere ferite, cosa che richiederà l'intervento subitaneo (e costoso) di un medico.
Se per le prime Piňata, come già detto, saranno sufficienti pochi requisiti, non così sarà per razze più avanzate: per fare un esempio, un porcospino diverrà stanziale solo dopo essersi nutrito di un moscone, il ché implica naturalmente che se volete sperare di avere porcospini stanziali dovrete come minimo avere un allevamento di mosconi. Unitamente al fatto che il numero di Piňata stanziali non può superare una determinata cifra, va da sé che per accumulare nuova esperienza dovrete variare spesso le razze allevate, vendendo volta per volta intere famiglie di conigli o scoiattoli per far spazio a colonie di formiche o ragni. Niente paura, però: se in seguito vorrete recuperare una Piňata di una razza che avete già posseduta (ad esempio perché costituisce requisito per la stanzialità di un'altra razza), la potrete semplicemente riacquistare al negozio; alcune razze, addirittura, non potranno mai essere attirate ma solo acquistate.
La realizzazione grafica di Viva Piňata è sicuramente l'elemento di punta dello studio del gioco: i simpatici animaletti di carta, che alla loro morte si spaccano come vasi di coccio lasciando le caramelle in giro (da cui il nome "Piňata"), sono realizzati con una cura a dir poco maniacale, a partire dalla dettagliata struttura 3D, fino alla geniale realizzazione del pelo a "ritagli di carta" che oscilla seguendo il movimento dell'animale e del vento. Le costruzioni sono altresì molto ben realizzate, ed anch'esse presentano numerose animazioni, e addirittura è possibile assistere alla crescita delle piante in tempo reale, a patto di aver tempo da perdere studiando un vegetale (senza offesa per i botanici). Il motore, che tra l'altro non presenta affatto cenni di rallentamento neppure nelle situazioni più affollate (arranca solo quando è in corso un caricamento o un autosalvataggio, ma è comprensibile), fa sfoggio di giochi di luci dinamiche ed ombre in tempo reale veramente belli, che raggiungono l'apice durante le psichedeliche danze nuziali.
L'Antialiasing è sempre attivo a buon livello ed il bad-clipping praticamente inesistente. È insomma possibile trovare un difetto grafico solo andando a cercarlo con estrema cattiveria: talvolta, durante i minigiochi nuziali, le finestre di dialogo coprono parte del percorso... glielo perdoniamo? Il sonoro, sebbene sia qualitativamente ottimo, presenta però una piccola scelta stilistica che, in quanto tale, può piacere o non piacere, ma che comunque va presa per buona: stiamo parlando del fatto che i versi degli animali sono realizzati da doppiatori umani. Ritoccati, adattati e computerizzati, indubbiamente, ma il fatto di sentire un gatto fare "meeeo" va accettato per quello che è: una scelta stilistica. Per il resto, il sonoro è ottimo: le musiche fanno un buon lavoro di sottofondo nelle fasi normali di gioco, variano in corrispondenza di eventi particolari come duelli o visite di Piňata, e sono spettacolari durante le danze nuziali. Ottimi anche i doppiaggi, tutti disponibili in Italiano.
Il sistema di controllo è piuttosto elementare, in quanto le azioni corrispondenti ad ogni singolo tasto sono sempre visibili in alto a destra, dove tra l'altro c'è l'indicatore dell'esperienza e dell'ora del giorno. Le meccaniche sono di base semplici, ma è necessaria un po' di pratica per comprendere appieno le dinamiche più avanzate, specie quando le Piňata stanziali ed in visita, nonché le piante e le strutture, si moltiplicano nell'esiguo spazio del giardino. Un concetto col quale è bene familiarizzare in fretta è l'impossibilità di fare tutto contemporaneamente, innanzitutto a causa del limite al numero delle Piňata stanziali, ma sopratutto per una questione di ordine: piantare alberi e edificare case senza un minimo di pianificazione porterà ben presto infatti ad una situazione di caos ingestibile, con le Piňata che perderanno frequentemente la pazienza e causeranno risse ogni due minuti. L'unica scelta saggia è quella di allevare tre o quattro razze alla volta, organizzando razionalmente lo spazio con cancelli e staccionate in modo da tenerle il più possibile separate, e riservandosi un piccolo spazio per gli esperimenti botanici; pazienza, pertanto, se dopo tre o quattro accoppiamenti sarà saggio vendere tutto l'allevamento a cui forse vi eravate affezionati... Ma forse è pur sempre possibile avvicinarsi a Viva Piňata con un'altra ottica: quella del relax e della semplice contemplazione del proprio giardino (più o meno) felice. Una sorta di acquario interattivo, insomma, presso cui trascorrere un po' di tempo in pace e relax, circondati dai propri animali virtuali, allegri, colorati e tenerosi. Un gioco sia per grandi che per piccini, ma forse soprattutto per grandi e piccini INSIEME, in cui vivere emozioni differenti senza doppi sensi o cattivi pensieri. Sicuramente da vedere, possibilmente da provare, probabilmente da amare...
All'inizio del gioco avremo a disposizione solo un campo secco e devastato ed una pala con cui dissodarlo, a cui poi si aggiungeranno via via il sacchetto di semi di erba, l'annaffiatoio per far crescere i semi che ci verranno affidati e così via. Man mano che miglioreremo il nostro giardino, attireremo l'attenzione delle succitate Piňata: le prime saranno relativamente poco esigenti, nel senso che saranno attratte anche solo dalla presenza di terra dissodata o erba, permettendoci di cominciare a prendere confidenza col sistema di controllo. Ai primi "avvistamenti" seguiranno le "visite" delle Piňata, che poi diverranno "stanziali" nel momento in cui saranno soddisfatte alcune loro necessità. Una volta che una Piňata diviene stanziale, sarà innanzitutto nostra cura fare in modo che il suo livello di felicità rimanga elevato, per evitare che si liberi e fugga dal giardino. Contemporaneamente, però, dovremo cominciare a pensare alla riproduzione: una volta costruita l'apposita casa, le coppie di Piňata che abbiano ottenuto i requisiti per "l'amore" potranno amoreggiare (il gioco non fa distinzione di sessi). A questo punto saremo chiamati ad affrontare un piccolo mini-gioco, una sorta di percorso a ostacoli, che se superato porterà alla divertentissima "danza d'amore" al seguito della quale la coppia produrrà un uovo (a prescindere dalla razza), e da questo dopo un po' nascerà un nuovo esemplare.
Per migliorare il nostro giardino, nonché per costruire le strutture dove le Piňata possano amoreggiare, dovremo rivolgerci al negozio del villaggio dei nativi, ove naturalmente saremo chiamati a pagare con le apposite "monete di cioccolato": per quanto queste ricchezze siano talvolta reperibili sul campo e per quanto siano recuperabili in parte durante il minigioco nuziale, la principale fonte di guadagno sarà naturalmente la vendita delle Piňata allevate. Man mano che attireremo, stanzieremo e alleveremo nuove razze, si incrementerà l'indicatore dell'esperienza, ed al raggiungimento di determinate soglie otterremo il passaggio di livello con rispettivi upgrade, come un giardino più grande o nuove capacità per la pala (ad esempio, scavare un buco per piantare più in profondità i semi, o scavare un laghetto per attirare rospi e paperi). Si moltiplicheranno però anche i problemi, in quanto alle prime razze "pacifiche" si susseguiranno Piňata più aggressivi o addirittura personaggi negativi che mirano essenzialmente a danneggiarci. Inoltre, le Piňata scontente potrebbero diventare aggressive, col risultato di azzuffarsi tra loro e rimanere ferite, cosa che richiederà l'intervento subitaneo (e costoso) di un medico.
Se per le prime Piňata, come già detto, saranno sufficienti pochi requisiti, non così sarà per razze più avanzate: per fare un esempio, un porcospino diverrà stanziale solo dopo essersi nutrito di un moscone, il ché implica naturalmente che se volete sperare di avere porcospini stanziali dovrete come minimo avere un allevamento di mosconi. Unitamente al fatto che il numero di Piňata stanziali non può superare una determinata cifra, va da sé che per accumulare nuova esperienza dovrete variare spesso le razze allevate, vendendo volta per volta intere famiglie di conigli o scoiattoli per far spazio a colonie di formiche o ragni. Niente paura, però: se in seguito vorrete recuperare una Piňata di una razza che avete già posseduta (ad esempio perché costituisce requisito per la stanzialità di un'altra razza), la potrete semplicemente riacquistare al negozio; alcune razze, addirittura, non potranno mai essere attirate ma solo acquistate.
La realizzazione grafica di Viva Piňata è sicuramente l'elemento di punta dello studio del gioco: i simpatici animaletti di carta, che alla loro morte si spaccano come vasi di coccio lasciando le caramelle in giro (da cui il nome "Piňata"), sono realizzati con una cura a dir poco maniacale, a partire dalla dettagliata struttura 3D, fino alla geniale realizzazione del pelo a "ritagli di carta" che oscilla seguendo il movimento dell'animale e del vento. Le costruzioni sono altresì molto ben realizzate, ed anch'esse presentano numerose animazioni, e addirittura è possibile assistere alla crescita delle piante in tempo reale, a patto di aver tempo da perdere studiando un vegetale (senza offesa per i botanici). Il motore, che tra l'altro non presenta affatto cenni di rallentamento neppure nelle situazioni più affollate (arranca solo quando è in corso un caricamento o un autosalvataggio, ma è comprensibile), fa sfoggio di giochi di luci dinamiche ed ombre in tempo reale veramente belli, che raggiungono l'apice durante le psichedeliche danze nuziali.
L'Antialiasing è sempre attivo a buon livello ed il bad-clipping praticamente inesistente. È insomma possibile trovare un difetto grafico solo andando a cercarlo con estrema cattiveria: talvolta, durante i minigiochi nuziali, le finestre di dialogo coprono parte del percorso... glielo perdoniamo? Il sonoro, sebbene sia qualitativamente ottimo, presenta però una piccola scelta stilistica che, in quanto tale, può piacere o non piacere, ma che comunque va presa per buona: stiamo parlando del fatto che i versi degli animali sono realizzati da doppiatori umani. Ritoccati, adattati e computerizzati, indubbiamente, ma il fatto di sentire un gatto fare "meeeo" va accettato per quello che è: una scelta stilistica. Per il resto, il sonoro è ottimo: le musiche fanno un buon lavoro di sottofondo nelle fasi normali di gioco, variano in corrispondenza di eventi particolari come duelli o visite di Piňata, e sono spettacolari durante le danze nuziali. Ottimi anche i doppiaggi, tutti disponibili in Italiano.
Il sistema di controllo è piuttosto elementare, in quanto le azioni corrispondenti ad ogni singolo tasto sono sempre visibili in alto a destra, dove tra l'altro c'è l'indicatore dell'esperienza e dell'ora del giorno. Le meccaniche sono di base semplici, ma è necessaria un po' di pratica per comprendere appieno le dinamiche più avanzate, specie quando le Piňata stanziali ed in visita, nonché le piante e le strutture, si moltiplicano nell'esiguo spazio del giardino. Un concetto col quale è bene familiarizzare in fretta è l'impossibilità di fare tutto contemporaneamente, innanzitutto a causa del limite al numero delle Piňata stanziali, ma sopratutto per una questione di ordine: piantare alberi e edificare case senza un minimo di pianificazione porterà ben presto infatti ad una situazione di caos ingestibile, con le Piňata che perderanno frequentemente la pazienza e causeranno risse ogni due minuti. L'unica scelta saggia è quella di allevare tre o quattro razze alla volta, organizzando razionalmente lo spazio con cancelli e staccionate in modo da tenerle il più possibile separate, e riservandosi un piccolo spazio per gli esperimenti botanici; pazienza, pertanto, se dopo tre o quattro accoppiamenti sarà saggio vendere tutto l'allevamento a cui forse vi eravate affezionati... Ma forse è pur sempre possibile avvicinarsi a Viva Piňata con un'altra ottica: quella del relax e della semplice contemplazione del proprio giardino (più o meno) felice. Una sorta di acquario interattivo, insomma, presso cui trascorrere un po' di tempo in pace e relax, circondati dai propri animali virtuali, allegri, colorati e tenerosi. Un gioco sia per grandi che per piccini, ma forse soprattutto per grandi e piccini INSIEME, in cui vivere emozioni differenti senza doppi sensi o cattivi pensieri. Sicuramente da vedere, possibilmente da provare, probabilmente da amare...
Viva Pinata
8
Voto
Redazione
Viva Pinata
Viva Pinata è un gioco che soprattutto mette finalmente in luce le capacità grafiche della Xbox360, regalando un'esperienza di dettagli, colori e animazioni capaci di lasciare sbalorditi persino con un televisore tradizionale. Se poi avete un HD, mettetevi accanto la boccetta dei sali. L'ambientazione è palesemente studiata per attirare in primis le attenzioni dei più piccini, ma anche gli adulti potranno trovare elementi perlomeno divertenti, essendo in grado di cogliere citazioni e scelte stilistiche incomprensibili per un bambino. Il sistema di gioco è semplice e le meccaniche intuitive, anche se alla lunga un po' ridondanti. In sostanza, un gioco per stupirsi e stupire, da apprezzare per la sua semplice genialità, e da sfruttare più che altro per rilassarsi in serenità: un grande "acquario interattivo" del terzo millennio.