Warcraft Rumble – Blizzard si Affaccia al Mercato Mobile - Recensione Android
Blizzard tenta il salto della cavallina sul mercato mobile con un tower offense fortemente ispirato a Clash Royale
Il mercato videoludico ha spesso dato prova di voler essere al passo coi tempi. Dalle discussioni tra mercato fisico e digitale, passando per la necessità di cambiare modello di marketing, creando giochi free-to-play che comprendessero acquisti in-app, si è molto parlato di come si sta evolvendo il medium.
L’avvento del mercato mobile, seguito da dispositivi sempre più performanti, ha generato un discreto interesse da parte delle community di riferimento, tant’è che ultimamente abbiamo visto più società, note per sviluppare videogiochi su PC e console, tentare di fare il salto della cavallina per passare su questo mercato parallelo.
Uno dei primi esempi che ci viene in mente è Apex Legends Mobile, o Gears POP!, ma se scorressimo a fondo troveremmo tante altre testimonianze della cosa. Ultima tra queste, non certo per importanza, è Warcraft Rumble, tentativo di Blizzard di tagliarsi una fetta di popolarità anche in questo mercato.
Blizzard sembra voler intraprendere un percorso deciso e, per farlo al meglio, ha scelto di utilizzare una delle sue proprietà intellettuali più celebri e importanti. Warcraft Rumble è un gioco di tipo tower offense, che segue pedissequamente il modello alla Clash Royale.
Tuttavia, a differenza di quest'ultimo, il gioco Blizzard si concentra principalmente sull'esperienza in single player, un po’ come fatto in ogni suo gioco, sebbene sia presente anche una modalità PvP non necessaria, ma comunque importante ai fini della progressione del nostro account.
Warcraft Rumble – Costruire il Proprio Esercito
Non è facile analizzare un gioco tower offense senza averci giocato assiduamente. Chi vi scrive fa parte della frangia di giocatori maggiormente legata a PC e console, insomma una persona che raramente si sottopone a sedute di gioco anche su smartphone, a meno che non si ponga sul cammino una situazione analoga a quella di oggi.
Clash Royale, preso così, è più riconducibile a una sorta di frase magica, tipo abracadabra per intenderci, tant’è che oltre a sentirne parlare dalla prole e dal suo giro di amici, non vi è alcuna prova di una qualche sessione di gioco continuativa che possa attestare anche una qualche conoscenza approfondita del genere.
Sembra un preambolo sciocco, ma a dirla tutta si è rivelata invece una buona prova sul campo al fine di conoscere meglio quello che è un tower offense, nonché tutta quella serie di sfaccettature intriganti alle spalle della costruzione della build, che quasi si ravvicina a un deck di carte in piena regola, seguita dalla morra cinese intesa con pregi e debolezze di una singola unità.
Warcraft Rumble, quindi, è un videogioco pensato per metterci a disposizione una serie di unità basate sull’universo di Warcraft. Anche qui resiste la suddivisione tra Orda e Alleanza, almeno come fazioni, sebbene siano presenti anche una terza e una quarta che racchiudono, per capirci: bestie, murloc, draghi, elementali e nani ferroscuro.
Quelli che di solito erano dei nemici in World of Warcraft, tanto per capirci, adesso sono delle unità a tutti gli effetti che possono essere schierate in un deck-build composto da sei slot. A capo di questo raggruppamento troviamo un leader, una carta selezionabile tra vari personaggi famosi del mondo di Warcraft, come Tirion Fordring, Maiev Cantombroso, Vecchio Occhiobuio, Sylvanas Ventolesto e molti altri ancora.
Chiaramente ognuno dei leader possiede delle abilità specifiche, che vedremo tra poco, ed è importante cercare di fare una selezionata ponderata sin dall’inizio, poiché il gioco sulle fasi più avanzate si rivela essere molto complesso, a tratti persino frustrante, a patto che non si siano fatte scelte oculate per procedere con serenità.
Come anticipato poco sopra, il core di Warcraft Rumble è la modalità PvE: sin dall’inizio dell’avventura avrete infatti la possibilità di esplorare il continente di Azeroth ridisegnato seguendo le regole dei tower offense, ovvero inserendo per ogni regione (Foresta di Elwynn, Marche Occidentali, Boscovespro, etc.) cinque scontri da disputare contro un deck prescelto dal gioco, anche qui avente un leader famoso e conosciuto nel mondo di Warcraft.
Potrete scontrarvi infatti con Mor’ladim, Re Mukla, Charlga Fiancospino o magari Draaka, ed è importante questo contesto, se non altro perché ognuno di questi boss verrà inserito all’interno di mappe un po’ riadattate per l’occasione, magari pronte a evidenziare le loro peculiarità.
In questo modo, il giocatore aldilà dello schermo non dovrà solo schierare le unità seguendo il classico schema delle lane con le torri da distruggere, ma dovrà fare attenzione anche a una serie di effetti accessori, pronti a rendere ancora più complessa l’operazione di conquista.
Il percorso delle missioni è accompagnato da una serie di ricompense sotto forma di sigilli, un piccolo incentivo utile a farci sbloccare nuovi leader, avvicinandoci contestualmente a tutte le funzionalità proposte dal gioco.
La maggior parte dei lettori conoscerà il genere, ma per chi fosse nuovo come chi vi scrive, è bene sapere che nella parte inferiore dello schermo, come tradizione impone, c'è un indicatore che si riempie nel tempo e ci permette di richiamare i combattenti del nostro mazzo.
Una volta posizionati sulla mappa, le unità si muovono automaticamente verso la destinazione, ma possiamo influenzare il loro percorso attraverso alcune giunzioni sotto forma di frecce. Importante considerare anche la presenza delle miniere, o dei forzieri, da conquistare assolutamente poiché donano un boost importante per comprare unità più velocemente.
Lo scopo del gioco è quello di sconfiggere il nemico di turno, e come detto poco sopra è stato interessante scontrarsi con i diversi mostri che popolano il mondo di Warcraft, questo perché hanno influenzato l’andamento della partita aggiungendo effetti unici, come delle maledizioni o l’evocazione continua di ragni, o magari anche un drago di smeraldo pronto a far addormentare le povere unità malcapitate che vi finivano sotto.
Al momento il cammino PvE si chiude con l’Antro di Onyxia, drago famoso del franchise di Warcraft, nonché personaggio di livello trenta che richiederà tutta la nostra attenzione (e chi vi parla adesso ha superato la soglia del quindicesimo livello).
Va inoltre indicato che Warcraft Rumble offre persino la possibilità di rigiocare le missioni con una difficoltà aumentata, fattore che oltre a offrire una maggiore rigiocabilità del prodotto, promette insieme alle Burrasche Archlight (modalità che cambiano lo scontro con effetti randomici) di rendere il titolo molto più longevo.
Warcraft Rumble – Sembra Facile All’Inizio, ma …
Le prime fasi del gioco sono dinamiche e coinvolgenti, e ti incoraggiano a muoverti rapidamente nei campi di battaglia, mantenendo l'interesse senza generare alcun tipo di noia o frustrazione. Questo è in parte dovuto alla relativa facilità con cui si vincono gli scontri iniziali.
Questo è un modello di gioco che è frequente in molte offerte sul generis, specialmente quelli per dispositivi mobili. Nel caso specifico, sembra che queste prime fasi siano progettate per preparare il terreno per una successiva sfida più impegnativa, spesso accompagnata dalla proposta di acquistare pacchetti di potenziamento disponibili nel marketplace dedicato.
Esiste una parte chiamata La G.R.I.D., in cui sarà possibile acquistare unità o potenziamenti spendendo l’oro guadagnato in game, mentre tutto il resto del market offre gli acquisti in-app più corposi, che variano a seconda della qualità. Il Potenziamento Archlight a 20€ offre un aumento dell’esperienza guadagnata del 20%, insieme a un boost di oro guadagnato del 50% ed è valido per l’intera vita dell’account.
Ci sono anche altre offerte che sono contestuali alle situazioni presentate nel gioco, come ad esempio l'avanzamento durante le sfide PvE con pacchetti dedicati o il potenziamento dell'eroe stagionale a 14,99€. Queste offerte variano notevolmente nel prezzo e sono accompagnate dal classico acquisto delle monete d’oro, partendo da pacchetti che variano da 0.99€ fino a 99.99€. Sebbene queste cifre possano sembrare elevate, è importante notare che ormai sono diventate lo standard nei giochi free-to-play, in cui il modello di business si basa su acquisti in-app e microtransazioni (avete mai giocato a Brawl Stars?)
Potreste chiedervi se ci siano meccaniche pay-to-win nel gioco, ma durante la nostra prova è stato evidenziato che, oltre al completamento dell'esperienza PvE e all'acquisizione di ulteriori unità, che possono essere ottenute utilizzando l'oro in-game, la modalità PvP elimina di per sé il potenziamento delle unità, impostandole tutte al livello uno.
Quello che rimane è solo il potenziamento ottenibile tramite i talenti equipaggiabili da ciascuna miniatura, un elemento che certamente gioca un ruolo importante, specialmente ai livelli più alti di competizione nella classifica. Questo sistema dovrebbe ridurre l'impatto delle microtransazioni sul bilanciamento del gioco.
È importante notare che oltre agli eroi, ciascuna unità può equipaggiare dei talenti che migliorano la loro efficacia sul campo da battaglia (fino a un massimo di tre per volta a seconda della rarità raggiunta). Questo sistema ricorda l'aspetto dell'economia degli oggetti presente in World of Warcraft, in quanto le unità possono essere potenziate da Non Comuni a Rare e oltre, utilizzando risorse come Punti Stella, Energia Ark e Nuclei Rari. Questi talenti consentono ai giocatori di personalizzare ulteriormente le proprie unità e adattarle alle strategie desiderate.
I Punti Stella possono essere ottenuti tramite l'acquisto dalla G.R.I.D., mentre l'Energia Ark e i Nuclei Rari possono essere sbloccati completando le Spedizioni. Queste Spedizioni rappresentano essenzialmente una sfida su tre mappe, in cui i giocatori dovranno scegliere delle Reliquie con cui potenziare il proprio esercito. Ogni settimana, i giocatori hanno l'opportunità di accedere alle spedizioni scegliendo un esercito specifico, il che contribuisce a mantenere un coinvolgimento costante, in particolare perché il potenziamento di tutte le unità si è dimostrato importante per il progresso nel gioco.
È importante tenere a mente questo consiglio, poiché il gioco potrebbe a tratti chiudervi l'accesso a determinati eventi, impedendovi così di ottenere alcune ricompense altrimenti molto allettanti. Un esempio di ciò sono le Spedizioni, che potenziano l'efficacia delle vostre miniature sul campo attraverso il Potenziamento Armata, che offre livelli bonus in base al tratto corrispondente. Essere preparati e sfruttare al massimo queste opportunità può fare una grande differenza nel corso del gioco.
Altro consiglio è quello di partecipare alle Spedizioni con tutti gli eroi disponibili ad accedervi, questo perché garantisce la possibilità di ricevere ulteriori ricompense e potenziamenti delle armate da usare in PvP e PvE.
Versione Testata: Android
Warcraft Rumble
Anche se non tutte le caratteristiche del gioco sono state ancora sbloccate, Warcraft Rumble si distingue dalle sue controparti non solo per la forte connessione con l'universo di Warcraft, ma anche e soprattutto per l'importante componente PvE, che riesce a fornire intrattenimento anche per chi preferisce evitare il PvP. Sarà il tempo a dirci di più sull'offerta, che al momento sembra offrire molte funzionalità ben sviluppate e soddisfacenti per coloro che cercano una sfida nel mondo dei giochi di tipo "tower offense".