Wacky Races - Le Nuove Avventure di Dastardly & Muttley

di Redazione Gamesurf
TUTTO E' LECITO
L'aspetto più divertente di Wacky Races - Le Nuove Avventure di Dastardly & Muttley é da ricercare nella "personalità" dei singoli corridori e di conseguenza nelle relative caratteristiche delle loro vetture. Ciascuna delle "auto" é infatti dotata di caratteristiche proprie, definite da tre diversi parametri (accelerazione, velocità e stabilità). Inoltre ogni corridore é munito di proprie tecniche speciali da utilizzare durante le gare: queste "mosse speciali" sono estremamente varie e fantasiose, e spaziano da semplici super-accelerazioni a veri e propri attacchi fisici contro gli avversari. Inizialmente ciascun corridore é dotato di sole tre mosse speciali, ma giocando a fondo nella modalità "Avventura" sarà possibile apprendere nuovi "poteri", dagli effetti sempre più assurdi (ed eventualmente utili). In ogni caso per ciascuna gara si potranno installare sulla vettura (legati ai tasti Cerchio, Triangolo e Quadrato) tre soli meccanismi, per cui sarà necessario scegliere con molta cura l'equipaggiamento più adatto alla pista. L'utilizzo in pista dei poteri speciali é regolato da apposite "monete", che una volta raccolte in numero sufficiente fungeranno da "munizioni" per i marchingegni. (Ciascuna mossa speciale ha un proprio costo, che varia da una a cinque monete). Nononstante gli sforzi degli sviluppatori per creare una situazione di equilibrio però alcuni dei corridori appaiono avvantaggiati rispetto agli altri grazie a capacità speciali decisamente più efficaci (anche a parità di "costo" in monetine). Molto simpatica l'idea di rilasciare immediatamente le monete al momento del loro utilizzo, con grande gioia dei corridori più arretrati che hanno così il modo di recuperarle al volo e usarle a loro volta

FOLLE STILE DI GUIDA
Sebbene l'aspetto "cartoonesco" possa far pensare a uno stile di guida estremamente semplice e poco impegnativo, Wacky Races stupisce sotto questo aspetto presentandosi dotato di una complessità dei comandi tutta da assorbire e padroneggiare. Senza considerare tutte le varie implicazioni legate ai poteri speciali delle vetture, il gioco mette a dura prova l'abilità del giocatore affidandogli il pieno controllo dell'auto: ad acceleratore e freno si affianca infatti un provvidenziale freno a mano di grande utilità in larga parte delle piste (alcune delle quali paiono seriamente studiate per mettere in crisi le sterzate del giocatore, con grande abbondanza di curve a gomito e inversioni di marcia improvvise). Mettersi a guidare semplicemente pigiando sull'acceleratore é dunque da escludere, e molto spesso capiterà di dover utilizzare la triste retro-marcia per rimettersi in pista dopo chissà quale improvvisa gitarella fuori dal percorso. La versione PlayStation 2 del gioco tende a sottolineare ulteriormente le caratteristiche delle auto (rappresentate con tre diversi valori: velocità, stabilità ed accelerazione), rendendo ciascuna vettura sensibilmente diversa dalle altre. Purtroppo questo porta ad alcuni chiari scompensi nelle gare multiplayer, in cui talune auto sono chiaramente avvantaggiate su determinati tipi di percorso, sbilanciando lo spirito della competizione: sotto questo aspetto le precedenti versioni per PC e Dreamcast appaiono leggermente più equilibrate