Wave Race Blue Storm
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Chiunque ha giocato alla versione per Nintendo 64 sa bene quale sia la meccanica che porta Wave Race ad avvicinarsi curiosamente allo sci e alla disciplina del Grande Slalom, con lo scodare veloce e sinuoso (se possibile!) delle moto d'acqua tra una boa e l'altra... Si noti bene che in Wave Race: Blue Storm la funzione delle boe e l'importanza delle stesse e del seguire o meno la direzione da esse indicata é stata contemporaneamente arricchita e impoverita. Come? Semplice, o quasi
Wave Race: Blue Storm presenta una nuova barra indicatrice posta ai piedi dello schermo, che si riempie poco per volta, a ogni passaggio corretto di una boa, fino a raggiungere il suo massimo, che si tramuta nel poter utilizzare uno sprint di qualche secondo. Nel caso si salti una "porta-boa", tutta la barra tornerà al livello di partenza. Se sotto questo punto di vista l'aderenza nel seguire il tragitto originariamente proposto é quantomai utile, é anche vero che una serie di ancor più utili scorciatoie e passaggi segreti (di cui sono semplicemente ricolmi i tracciati) possono essere solcati solamente lasciando per un momento da parte le boe..
Ciliegina sulla torta: particolari passaggi in grado di regalare preziosi metri e secondi ai corridori, sono accessibili solamente previo utilizzo dello sprint fornito proprio da quelle boe che la scorciatoia ci spinge a ignorare! Insomma, una ricetta delicata e precisa, che può portare a strategie di gara altrettanto precise: un primo giro speso per riempire la barra dello sprint che ci consentirà infine, nel giro seguente, di utilizzare la tanto agognata scorciatoia
Sottolineiamo, ovviamente, che come nel precedente capitolo, anche in Wave Race: Blue Storm si viene eliminati se si "mancano" cinque o più boe..
RIDE THE SNAKE
Wave Race: Blue Storm non si conclude nelle classiche gare e nei vari tornei, ma approfondisce ulteriormente l'aspetto "esibizionistico" introdotto in Wave Race 64. Grazie a particolari combinazioni di tasti e movimenti dello stick analogico i nostri piloti possono compiere una serie di movimenti di grande effetto visivo e acrobatico, nonché andare a devastare il lavoro del loro dentista contro un cartellone nel caso ostentino la loro classe circense in momenti poco adatti..
Wave Race: Blue Storm presenta una nuova barra indicatrice posta ai piedi dello schermo, che si riempie poco per volta, a ogni passaggio corretto di una boa, fino a raggiungere il suo massimo, che si tramuta nel poter utilizzare uno sprint di qualche secondo. Nel caso si salti una "porta-boa", tutta la barra tornerà al livello di partenza. Se sotto questo punto di vista l'aderenza nel seguire il tragitto originariamente proposto é quantomai utile, é anche vero che una serie di ancor più utili scorciatoie e passaggi segreti (di cui sono semplicemente ricolmi i tracciati) possono essere solcati solamente lasciando per un momento da parte le boe..
Ciliegina sulla torta: particolari passaggi in grado di regalare preziosi metri e secondi ai corridori, sono accessibili solamente previo utilizzo dello sprint fornito proprio da quelle boe che la scorciatoia ci spinge a ignorare! Insomma, una ricetta delicata e precisa, che può portare a strategie di gara altrettanto precise: un primo giro speso per riempire la barra dello sprint che ci consentirà infine, nel giro seguente, di utilizzare la tanto agognata scorciatoia
Sottolineiamo, ovviamente, che come nel precedente capitolo, anche in Wave Race: Blue Storm si viene eliminati se si "mancano" cinque o più boe..
RIDE THE SNAKE
Wave Race: Blue Storm non si conclude nelle classiche gare e nei vari tornei, ma approfondisce ulteriormente l'aspetto "esibizionistico" introdotto in Wave Race 64. Grazie a particolari combinazioni di tasti e movimenti dello stick analogico i nostri piloti possono compiere una serie di movimenti di grande effetto visivo e acrobatico, nonché andare a devastare il lavoro del loro dentista contro un cartellone nel caso ostentino la loro classe circense in momenti poco adatti..