WDL WarJetz
di
Redazione Gamesurf
Il radar, microscopico ed eccessivamente stilizzato, risulta spesso impreciso e particolarmente inutile, obbligandovi a frequenti peregrinazioni per lo scenario completamente privi di orientamento
Anonimo il reparto sonoro, con musiche assolutamente scialbe, se non fastidiose dopo ripetuti ascolti, e effetti sonori semplicemente nella media. Come già detto, adattamento italiano altalenante e a tratti goffo
Il vero tallone d'Achille di Warjetz rimane però il fattore longevità, assolutamente insufficiente: l'assenza di una trama portante non fornisce validi temi d'attrattiva per il giocatore occasionale, né l'implementazione di modalità dai nomi vari ma dal concept troppo simile può risollevare le sorti di un titolo che stanca e risulta visionabile in ogni sua parte dopo poche sessioni di gioco.
Anonimo il reparto sonoro, con musiche assolutamente scialbe, se non fastidiose dopo ripetuti ascolti, e effetti sonori semplicemente nella media. Come già detto, adattamento italiano altalenante e a tratti goffo
Il vero tallone d'Achille di Warjetz rimane però il fattore longevità, assolutamente insufficiente: l'assenza di una trama portante non fornisce validi temi d'attrattiva per il giocatore occasionale, né l'implementazione di modalità dai nomi vari ma dal concept troppo simile può risollevare le sorti di un titolo che stanca e risulta visionabile in ogni sua parte dopo poche sessioni di gioco.
WDL WarJetz
WDL WarJetz
Warjetz rimane un prodotto incomprensibile sotto più aspetti. Dal lato prettamente tecnico, l'ultimo prodotto 3DO risulta essere troppo scarno a livello grafico e sonoro, frutto di una programmazione chiaramente tirata per i capelli. Come se ciò non bastasse, Warjetz fallisce in una delle caratterisitiche basilari che uno sparatutto deve offrire per spiccare dal proprio inflazionato genere: elementi d'attrattiva. Warjetz è totalmente carente di una trama che stuzzichi l'utente a proseguire il gioco, e di gameplay realmente alternativi che non si rivelino meri palliativi alla routine di default. La software house americana, già nota per la saga di Army Men, ha invece sfornato un prodotto mediocre, una sorta di "vaga e distruggi", poco vario e decisamente poco longevo.