Warriors Orochi 2
di
Il Re Demone Serpente Orochi é stato sconfitto: la sua stratega Da Ji si é data alla macchia e i guerrieri rapiti dal loro mondo e dal loro tempo possono finalmente vivere un periodo di pace... o forse no: come sempre l'ambizione umana é causa di guerre e di caos, e non sono pochi i generali che approfittano della situazione per sollevare un'armata e cercare di sfruttare la situazione per assumere il controllo totale. Parallelamente, nuovi misteriosi personaggi, demoni e mistici, cominciano a muovere le fila dei loro personali obiettivi, tra cui - immancabilmente - rientra anche la risurrezione del terribile Orochi.
Warriors Orochi 2 sfrutta la spinta del successo del primo episodio, che vedeva riuniti in sé in un'ambientazione di pura fantasia mitologica tutti gli eroi che hanno rese celebri le serie Dynasty Warriors e Samurai Warriors. Minestra riscaldata, dunque? Beh, che già per il primo WO si fosse parlato di “minestrone” non é certo un mistero, ma questo non ha impedito ai fan di una o di entrambe le serie madri di apprezzare lo Spin-Off e divertirsi a massacrare demoni guidando un gruppo misto di tre personaggi.
Contrariamente alle più negative aspettative, però, questo secondo WO presenta tutta una serie di piccole e grandi innovazioni tali da renderlo decisamente interessante. Naturalmente, il concept alla base del gioco é sempre il medesimo: una volta creato il gruppo di tre eroi (siano essi samurai, generali cinesi, demoni o mistici) ci troveremo impegnati a devastare torme di nemici minori, talvolta accompagnati da un boss decisamente più aggressivo, attraverso scenari il cui obiettivo finale sarà quello di conquistare una particolare postazione o sconfiggere un generale.
Per fare ciò potremo contare sui tasti di attacco veloce, potente, salto e parata, eventualmente da associare nelle svariate combo proprie del personaggi, oltre naturalmente ai due comandi per “switchare” l'eroe in uso con una delle due riserve, in modo che possa ricaricarsi. Rimane come sempre il comando del “musou”, l'attacco speciale eseguibile solo quando l'apposita barra é carica, e trasformabile in un “supermusou” attivandolo col giusto tempismo con due personaggi. L'ultimo tasto residuo, quello della “tecnica segreta” avrà un utilizzo differente a seconda del personaggio in uso, soprattutto in base alla sua tipologia(veloce, potente o tecnico).
Menzione d'onore per l'idea di inserire un tasto tramite cui richiamare la propria cavalcatura (se ne sentiva veramente il bisogno). imane altresì immutata la possibilità di sbloccare abilità speciali svolgendo delle piccole sotto-quest specifiche del personaggio (ad esempio sconfiggere un certo tot di nemici entro un tempo massimo), con l'aggiunta che alcune di queste abilità saranno immediatamente disponibili qualora il gioco trovasse nella vostra Memory Card un salvataggio del primo WO. La prima novità in sede di gameplaying risiederà di poter eseguire, in determinate condizioni, una super-combo che impiegherà tutti e tre i personaggi in un unico devastante attacco.
Altra novità risiede nella gestione delle armi: come nel capitolo precedente le armi accumulate potranno essere “fuse” tra loro in modo da ottenerne di sempre più potenti, ma adesso sarà anche possibile, una volta recuperati alcuni artefatti speciali (vere e proprie sotto-quest da svolgere nel bel mezzo delle battaglie), sacrificare delle armi che possiedano alcune caratteristiche minime per ottenere dei potenziamenti veramente interessanti. Tra gli altre non possiamo non citare la risurrezione del personaggio in caso di morte (ovviamente limitata) o la possibilità di eseguire la succitata super-combo con sorprendente facilità.
Dal punto di vista tecnico il gioco ricalca di base le orme del precedente, ossia una rielaborazione degli scenari di DW5 e di SW2 con influenze demoniache. Per l'occasione però é stata sviluppata qualche nuova mappa, e soprattutto sono stati aggiunti nuovi generali, sia tra le truppe demoniache (non solo i bruti pelati, pertanto, ma anche demoni agili con elmi a punti e grossi energumeni dalla testa di cinghiale) sia nel rooster dei personaggi, il quale con l'introduzione di quelli di SW2XL e di nuovi lottatori demoni e mistici supera la soglia delle novanta (!!!) unità. Nonostante ciò, gli sviluppatori sono riusciti anche a risolvere il problema della “sparizione” dei nemici che inficiava il gioco in Split Screen del primo WO, rendendo il prodotto pienamente giocabile anche in MultiPlayer.
Pochissimi sforzi sono stati fatti anche nel contesto del sonoro, e questo significa che ancora una volta ai temi propri di DW e SW saranno accostate nuove musiche dal sapore molto Techno... probabilmente troppo moderne per l'ambientazione proposta, tanto da sembrare spesso inadeguate, quando non addirittura invasive. I doppiaggi sono ben realizzati, ma si limitano alla lingua Inglese, come d'altronde i testi su schermo.
Il sistema immediato e adrenalinico, praticamente il medesimo di WO, non si mette in discussione, ed é facilissimo cominciare a divertirsi sin dalle prime missioni; la possibilità di disporre di un buon quantitativo di abilità sin dall'inizio consentirà inoltre agli esperti del predecessore di gettarsi immediatamente a capofitto in difficoltà più interessanti di “Easy”, strizzando a volte l'occhio anche a “Hard” o addirittura “Chaos”.
Le modalità storia proposte sono ora ben cinque - una per ciascun regno di DW, una per SW e una specifica di Orochi, ma i personaggi sono talmente mischiati che una tale distinzione é ormai futile. Sebbene ciascuna di esse sia composta da sette scenari, (eventualmente giocabili anche in modalità Free) il totale disponibile é poi rimpinguato dagli interessantissimi presentati nella modalità “Dream”. Per chi volesse mettersi alla prova nella propria capacità di combattere contro avversari tosti, ecco inoltre una modalità “Survival” in cui potremo trovarci faccia a faccia con team nemici all'interno di un esclusivo ring. La medesima modalità, rinominata Tag-Team, sarò presente sottoforma di sfida MultiPlayer, e si differenzierà dalla Elimination per il semplice fatto che nella prima sarà sufficiente mandare l'avversario KO, mentre nella seconda bisognerà abbattere uno dopo l'altro tutti i personaggi della squadra.
Divertente anche la modalità Tower, dove vince chi sbatte più avversari già da una torre; spensierata, ma forse un po' da rivedere, la gara di corsa a cavallo Steeplechase: gli equini tendono ad essere un po' troppo pignoli nell'interagire con gli ostacoli, col risultato che può costituire un simpatico diversivo tra una battaglia e l'altra ma niente di più. battaglie che naturalmente sarà sempre possibile giocare in Cooperative in Split Screen, ma ancora una volta i due giocatori dovranno accontentarsi di gestire lo stesso team di tre personaggi: avremmo preferito poter metter in campo fino a sei unità...
Il giudizio finale su questo Warriors Orochi 2 non può comunque che essere positivo: chi temeva di trovarsi al cospetto della versione “riscaldata” di un minestrone insensato sappia infatti che gli Omega Force hanno lavorato duro per limare ed affinare uno Spin-Off che comincia così ad avere carattere e personalità, con interessanti novità in materia di GamePlaying, un rooster ancora più nutrito ed una storia che, sebbene sia comunque surreale, é meno scontata di quanto ci si possa aspettare. Migliore indubbiamente del predecessore, ha sempre il difetto di essere destinato esclusivamente ai cultori delle serie madri...
Warriors Orochi 2 sfrutta la spinta del successo del primo episodio, che vedeva riuniti in sé in un'ambientazione di pura fantasia mitologica tutti gli eroi che hanno rese celebri le serie Dynasty Warriors e Samurai Warriors. Minestra riscaldata, dunque? Beh, che già per il primo WO si fosse parlato di “minestrone” non é certo un mistero, ma questo non ha impedito ai fan di una o di entrambe le serie madri di apprezzare lo Spin-Off e divertirsi a massacrare demoni guidando un gruppo misto di tre personaggi.
Contrariamente alle più negative aspettative, però, questo secondo WO presenta tutta una serie di piccole e grandi innovazioni tali da renderlo decisamente interessante. Naturalmente, il concept alla base del gioco é sempre il medesimo: una volta creato il gruppo di tre eroi (siano essi samurai, generali cinesi, demoni o mistici) ci troveremo impegnati a devastare torme di nemici minori, talvolta accompagnati da un boss decisamente più aggressivo, attraverso scenari il cui obiettivo finale sarà quello di conquistare una particolare postazione o sconfiggere un generale.
Per fare ciò potremo contare sui tasti di attacco veloce, potente, salto e parata, eventualmente da associare nelle svariate combo proprie del personaggi, oltre naturalmente ai due comandi per “switchare” l'eroe in uso con una delle due riserve, in modo che possa ricaricarsi. Rimane come sempre il comando del “musou”, l'attacco speciale eseguibile solo quando l'apposita barra é carica, e trasformabile in un “supermusou” attivandolo col giusto tempismo con due personaggi. L'ultimo tasto residuo, quello della “tecnica segreta” avrà un utilizzo differente a seconda del personaggio in uso, soprattutto in base alla sua tipologia(veloce, potente o tecnico).
Menzione d'onore per l'idea di inserire un tasto tramite cui richiamare la propria cavalcatura (se ne sentiva veramente il bisogno). imane altresì immutata la possibilità di sbloccare abilità speciali svolgendo delle piccole sotto-quest specifiche del personaggio (ad esempio sconfiggere un certo tot di nemici entro un tempo massimo), con l'aggiunta che alcune di queste abilità saranno immediatamente disponibili qualora il gioco trovasse nella vostra Memory Card un salvataggio del primo WO. La prima novità in sede di gameplaying risiederà di poter eseguire, in determinate condizioni, una super-combo che impiegherà tutti e tre i personaggi in un unico devastante attacco.
Altra novità risiede nella gestione delle armi: come nel capitolo precedente le armi accumulate potranno essere “fuse” tra loro in modo da ottenerne di sempre più potenti, ma adesso sarà anche possibile, una volta recuperati alcuni artefatti speciali (vere e proprie sotto-quest da svolgere nel bel mezzo delle battaglie), sacrificare delle armi che possiedano alcune caratteristiche minime per ottenere dei potenziamenti veramente interessanti. Tra gli altre non possiamo non citare la risurrezione del personaggio in caso di morte (ovviamente limitata) o la possibilità di eseguire la succitata super-combo con sorprendente facilità.
Dal punto di vista tecnico il gioco ricalca di base le orme del precedente, ossia una rielaborazione degli scenari di DW5 e di SW2 con influenze demoniache. Per l'occasione però é stata sviluppata qualche nuova mappa, e soprattutto sono stati aggiunti nuovi generali, sia tra le truppe demoniache (non solo i bruti pelati, pertanto, ma anche demoni agili con elmi a punti e grossi energumeni dalla testa di cinghiale) sia nel rooster dei personaggi, il quale con l'introduzione di quelli di SW2XL e di nuovi lottatori demoni e mistici supera la soglia delle novanta (!!!) unità. Nonostante ciò, gli sviluppatori sono riusciti anche a risolvere il problema della “sparizione” dei nemici che inficiava il gioco in Split Screen del primo WO, rendendo il prodotto pienamente giocabile anche in MultiPlayer.
Pochissimi sforzi sono stati fatti anche nel contesto del sonoro, e questo significa che ancora una volta ai temi propri di DW e SW saranno accostate nuove musiche dal sapore molto Techno... probabilmente troppo moderne per l'ambientazione proposta, tanto da sembrare spesso inadeguate, quando non addirittura invasive. I doppiaggi sono ben realizzati, ma si limitano alla lingua Inglese, come d'altronde i testi su schermo.
Il sistema immediato e adrenalinico, praticamente il medesimo di WO, non si mette in discussione, ed é facilissimo cominciare a divertirsi sin dalle prime missioni; la possibilità di disporre di un buon quantitativo di abilità sin dall'inizio consentirà inoltre agli esperti del predecessore di gettarsi immediatamente a capofitto in difficoltà più interessanti di “Easy”, strizzando a volte l'occhio anche a “Hard” o addirittura “Chaos”.
Le modalità storia proposte sono ora ben cinque - una per ciascun regno di DW, una per SW e una specifica di Orochi, ma i personaggi sono talmente mischiati che una tale distinzione é ormai futile. Sebbene ciascuna di esse sia composta da sette scenari, (eventualmente giocabili anche in modalità Free) il totale disponibile é poi rimpinguato dagli interessantissimi presentati nella modalità “Dream”. Per chi volesse mettersi alla prova nella propria capacità di combattere contro avversari tosti, ecco inoltre una modalità “Survival” in cui potremo trovarci faccia a faccia con team nemici all'interno di un esclusivo ring. La medesima modalità, rinominata Tag-Team, sarò presente sottoforma di sfida MultiPlayer, e si differenzierà dalla Elimination per il semplice fatto che nella prima sarà sufficiente mandare l'avversario KO, mentre nella seconda bisognerà abbattere uno dopo l'altro tutti i personaggi della squadra.
Divertente anche la modalità Tower, dove vince chi sbatte più avversari già da una torre; spensierata, ma forse un po' da rivedere, la gara di corsa a cavallo Steeplechase: gli equini tendono ad essere un po' troppo pignoli nell'interagire con gli ostacoli, col risultato che può costituire un simpatico diversivo tra una battaglia e l'altra ma niente di più. battaglie che naturalmente sarà sempre possibile giocare in Cooperative in Split Screen, ma ancora una volta i due giocatori dovranno accontentarsi di gestire lo stesso team di tre personaggi: avremmo preferito poter metter in campo fino a sei unità...
Il giudizio finale su questo Warriors Orochi 2 non può comunque che essere positivo: chi temeva di trovarsi al cospetto della versione “riscaldata” di un minestrone insensato sappia infatti che gli Omega Force hanno lavorato duro per limare ed affinare uno Spin-Off che comincia così ad avere carattere e personalità, con interessanti novità in materia di GamePlaying, un rooster ancora più nutrito ed una storia che, sebbene sia comunque surreale, é meno scontata di quanto ci si possa aspettare. Migliore indubbiamente del predecessore, ha sempre il difetto di essere destinato esclusivamente ai cultori delle serie madri...