Way of the Samurai 2

di Tommaso Alisonno

REALIZZAZIONE TECNICA
Dal punto di vista grafico WotS2 presenta alcuni elementi notevoli ed altri un po' meno splendidi. Cominciamo dalle cose meglio realizzate: le textures. Soprattutto per quanto riguarda i vestiti del protagonista e dei personaggi principali, ma in generale per tutti i modelli e gli ambienti, infatti, è possibile notare un ottimo lavoro per quanto concerne la cura e la bellezza delle superfici: in situazioni di zoom medio si riesce tranquillamente a vedere le decorazioni sulla lama e sul fodero delle spade, o a leggere eventuali (per me incomprensibili) scritte in giapponese. Ugualmente ben curate sono le animazioni di tutti i modelli di combattimento, decisamente meno quelle dei modelli per così dire "civili"; per vedere dei visi veramente curati dobbiamo però aspettare di incontrare un personaggio principale, visto che solo in questi i particolari e i movimenti sono veramente realistici. Meno belli i modelli di per se stessi: certe volte dispiace un po' vedere un bellissimo viso rovinato dalle linee dei poligoni del modello, ma siamo comunque nella norma. Altra cosa non propriamente positiva, sarebbe stata ben gradita una maggiore varietà anche solo nei colori dei vestiti del Crew, mentre qui tutti i mercanti sono uguali, tutti i magistrati sono uguali, tutte le ragazze sono uguali, tutte le signore anziane sono uguali, eccetera.


Pessimo l'utilizzo delle telecamere: capita troppo spesso che l'inquadratura metta il nostro avversario fuori schermo, e soprattutto il tasto studiato per centrarla troppe volte si rifiuta di funzionare perché la camera non va "immediatamente" dietro di noi ma deve effettuare tutta la rotazione del caso, e se c'è un muro si blocca. Inutile dire che in combattimento si può perdere energia anche in dosi importanti a causa di questo problema.
Dal punto di vista del sonoro c'è poco da eccepire, se non forse una certa ripetitività nei temi musicali, visto che hanno tutti una certa similitudine, non sono molto lunghi ed iniziano da capo ogni volta che rientrate in quella determinata zona. Per il resto le musiche sono tutte ben realizzate, pienamente adatte al genere "Giappone feudale" e ben ritmate nei combattimenti. Carini anche i doppiaggi, per quanto in lingua americana.

GIOCABILITA' E LONGEVITA'
Il sistema di gioco è piuttosto immediato: ci si trova sin dal principio di fronte a delle scelte da compiere e si familiarizza in fretta con l'idea di "cercare elementi di trama e, se non c'è niente da fare, cercare lavoro". Il sistema di combattimento è altresì piuttosto immediato, dato che all'inizio solo poche mosse saranno disponibili, e tende a diventare più complesso man mano che gli scontri si fanno più interessanti ma anche le tecniche a vostra disposizione sono più numerose; un elemento interessante è il fatto che, in piena filosofia Bushido, gli avversari vi attaccheranno sempre singolarmente: in pratica, potrete occuparvi di un solo avversario finché non gli rifilerete un colpo mortale (che lo uccida o meno) e solo a quel punto subentrerà il successivo. Le trame previste sono tutte piuttosto interessanti (qualcuna più, qualcuna meno) ed in generale si intersecano ottimamente, tanto che alcuni elementi di una si comprendono perfettamente solo vedendone altre. All'inizio avrete a disposizione le due difficoltà "Facile" e "Normale", ma anche così le differenze si notano, con la prima veramente adatta ai neofiti seppur non facilissima e la seconda che richiederà già un po' di esperienza e cautela negli scontri.
La longevità è, invece, un elemento discordante: una singola partita, infatti, si termina si e no in circa seiotto ore di gioco, vale a dire due serate intensive. Per quanto l'idea faccia gridare al "troppo poco!!!" è necessario però osservare che questo è un titolo da giocare non una, non due, neanche tre volte: è un titolo che, come i giochi "di una volta", è da giocare moltissime volte. Io stesso, prima di recensirlo, l'ho portato a termine quattro volte e un'altra volta ho lasciato la città, più innumerevoli interruzioni in seguito a scelte che non mi piacevano ma che non volevo riprendere da capo, compresi due finali non salvati. Da questo punto di vista la rigiocabilità (passatemi il termine) è talmente elevata da motivare una storia così breve, ed in più il gioco ha il pregio di dare piuttosto rapidamente al giocatore delle soddisfazioni "da finale".

CONCLUSIONI
Way of the Samurai 2 è un gioco piuttosto atipico in molte delle sue particolarità, ma è innegabile che in generale sia un titolo coinvolgente, completo, ben realizzato ed in sostanza divertente. Direi che la classica occhiata è d'obbligo: se inoltre avete la possibilità di noleggiarlo, potreste addirittura finirlo almeno una volta prima di decidere se acquistarlo. Ad ogni modo mi sento di consigliarlo ai più...

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