White Knight Story 2

di Tommaso Alisonno
Diciamo pertanto che lo sviluppo in più mantiene il prodotto a livelli di sufficienza. Discorso analogo per quanto riguarda il comparto audio: alcune musiche sono riprese dal predecessore, ma molti altri temi sono stati realizzati ex-novo, tutti con un buon livello qualitativo e uno stile fantasy adatto alla bisogna. Confermati i doppiatori del capitolo precedente, anche stavolta abbiamo voci esclusivamente in lingua Inglese, purtroppo non particolarmente eccelse; anche per le traduzioni in Italiano dei testi su schermo si conferma una versione discreta, ma che tende a riassumere i discorsi nei loro punti essenziali.



Vista l'identicità del sistema con quello di WKC, chi ha già avuto a che fare con Leonard & C. non avrà alcun problema a riprendere la mano al sistema di abilità e di combo, ed é anche possibile importare un clear-save dal prequel per ritrovarsi già i personaggi così come li avete lasciati alla fine della storia. Chi invece volesse partire direttamente dal secondo episodio (scelta sconsigliata...) si troverà comunque dei personaggi del 35 livello con gran parte dei punti-sviluppo a propria disposizione: un elemento-chiave del sistema é infatti quello di poter sviluppare ciascun personaggio come più ci aggrada, spendendo i punti-sviluppo accumulati nelle varie liste delle armi e della magia.

Ad ogni modo, come accennato poc'anzi tra parentesi, ai neofiti é caldamente consigliato giocare prima il prequel, approfittando del fatto che viene dato insieme a questo nuovo. Tra una trama che segue a ruota le vicende precedenti, un sistema di gioco pressoché identico, tutorial stringato all'osso e molti punti da distribuire se non si importa il save, il risultato é infatti più quello di una sorta di “mega-espansione” di WKC più che di un vero e proprio “nuovo gioco sequel”. Da questo punto di vista, chi già ha giocato e terminato il primo titolo potrebbe trovare questo seguito meno soddisfacente: il mordente della prima avventura é sicuramente su un altro livello.




Concludiamo facendo dei cenni al MultiPlayer, che ancora una volta ricalca le orme del predecessore: all'inizio del gioco sarete chiamati a creare un personaggio, marginale nella trama dell'avventura in Singolo, ma che utilizzerete per svolgere le missioni di Gilda, eventualmente anche in MultiPlayer online fino a tre giocatori. Queste missioni, insieme con la possibilità di costruire tramite il tool Georama (tanto caro ai Level5) la propria città da abitare con artigiani e contadini, sono necessarie per accumulare determinati ingredienti tramite cui potenziare le vostre armi ed armature.
Come riassumere dunque le nostre impressioni su White Knight Chornicles 2? Una nuova avventura per chi ha amato il prequel, e la possibilità di recuperare tutta la saga per chi se lo fosse perso, ma in sostanza un lavoro al medesimo livello. Parliamo dunque di un titolo non certo “brutto” ma neanche particolarmente “bello”, consigliato agli appassionati del genere JRPG con qualche elemento action, da evitare per tutti gli altri.

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