Wave Race: Blue Storm -PAL-
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Bisogna di fidarsi di Nintendo. Come per il lancio del Nintendo 64, la line up iniziale del Game Cube comprende giusto due titoli prodotti direttamente dalla casa con la grande N. Il comedy survival horror Luigi's Mansion, di cui Gamesurf vi ha già raccontato genesi e miracoli, e questo Wave Race: Blue Storm, diretta emanazione del predecessore Wave Race 64. Per molti la prospettiva di correre con delle moto d'acqua non deve essere molto esaltante perché, a differenza di altri tipi di gare motoristiche, non presenta un'esperienza di gioco intuibile come quella di sfrecciare su un kart o su una motocicletta.
Eppure il titolo Nintendo riesce a creare una simulazione di gioco assolutamente credibile e coinvolgente, facendo venir la voglia, se ce ne sarà mai l'occasione di provare per davvero questi piccoli scooter da piscina targati Kawasaki o Yamaha. Ed in più Wave Race: Blue Storm offre un apparato grafico che mette a zittire chiunque avesse dubbi sulla potenza della GPU canadese Ati e del PowerPc di mamma IBM che girano felici nella piccola scatoletta viola (o nera).
Solo per quello, Waverace vale l'acquisto del GameCube Nintendo, ponendosi in prima fila come una di quelle killer application che fanno la storia di una console e provocano fiumi di bava davanti alle vetrine dei negozi dei videogiochi o ai filmati in game scaricati su Pc. Ma, dopo tante parole, passiamo al gioco vero e proprio.
Menù ricco
Wave Race: Blue Storm propone una serie di competizioni sull'acqua contro otto avversari differenti, ognuno, ovviamente, con caratteristiche di resistenza e di abilità sul veloce diverse. I campionati sono divisi in tre livelli, normal hard ed export, che offrono rispettivamente 5, 6 e 7 gare sui medesimi otto ambienti, disegnati però con circuiti differenti. Il giocatore infatti si troverà a passare a destra e sinistra di boe gialle e rosse, dal numero crescente secondo la difficoltà. Inanellate cinque boe di seguito, si riempie il contatore del turbo, mettendo disposizione uno sprint ulteriore.
Il tempo meteorologico nel gioco è centrale: infatti la cpu sceglie preventivamente il clima delle giornate di gare, sta poi al giocatore decidere la sequenza di "piste acquatiche" da affrontare. Ovviamente, oltre a questo menù tradizionale, troviamo le modalità time attack con "fantasmi" dei tempi migliore, lo stunt mode o modalità acrobatica, il free roam per esplorare liberamente gli scenari e, ovviamente, il multiplayer in split screen fino a quattro giocatori. Infine, un eccellente tutorial spiega uno per i uno i numerosissimi trick e figure utilizzabili col proprio attrezzo acquatico.
E l'acqua?
L'impressione suscitata osservando girare Wave Race: Bluestorm è quella tipica dei giochi Nintendo, elevata all'ennesima potenza. L'ambiente attorno al giocatore ed i corridori presentano colori estremamente vivaci, con un design tipico di un cartoon animato adulto, senza indugiare troppo sul cell shading o altre tecniche artificiosamente futuristiche. I paesaggi sono composti da un numero sufficiente di poligoni, con moli, capanne, caseggiati, palazzi, tende da picnic e montagne di ghiaccio, a seconda dello scenario selezionato. Dietro di essi i fondali, come sembra consuetudine per i titoli Game Cube fin qui usciti, sono coloratissimi ma abbastanza spogli.