Warzone 2100

Warzone 2100
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Una delle peculiarità del gioco é senz'altro il connubio manufatti - ricerche. Recuperando le anticaglie, infatti, verrete a conoscenza di nuove tecnologie, che vi permetteranno di aumentare gli edifici ed il parco unità a vostra disposizione. Infatti, ogni qualvolta studiate un manufatto e ne portate a termine la ricerca, potrete poi avviare un nuovo progetto dal centro di ricerca stesso, con il quale assemblare nuovi veicoli secondo il vostro gusto e le vostre necessità, variandone i parametri corpo, propulsione e torretta; il tutto naturalmente utilizzando le tecnologie al momento disponibili (il manuale parla di oltre 2500 unità diverse). Questo permette un notevole controllo della situazione in fase di progettazione: a seconda delle missioni ci si potrà così orientare verso un mezzo armato fino ai denti ma lento piuttosto che su un incursore leggero e veloce. Degna di nota é anche la possibilità, che si renderà disponibile dopo qualche missione, di costruire dei "comandanti", dei mezzi cioé che permettono di guidare altre unità in combattimento e dispongono di un puntatore laser per identificare i bersagli, il che aumenta la probabilità di colpire i nemici per le unità a lui assegnate. Insomma, come si può facilmente intuire, la quantità dei mezzi a disposizione é davvero ampia
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Ecco come si presenta la base all'inizio della prima missione: desolata quanto il paesaggio circostante.

Altro elemento di sicuro interesse é (finalmente!) la possibilità di mantenere, nel livello successivo, le unità sopravvissute alle missioni precedenti. Esse, uccidendo i nemici, sono in grado di guadagnare esperienza e più le farete progredire nel gioco, più diventeranno potenti. Questa scelta, che personalmente approvo moltissimo (e di cui sinceramente si sentiva la mancanza) permette di utilizzare diverse nuove varianti a livello tattico e vi assicuro che andando avanti farete l'impossibile per tenere in vita quelle meglio addestrate. Anche perché potrete sempre farle rientrare alla base per ripararle e aggiornarle sfruttando le migliorie che col tempo si saranno rese disponibili. Non pensate comunque che un manipolo di cingolati a livello massimo sia in grado di sbaragliare qualunque difesa avversaria altrimenti saranno dolori! Gli attacchi andranno pertanto attentamente pianificati per evitare di perdere unità preziose e ritrovarsi all'inizio della missione successiva con pochi mezzi e le vostre basi scoperte. Le classiche "vittorie di Pirro" sono quindi davvero poco auspicabili
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Warzone 2100

Però. Chi l'avrebbe mai detto? La Eidos ha fatto centro. Warzone 2100 non sarà una novità assoluta (chi ha detto Homeworld?) ma porta senz'altro una bella boccata d'ossigeno ad un genere che ormai sembrava accusare un certo logorio, rinchiuso com'era in una gabbia bidimensionale fissa e schematica dalla quale sembrava impossibile uscire. Invece questo prodotto ne allenta notevolmente le sbarre e riesce a coinvolgere il giocatore come pochi, per merito di una struttura semplice ed allo stesso tempo articolata, unita ad una giocabilità davvero elevata. Il teatro di battaglia tridimensionale spinge a cercare soluzioni tattiche sempre differenti per adattarsi agli obiettivi da raggiungere; la possibilità di costruire e configurare una notevole quantità di mezzi, insieme ad un'intelligenza artificiale più che buona contribuiscono a rendere l'esperienza di gioco appagante e stimolante senza cadere (quasi) mai nella frustrazione tipica di alcuni prodotti del genere (vedi alla voce Westwood). Questo da al giocatore una notevole sensazione di "controllo" dell'azione e ne limita contemporaneamente il senso di impotenza dovuto in genere ad una taratura poco efficace della quantità di mezzi e di risorse a disposizione del nemico, a tutto vantaggio della longevità. Il gioco poi è strutturato in modo da tenervi sempre "sulle spine": il fatto che praticamente tutte le missioni siano a tempo spinge a trovare soluzioni il più possibile efficaci in un tempo ragionevole, cosa che vi impedirà, tra l'altro, di oziare per delle ore ammassando truppe per poi scagliarvi all'attacco. Peccato per il sonoro decisamente sotto tono e per la scarsa varietà dei mezzi a disposizione. In ogni caso, se cercate un rts "nuovo" e tatticamente un po' più raffinato date tranquillamente fiducia a quest'ultimo parto dei Pumpkin Studios. Non ne rimarrete affatto delusi.