Wave Race Blue Storm
di
Redazione Gamesurf
Quando i giochi dedicati alle moto d'acqua semplicemente non esistevano, non erano un trend e quindi non facevano i numeri che possono smuovere ogni produttore amante del conto in banca della propria società, Nintendo e Miyamoto-san decisero di realizzare Wave Race 64. Si trattava del primo grande titolo Nintendo a raggiungere i negozi nipponici dopo il lancio del Nintendo 64, accompagnato all'epoca da Super Mario 64. E fu un successo di proporzioni indiscutibili: a oltre cinque anni di distanza Wave Race 64 rimane un titolo altamente giocabile e potenzialmente ancora protagonista di serate per tornei in multiplayer degni di tal nome
Sono passati più di dodici mesi da quando, al Nintendo Spaceworld 2000, la grande "N" fece intendere (grazie a un minuscolo filmato) che un seguito dell'acclamato gioco di guida avrebbe fatto la sua comparsa su GameCube. E ora eccoci qua, Wave Race: Blue Storm é uno dei tre titoli "caldi" che hanno accompagnato l'arrivo nei negozi della console cubica di Nintendo. Avete allacciato la muta?
RIDERS ON THE STORM
Cosa rese tanto celebre, divertente e appagante Wave Race 64? L'immediatezza, certo, la "freschezza", sicuro, le opzioni multiplayer, innegabile... ma soprattutto quella straordinaria sensazione di essere davvero su di una superficie d'acqua, grazie a una realizzazione tecnica tutt'oggi impareggiata e a una fisica oltre quanto si fosse visto ai tempi. NST riparte da dov'era rimasta, ci verrebbe da dire, dato che Wave Race: Blue Storm vede proprio nella fisica dell'acqua, legata alle nuove situazioni climatiche, il suo punto di forza e la principale "espansione" rispetto all'edizione originale
Si parte in otto e... si arriva in otto, a meno di improvvise mutazioni nella dieta di delfini e fauna marina varia. Solcare differenti superfici d'acqua nel tentativo di tagliare per primi il traguardo, questo é lo scopo dei concorrenti, nel continuo seguire il tracciato scandito da delle particolari boe che indicano le direzioni da mantenere sugli specchi dei laghi, piuttosto che nel bel mezzo di una bufera in mare aperto, senza contare la bassa marea in vicinanza della costa
Sono passati più di dodici mesi da quando, al Nintendo Spaceworld 2000, la grande "N" fece intendere (grazie a un minuscolo filmato) che un seguito dell'acclamato gioco di guida avrebbe fatto la sua comparsa su GameCube. E ora eccoci qua, Wave Race: Blue Storm é uno dei tre titoli "caldi" che hanno accompagnato l'arrivo nei negozi della console cubica di Nintendo. Avete allacciato la muta?
RIDERS ON THE STORM
Cosa rese tanto celebre, divertente e appagante Wave Race 64? L'immediatezza, certo, la "freschezza", sicuro, le opzioni multiplayer, innegabile... ma soprattutto quella straordinaria sensazione di essere davvero su di una superficie d'acqua, grazie a una realizzazione tecnica tutt'oggi impareggiata e a una fisica oltre quanto si fosse visto ai tempi. NST riparte da dov'era rimasta, ci verrebbe da dire, dato che Wave Race: Blue Storm vede proprio nella fisica dell'acqua, legata alle nuove situazioni climatiche, il suo punto di forza e la principale "espansione" rispetto all'edizione originale
Si parte in otto e... si arriva in otto, a meno di improvvise mutazioni nella dieta di delfini e fauna marina varia. Solcare differenti superfici d'acqua nel tentativo di tagliare per primi il traguardo, questo é lo scopo dei concorrenti, nel continuo seguire il tracciato scandito da delle particolari boe che indicano le direzioni da mantenere sugli specchi dei laghi, piuttosto che nel bel mezzo di una bufera in mare aperto, senza contare la bassa marea in vicinanza della costa
Wave Race Blue Storm
Wave Race Blue Storm
Wave Race: Blue Storm è più di quanto ci aspettassimo sotto quasi tutti i punti di vista. Non è una versione "coi fiocchetti" dell'originale per Nintendo 64, è un gioco nuovo, dotato di una meccanica di gioco assolutamente più profonda e competitiva rispetto al suo predecessore. NST ha indiscutibilmente dotato il gioco di un maggior spessore, con l'inclusione di una fisica che declassa automaticamente quella di Wave Race 64 a "gioco di serie B". Impressionanti gli effetti metereologici, dotati di grande varietà e impatto effettivo sul gameplay. La realizzazione grafica è arricchita e resa particolarmente gradevole da una serie pressoché infinita di riflessi in tempo reale, effetti atmosferici e quant'altro... La sensazione di velocità è assoluta, il frame rate (30 fps) stabile come non mai, anche nel gioco in multiplayer. Da rivedere, invece, alcune costruzioni poligonali a lato pista. Un gioco che, gli amanti dell'originale, accoglieranno come un nuovo messia in grado di divertire per anni come il suo illustre predecessore. Tutti gli altri sono seriamente chiamati a provarlo in prima persona prima di sostenere senza timore di "odiare il genere".