WarioWare: Do it Yourself

WarioWare Do it Yourself
di
Se da una parte si cerca di creare titoli dallo sviluppo sempre più complesso e costoso, dall'altra resiste, anzi avanza, una filosofia che ha nella semplicità e nell'immediatezza le principali linee guida per i proprio giochi. Tra i massimi rappresentanti di questa “scuola di pensiero” merita certamente un posto d'onore la serie di WarioWare, che dopo un debutto non certo preceduto da tanto clamore (sul Gameboy Advance nel 2003), é riuscita in breve tempo a raccogliere grandi successi su tutte le console dove é approdata. Se “Touched” ci aveva permesso di familiarizzare con le caratteristiche del Nintendo Ds, e “Smooth Moves” ci ha portato alla scoperta della “bacchetta multiforme” (il Wii Mote), con WarioWare: Do It Yourself (letteralmente “fattelo da solo”) assistiamo ad un cambio di rotta davvero radicale.

Gli appassionati più fedeli saranno certamente felici di poter avere a disposizione anche in questa occasione oltre 90 microgiochi, sulla falsariga di quelli che hanno sempre caratterizzato la serie. Per chi non li conoscesse si tratta di sfide dalla durata di pochissimi secondi, ed in questo breve lasso di tempo il giocatore dovrà capire cosa fare (studiando in un battito d'ali l'ambiente, o recependo il suggerimento del titolo), come agire, e soprattutto eseguire il tutto velocissimamente. Alcuni di questi microgiochi si rivelano molto intuitivi, con altri dovremo probabilmente accumulare qualche sconfitta prima di superarli, ma tutti si rivelano decisamente folli, intrisi di una ironia che pesca a pieni mani nell'immaginario comico e culturale giapponese, parodiando in molti casi altri videogiochi.

Sarà possibile zoomare in maniera tale da disegnare con maggior comodità.
Sarà possibile zoomare in maniera tale da disegnare con maggior comodità.
In questo microgioco bisognerà toccare con il pennino il collirio quando sarà esattamente parallelo all'occhio.
In questo microgioco bisognerà toccare con il pennino il collirio quando sarà esattamente parallelo all'occhio.
La sezione relativa al comparto audio é un ottimo sequencer.
La sezione relativa al comparto audio é un ottimo sequencer.


Per esempio dovremo appiattire delle lattine con il piede per “riciclarle” facendo però attenzione a non calpestare anche uno spinosissimo cactus, o togliere le mollette con il giusto tempismo per poter raccogliere nel cesto la biancheria stesa, o ancora aiutare il topo ad arrivare al formaggio senza svegliare il gatto. Dette così, per chi non ha alcuna esperienza con la serie, queste sfide potrebbero sembrare eccessivamente astruse per appassionare, ma nel concreto basteranno davvero pochi minuti per entrare in questa particolare spirale di divertimento che solo WarioWare sa offrire. Anche perché i microgiochi si susseguono uno dietro l'altro, diventando sempre più veloci e frenetici e lasciando a malapena al giocatore la possibilità di respirare.

Fino a qui ci siamo soffermati su quello che da sempre é stato il classico “modus operandi” della serie, ma il fulcro di questo nuovo episodio é dato invece dalla possibilità di CREARE da soli i propri minigiochi, e come dei novelli sviluppatori dovremo occuparci di tutti gli aspetti che caratterizzano appunto un videogioco: dal comparto grafico, agli effetti sonori, fino naturalmente al gameplay. Ovviamente tutto questo processo, nella realtà complicatissimo, é stato semplificato, ma le possibilità concesse all'utente sono tantissime, e con la giusta dose di impegno, pazienza ed abilità, si potranno realizzare dei minigiochi davvero interessanti. Il tutorial necessario per conoscere i primi rudimenti può risultare un po' lungo, ma le spiegazioni in pieno stile “WarioWare” rimangono sempre scanzonate, e l'ottimo lavoro di adattamento in italiano aiuterà a mantenere sempre alta la concentrazione. Per quel che riguarda la parte grafica avremo modo di disegnare fondali, personaggi ed elementi, tramite un programma per certi versi simile al popolare Paint. L'utilizzo del pennino in tal senso é molto comodo, e sembrerà di disegnare come se avessimo una matita tra le dita.

Ovviamente sarà possibile usufruire anche di moltissime facilitazioni; si potrà con un solo tocco riempire tutto lo schermo di un colore, scegliere degli oggetti già creati, ed in generale ogni minigioco già contenuto in “Do It Yourself” potrà essere smontato in ogni sua parte, per poterne riciclare o modificare gli elementi che maggiormente ci aggradano. Oltre al design estetico dovremo occuparci anche delle animazioni; in questo caso avremo modo di vedere in trasparenza l'elemento da animare nella sua precedente fase, ritoccando pochi dettagli per volta, e poi velocizzando il tutto avremo quindi modo di simularne il movimento.


Si potrà anche personalizzare la forma ed i colori della cartuccia.
Si potrà anche personalizzare la forma ed i colori della cartuccia.
Sarà possibile anche realizzare dei fumetti da quattro vignette ognuno, ed ovviamente condividerli.
Sarà possibile anche realizzare dei fumetti da quattro vignette ognuno, ed ovviamente condividerli.
Ecco come realizzare le animazioni.
Ecco come realizzare le animazioni.


Ricchissime possibilità di scelta anche sul lato sonoro; ci saranno quattro diverse tracce melodiche, ognuna personalizzabile dall'utente, scegliendo che note e quali strumenti utilizzare. Alle tracce potrà esserne aggiunta inoltre una quinta ritmica a base di sole percussioni. Come ovvio però, l'aspetto più importante per lo sviluppo di un buon gioco sarà regolare con attenzione le dinamiche relative alla giocabilità; dovremo scegliere le condizioni di vittoria (cosa bisogna fare in pratica per superare la sfida), e l'intelligenza artificiale dei vari elementi con cui andremo ad interagire.

Come abbiamo già accennato in precedenza queste procedure sono ovviamente semplificate rispetto alla “realtà”, ma nonostante questo bisognerà armarsi di molta pazienza per conoscere e padroneggiare al meglio ogni singolo aspetto. Una volta diventati dei veri esperti ci si potrà anche lamentare del fatto che i minigiochi non sfruttino i pulsanti del Ds, ma solamente lo schermo tattile, con il pennino utilizzato solo per “toccare” e non per “trascinare”. Una altra opzione che giova di gran lungo alla giocabilità ed alla longevità di “Do It Yourself” é certamente legata alle possibilità d'interazione con internet e con il Wii. La Nintendo stessa ogni settimana darà la possibilità di scaricare nuovi minigiochi (alcuni creati anche da designer piuttosto famosi), si potrà partecipare a concorsi a tema (e chissà che il proprio talento non venga notato da qualcuno delle “alte sfere”), scambiare titoli con utenti di tutto il mondo, ed anche interagire con la controparte per Wii disponibile per WiiWare (WarioWare: Do It Yourself Showcase).

Tramite essa potremo giocare più comodamente sullo schermo della tv, o utilizzare il Wii anche per ospitare tutti i giochi creati e scaricati che eventualmente non ci stanno più nella scheda di gioco per Ds. A far rima con la semplicità ed il minimalismo tanto decantati, ecco allora anche una grandissima cura e profondità dietro lo sviluppo di tutto il gioco. Se per tutta la vostra vita avete desiderato cimentarvi nello sviluppo di un videogioco, ora avrete finalmente la possibilità di dimostrarlo al mondo intero. Ma ricordatevi che anche dietro le operazioni apparentemente più facili si nasconde una fatica non certo da sottovalutare.

WarioWare: Do it Yourself
8

Voto

Redazione

0jpg

WarioWare: Do it Yourself

Con WarioWare: Do It Yourself, la serie di microgiochi più folle ed esilarante di sempre compie un cambio di rotta a 360. Certo, i fedelissimi della serie potranno sempre divertirsi “accontentandosi” dei novanta minigiochi già presenti, ma il vero cuore del gioco consiste nella possibilità di realizzarsi da soli il proprio (micro) titolo preferito. Tramite un prezioso tutorial, avremo modo di imparare tutti gli aspetti più importanti relativi allo sviluppo di un videogioco, dal comparto grafico al sonoro, fino ovviamente alla giocabilità. I propri lavori (che nonostante la “semplicità” richiederanno comunque impegno e pazienza per essere sviluppati), potranno essere poi scambiati con i giocatori di tutto il mondo, ed i giochi potranno essere poi scomposti per scoprirne il funzionamento fino al più piccolo particolare. Se dentro di voi si nasconde un novello Miyamoto, Do It Yourself potrebbe essere l'occasione per farlo emergere.

Iscriviti alla Newsletter

Resta aggiornato sul mondo Gamesurf: anteprime, recensioni, prove e tanto altro.

ISCRIVITI