Watch Dogs

di Roberto Vicario
Alla fine siamo arrivati all'ultima tappa del lungo viaggio che Watch Dogs ha dovuto percorre dal suo annuncio datato ormai 2012, ad oggi. Rinvii, diatribe tecniche, cambi in corsa e altre piccole insidie hanno costellato lo sviluppo di un gioco che stava quasi per diventare un piccolo caso. Fortunatamente tutti si é risolto per il meglio e oggi, dopo aver passato decine di ore sul titolo, siamo pronti a raccontarvi il nostro punto di vista.

Un personaggio controverso e affascinante



Partiamo ovviamente dalla componente narrativa. Il nostro protagonista - come ormai sicuramente saprete - é Aiden Pierce, un hacker dal carattere schivo e tenebroso, che sfrutta la tecnologia a suo favore per compiere colpi insieme ad un suo socio.

Tutto cambierà quando, durante un colpo andato male, delle persone misteriose cominceranno a perseguitare la sua famiglia, fino ad arrivare alla tragica morte di sua nipote Lena. Da quel punto in poi, l'unico chiodo fisso di Aiden sarà vendicare la morte della nipote, e proteggere la famiglia della sorella e di Jack, unico figlio che le é rimasto.
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Nonostante l'argomentazione particolare (l'hacking ricoprirà un ruolo fondamentale), la trama di Watch Dogs si sviluppa in modo quasi sempre lineare, classico. I personaggi, pur essendo dotati di una discreta dose di carisma, non aggiungo quasi mai quella carica emotiva che ci si aspetterebbe da un gioco con una componente narrativa così forte, lasciando alla giocabilità (come vedremo tra breve) il compito di portare il titolo su vette discretamente alte.

In tutto questo però c'é Aiden, il vigilante mascherato che ha l'onore e l'onere di essere colui che attraverso i suoi monologhi interiori, ed i suoi dialoghi al limite della socialità, ha il compito di reggere sulle sue spalle tutta l'impalcatura narrativa. L'hacker creato da Ubisoft é un personaggio affascinante, a tratti in grado di rapire l'interessare del giocatore con il suo modo di fare. Dietro il suo look estremamente approssimativo, nasconde non solo un'anima tormentata dal dolore, ma anche un potere enorme che deriva dalle sue inimmaginabili potenzialità.

Proprio per questo motivo, nonostante tutto, la trama riuscirà comunque a tenere vivo l'interesse in chi sta giocando, anche solo per scoprire come l'epopea della famiglia Pierce andrà a finire.

Ma come detto più volte, la trama é solamente uno strumento a servizio di una giocabilità che finalmente offre qualcosa di variopinto e divertente nel mondo degli open world. Ci riferiamo ovviamente al sistema di hacking. Attraverso un potentissimo smartphone, potremo hackerare gran parte degli elementi che compongono la città di Chicago, collegata da una potentissima rete chiamata ctOS.



Ponti, dissuasori, telecamere, treni, cancelli, ponti elevatori e tanto altro saranno strumenti che il giocatore potrà modificare a suo piacimento in base alle necessità date dalla situazione. Ogni singolo elemento del gioco é fortemente influenzato dalla possibilità di manipolare questi oggetti, e sebbene il gioco consenta anche di fare un larrgo uso delle armi, é in grado di dare sufficiente motivazione ad utilizzare lo smartphone di Aiden per studiare gli elementi sensibili attraverso l'occhio delle telecamere, progettare agguati sabotando tubature o allarmi, e molto altro ancora.

Sotto questo aspetto abbiamo trovato ottimo il bilanciamento tra le fasi stealth e quelle puramente action. Il gameplay offre ampia libertà d'interpretazione, senza far mancare nulla all'una o all'altra componente. Coperture dinamiche, armi a lungo e corto raggio, saranno alcuni dei tanti elementi che il giocatore avrà a disposizione per saziare la sua voglia di intraprendenza.

Gli stessi inseguimenti in auto saranno fortemente influenzati dalla componente dall'hacking. Utilizzare i semafori per creare ingorghi o alzare i ponti per far compiere spericolati salti alle macchine che ci inseguono, saranno strumenti che non richiederanno minimamente l'utilizzo delle classiche armi da fuoco.

Memori di errori passati, gli sviluppatori sono anche riusciti a rendere abbastanza varie e divertenti le missioni che compongono la campagna principale, ma sopratutto in grado di giustificare le capacità di Aiden, senza però cadere nella banalità. Inseguimenti, pedinamenti, sparatorie o infiltrazioni, sono solo alcune delle tante cose che ci verrà chiesto di fare per scoprire la verità che nasconde la torbida Chicago disegnata dai ragazzi di Ubisoft Montréal.

Ad ognuno il suo contenuto..



Ma se oltre venti ore di storia principale non dovessero bastarvi, non preoccupatevi, perché gli sviluppatori hanno pensato bene di inserire tutta una serie di elementi in grado di offrire ulteriore varietà. Durante la partita, ad esempio, sfruttando la rete ctOS, potremo scovare missioni secondarie che ci chiederanno di salvare cittadini da potenziali crimini, acquisire mezzi per conto di terzi oppure bloccare convogli malavitosi prima che raggiungano un determinato punto della mappa. A questo si aggiungono tutta una serie di mini giochi più frivoli come la gara di bevute, il gioco degli scacchi, spiare le case degli altri o giocare d'azzardo con il gioco delle tre carte.
Le cose da fare in Watch Dogs saranno veramente tante e non tutte saranno collegate alla trama principale del gioco

Ma i veri show stealer del gioco sono sicuramente le droghe digitali. Degli oggetti che alterano la realtà che ci circonda portandoci all'interno di mini giochi assolutamente fuori di testa. In “alone” ad esempio dovremo cercare di muoverci al buio senza allertare delle guardie meccanizzate. In “spider tank” dovremo concatenare una serie di combo utilizzando un ragnone meccanico, in “flower” dovremo saltare da un fiore all'altro e così via. Elementi totalmente fuori contesto, ma che proprio per questo motivo riesco perfettamente ad interrompere la linearità della trama, per una divertente divagazione sul tema.

Infine, ma non meno importante, il multiplayer del gioco che, come detto più volte, sarà integrato all'interno del singolo giocatore. In qualsiasi momento potremo ricevere inviti per partecipare a sfide all'ultimo sangue, gare in auto, oppure potremo venire invasi per avvincenti sfide "uno contro uno" tra hacker. Inoltre, per coloro che posseggono smartphone o tablet Android o Apple, sarà possibile scaricare l'app chiamata “ctOS mobile” per lanciare sfide anche ai giocatori della propria lista amici, in appassionanti sfide tra hacker e polizia in quella che é una sorta di rivisitazione del classico guardia e ladri.

Giocato per un cospicuo monte ore, abbiamo trovato il multiplayer di Watch Dogs una piacevolissima sorpresa. L'integrazione con il singolo giocatore, e la possibilità - comunque - di declinare gli inviti, regala al contesto una sorta di continuità che abbiamo trovato gradevole e soprattutto supportata da un net code estremamente solido (anche se il tanto andrà poi valutato nel momento di massima affluenza).




Indipendentemente dalle mansioni che decideremo di portare a termine durante la nostra partita acquisiremo dei punti esperienza che ci permetteranno di migliorare le abilità di Aiden. Lo skill tree di Watch Dogs é sicuramente tra i più completi mai visti in un open games di questo genere. Avremo diversi rami da migliorare: hacking, guida, shooting, crafting. Ognuno di questi rami sbloccherà nuove abilità (attive o passive) che permetteranno al nostro protagonista di potersi avvalere di nuovi e devastanti mezzi di distruzione o di manipolazione. Inoltre, avremo anche dei contenuti e dei bonus che potremo sbloccare raccogliendo collezionabili, facendo check in alcuni luoghi famosi, oppure hackerando i profili delle persone.

Un sistema di crescita complesso ma allo stesso tempo completo, che ci ha dato davvero la sensazione di vedere una costante crescita da parte del nostro personaggio. Sotto questo aspetto davvero un ottimo lavoro.

Anche l'occhio vuole la sua parte


Chiudiamo il nostro viaggio all'interno della Chicago di Watch Dogs, parlando ovviamente del comparto tecnico. La versione che abbiamo potuto testare noi era quella PS4 con un frame rate a 30 fps e una risoluzione a 1080p. Al di là dei freddi numeri ci siamo comunque trovati di fronte ad un titolo sicuramente confezionato bene, ma che poteva essere migliorato sotto diversi aspetti. Pop up e saltuarie compenetrazioni sono elementi su cui si può anche chiudere un occhio. Più grave ci é sembrato, invece, il discorso riguardante il comparto di illuminazione dinamica. Se di notte gli effetti riesco a dare carisma e risalto alla città, di giorno la appiattiscono, facendole perdere qualità e resa visiva.

Stesso dicasi per i modelli poligonali dei personaggi, ben disegnati ma in alcuni punti lontani dalla qualità che abbiamo visto durante la presentazione del titolo. Insomma, senza stare a parlare di downgrade o meno, Watch Dogs offre un comparto visivo sicuramente imperfetto ma comunque solido e stabile in termini di fluidità. Proprio per questo motivo non ce la sentiamo di bocciarlo.

Ottimo invece il comparto audio, con un doppiaggio più che discreto ed in grado di donare un pizzico di verve e credibilità al personaggio di Aiden e a tutti i comprimari. Anche la colonna sonora, dalle tinte tipicamente elettroniche, risulta perfettamente integrata al contesto di gioco.

Tirando quindi le somme possiamo dire che Watch Dogs é un esperimento riuscito nel suo complesso. Tuttavia, qualche imperfezione - figlia forse del lungo periodo di sviluppo - la si nota anche ad occhio nudo, anche se non va ad inficiare in maniera drammatica sulla su qualità generale. Se siete amanti del free roaming, o se semplicemente siete alla ricerca di un prodotto originale, Watch Dogs é un titolo che non può mancare nella vostra collezione personale. Buon Hacking a tutti!