Wave Race Blue Storm

di Redazione Gamesurf
Quello che non va? In alcuni momenti gli ambienti attorno ai tracciati sembrano realizzati con una certa noncuranza. Se Aspen Lake rimane un piccolo grande spettacolo, se City Harbor mantiene il suo fascino notturno, non si può dire lo stesso di Cool Ocean, con alcune costruzioni fin troppo squadrate, così come la Venezia di Aqua Maze, ottimamente realizzata in alcuni momenti, ma anche un po' semplicistica in altri passaggi. E questo é quanto

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E il gioco? "Il gioco rimane il solito, grande Wave Race 64", era già tutto deciso da mesi, questo sarebbe dovuto essere il vero commento al lato più squisitamente "giocoso" di Wave Race: Blue Storm. E invece la situazione é differente. L'inclusione di una meccanica e di una fisica tanto accurata e, soprattutto, le differenti situazioni metereologiche hanno reso Wave Race 64 un semplice antipastino in confronto a Wave Race: Blue Storm, che si rivela immediatamente molto più ostico da domare, anche grazie a una rinnovata intelligenza artificiale che vede gli avversari commettere errori, colpirsi vicendevolmente, ma anche e soprattutto infilare ottime curve e farsi sempre presenti negli ideali specchietti retrovisori del giocatore. Completare le otto prove del livello di difficoltà Master é un'impresa degna di nota... e anche di qualche medaglia, dato che già il livello Hard (il secondo messo a disposizione dopo il Normal) é capace di mettere alla prova i più accaniti fan di Wave Race 64
L'esistenza di tre livelli di difficoltà ha anche influenza sulla fisionomia dei tracciati dato che ogni pista risulta differente a seconda del livello di difficoltà. Quindi si può giustamente affermare che esistono tre differenti interpretazioni dei cinque tracciati principali, più una o due versioni dei tracciati nascosti (che sono due, o forse tre, o forse...). Per quel che riguarda le piste realizzate ex-novo da segnalare Ethnic Park (una sorta di parco preistorico su acqua), Aqua Maze (una piccola Venezia vista da NST), Cool Ocean (ghiaccio, foche e igloo) e un altro paio di sorpresine. Senza dimenticare che i "vecchi" tracciati hanno comunque subito variazioni semplicemente radicali, ovvero la modifica dell'intero percorso, o anche l'inclusione di ostacoli in grande numero... Il tutto dona una sensazione di novità particolarmente accentuata