Wii Party
Il Nintendo Wii, fin dagli albori sul limitare del 2006, si é dimostrato un terreno molto fertile per i videogame che offrissero un divertimento immediato e accessibile a chiunque, meglio se goduto in compagnia. La console bianca, nell'introdurre un telecomando sensibile al movimento come metodo di controllo, ha contribuito ad abbattere quella barriera che teneva distanti i non-giocatori, o giocatori "potenziali" (o casual gamer, chiamateli come volete) da questa forma di intrattenimento; le combinazioni di pulsanti, rivolte unicamente a chi é avvezzo a maneggiare un pad, hanno lasciato il posto a gesti molto più semplici, che qualsiasi novizio può compiere senza difficoltà. Con nomi come Wii Sports (non a caso, venduto in bundle con la console) e Wii Play, Nintendo ha inaugurato il percorso verso il progressivo allargamento del bacino d'utenza; percorso che, snodandosi attraverso tappe quali Wii Sports Resort e Wii Fit, giunge ora a Wii Party.
Wii Party, dunque, se da un lato raccoglie la massiccia eredità accumulata in un quadriennio dalla casa di Kyoto, dall'altro lato invece contrae un debito di gratitudine con Mario Party, del quale ripropone numerose meccaniche. Se si osserva la partita-tipo a Wii Party, infatti, si nota subito una suddivisione in due fasi, una caratteristica che é stata ripresa dal titolo dedicato all'idraulico italiano. La fase principale consiste in un tabellone, prossimo ad un gioco da tavolo, dove i partecipanti agiscono rispettando il proprio turno; essa é intervallata dalla fase accessoria dei minigame.
Fra le modalità che seguono questo canovaccio, si annoverano: la "Isola dei dadi", una sorta di gioco dell'oca ambientato in un atollo con tanto di vulcano. Il "Giro del mondo", dove ogni viaggiatore cerca di visitare prima degli altri le attrazioni (i monumenti, piuttosto che le meraviglie della natura, o magari assaporare le specialità culinarie) sparse ai quattro angoli del globo. Riesce però a destare maggiore interesse il "Tre per due": qui ciascun concorrente parte con sei Mii disposti su due file, colorati casualmente. Questi vanno rimescolati e sostituiti, allo scopo di allinearne tre del medesimo colore (le tonalità in tutto sono sei). A seguire, "Gira la ruota", una variazione sul tema del celebre quiz televisivo. Infine, "Tombola Mii" ricorre ai Mii in vece dei numeri. In tutte queste ipotesi, l'intermezzo dei minigame serve a distribuire vantaggi ai partecipanti: vincendo un minigame, ci si può assicurare il turno per primo, o avere più chance di fare un buon punteggio coi dadi, ecc...
Le modalità risultano ben differenziate fra loro e sfruttano delle idee di base forse semplici, ma efficaci. In alcuni casi (soprattutto in "Tre per due" e nel "Giro del mondo") il giocatore può escogitare qualche piccolo stratagemma per portarsi avanti agli altri, in un contesto comunque dominato dalla fortuna. Il più grande pregio di queste modalità va tuttavia ricercato nell'estremo equilibrio che le contraddistingue fino al turno conclusivo: la dea bendata può sempre rovesciare le sorti della gara, regalando in extremis il trionfo a chi sembrava spacciato. Tale peculiarità garantisce un interesse acceso sino all'ultimo momento. Ci si può cimentare in una partita da soli o in multi, fino in quattro; va da sé che l'esperienza in compagnia sia nettamente da preferire.
Accanto a quelle citate, si aggiungono inoltre un paio di modalità appositamente pensate per essere affrontate in coppia: in "Veliero bilancia" i giocatori cooperano nel riporre i Mii sull'albero maestro di una nave, badando a bilanciare i pesi, per evitare che l'imbarcazione si rovesci. A fare da intermezzo, dei minigame (probabilmente i migliori di Wii Party) che, per essere superati, esigono una stretta collaborazione. "Trova la coppia" ha invece natura competitiva. Qui gli utenti si misurano in una prova simile al "Memory", mentre i minigame di intermezzo assumono la forma della sfida 1vs1.
Vi sono poi delle modalità che meritano un discorso a parte, perché provano ad abbracciare il concetto di "gioco di società" in un senso più ampio. In "Amici per la pelle" e "Domande fra amici", si deve rispondere ad un questionario improvvisato, relativo ai gusti delle persone con le quali si sta trascorrendo il tempo.
In "Ok il verso é giusto", bisogna associare l'animale visualizzato sulla tv al verso corrispondente... Che viene emesso dagli altoparlanti degli Wiimote. In "Bomba a tempo" e "Parole a scoppio" il telecomando diviene una bomba da passarsi di mano in mano, mentre in "Caccia ai tesori" esso si tramuta in un forziere da nascondere nella stanza. Si é di fronte ad un tentativo di travalicare l'ambito videoludico mediante un approccio creativo, che altro non rappresenta se non il passo successivo del percorso a cui si é accennato nell'introduzione. Con questo esperimento, i confini del videogioco si dilatano, fino a sfiorare quelli del passatempo tradizionale. Il tentativo purtroppo fallisce, perché pecca clamorosamente di puerilità: nelle brevi descrizioni sopra riportate, non dovrebbe essere difficile riconoscere i tratti degli svaghi fanciulleschi, inadatti ad un pubblico adulto. Perlomeno, si può apprezzare l'originalità dell'iniziativa.
Dulcis in fundo, la modalità "Minigiochi" consente di confrontarsi con tutti i minigame, presi singolarmente o in specifici tornei. Si é già fatto più volte riferimento ai Mii. In effetti, il proprio alter-ego virtuale non poteva che essere un Mii, ma non solo: anche quelli che non partecipano direttamente, ma vengono utilizzati nel corso della partita (ad esempio, quelli che sostituiscono i numeri nella tombola, o quelli che prestano il volto nel Memory) sono attinti dal canale Mii della console, un piccolo accorgimento che determina una gradevole personalizzazione della scena.
Il metodo di controllo si avvale del solo Wiimote che, a seconda del minigame considerato, viene tenuto in posizione orizzontale o verticale. In virtù di una impostazione semplificata, che evidentemente privilegia l'immediatezza, col controller si eseguono pochi movimenti elementari (scuotere e inclinare), e al massimo non si premono più di due o tre pulsanti. Sebbene il Mote si offra egregiamente ad un uso sfaccettato ed eterogeneo (quello caratteristico di un party game, per intendersi), suscita qualche perplessità la mancata implementazione del MotionPlus, che aveva lasciato intravedere le sue ottime potenzialità in Sports Resort.
Il numero di minigame supera l'ottantina. Essi si suddividono, secondo la ben nota classificazione alla Mario Party, in minigiochi tutti contro tutti, 1vs3, 1vs1, ai quali si sommano quelli in cooperativa. Le prime due categorie rientrano nel consueto, mostrando raramente delle idee ispirate ed anzi, viene lasciato spazio a qualche anello debole. Lo 1vs1 concede talvolta duelli coinvolgenti, ma i migliori esponenti fra i minigame si rinvengono alla voce "cooperativa". In coppia, si é costretti ad aiutarsi a vicenda e a coordinare reciprocamente l'azione, se si vogliono ottenere dei risultati soddisfacenti: si instaura così uno spirito di squadra che rende l'attività svolta molto più piacevole. Per completare la panoramica, é necessario menzionare i minigame sfida, che consistono in una rivisitazione del tema in chiave decisamente più impegnativa, forse l'unico frangente di Wii Party espressamente rivolto al singleplayer.
Il versante tecnico riserva una certa delusione. Vero é che la grafica di un party game andrebbe giudicata con occhio benevolo, senza troppe pretese; inoltre, sono i Mii stessi, con il loro stile, ad orientare il gioco verso una rappresentazione visiva minimale. Tuttavia, nulla impedisce di profondere cura particolare nella realizzazione, cosa che qui non avviene, restando sempre la grafica ancorata ad una eccessiva essenzialità. Il discorso cambia per il sonoro: il team di sviluppo ha puntato su un uso intensivo dell'altoparlante inserito nello Wiimote. Il verso degli animali é solo uno degli esempi di una presenza audio costante, capace di rendere più simpatica l'atmosfera.
In conclusione, Wii Party costituisce una valida scelta per tutti coloro che siano alla ricerca di un party game su Wii. L'esperienza accumulata da Nintendo ha reso lo Wiimote lo strumento ideale in rapporto a questo genere di videogame, senza contare l'appoggio a Mario Party quale solida base di partenza. Promosso, anche se forse rimane l'impressione che si avrebbe potuto fare qualcosina di meglio. Inutile specificare che Wii Party sia destinato quasi esclusivamente al multiplayer: si può pur affrontare in singolo, ma prenderlo per giocarlo da soli non avrebbe molto senso.
Wii Party, dunque, se da un lato raccoglie la massiccia eredità accumulata in un quadriennio dalla casa di Kyoto, dall'altro lato invece contrae un debito di gratitudine con Mario Party, del quale ripropone numerose meccaniche. Se si osserva la partita-tipo a Wii Party, infatti, si nota subito una suddivisione in due fasi, una caratteristica che é stata ripresa dal titolo dedicato all'idraulico italiano. La fase principale consiste in un tabellone, prossimo ad un gioco da tavolo, dove i partecipanti agiscono rispettando il proprio turno; essa é intervallata dalla fase accessoria dei minigame.
Fra le modalità che seguono questo canovaccio, si annoverano: la "Isola dei dadi", una sorta di gioco dell'oca ambientato in un atollo con tanto di vulcano. Il "Giro del mondo", dove ogni viaggiatore cerca di visitare prima degli altri le attrazioni (i monumenti, piuttosto che le meraviglie della natura, o magari assaporare le specialità culinarie) sparse ai quattro angoli del globo. Riesce però a destare maggiore interesse il "Tre per due": qui ciascun concorrente parte con sei Mii disposti su due file, colorati casualmente. Questi vanno rimescolati e sostituiti, allo scopo di allinearne tre del medesimo colore (le tonalità in tutto sono sei). A seguire, "Gira la ruota", una variazione sul tema del celebre quiz televisivo. Infine, "Tombola Mii" ricorre ai Mii in vece dei numeri. In tutte queste ipotesi, l'intermezzo dei minigame serve a distribuire vantaggi ai partecipanti: vincendo un minigame, ci si può assicurare il turno per primo, o avere più chance di fare un buon punteggio coi dadi, ecc...
Le modalità risultano ben differenziate fra loro e sfruttano delle idee di base forse semplici, ma efficaci. In alcuni casi (soprattutto in "Tre per due" e nel "Giro del mondo") il giocatore può escogitare qualche piccolo stratagemma per portarsi avanti agli altri, in un contesto comunque dominato dalla fortuna. Il più grande pregio di queste modalità va tuttavia ricercato nell'estremo equilibrio che le contraddistingue fino al turno conclusivo: la dea bendata può sempre rovesciare le sorti della gara, regalando in extremis il trionfo a chi sembrava spacciato. Tale peculiarità garantisce un interesse acceso sino all'ultimo momento. Ci si può cimentare in una partita da soli o in multi, fino in quattro; va da sé che l'esperienza in compagnia sia nettamente da preferire.
Accanto a quelle citate, si aggiungono inoltre un paio di modalità appositamente pensate per essere affrontate in coppia: in "Veliero bilancia" i giocatori cooperano nel riporre i Mii sull'albero maestro di una nave, badando a bilanciare i pesi, per evitare che l'imbarcazione si rovesci. A fare da intermezzo, dei minigame (probabilmente i migliori di Wii Party) che, per essere superati, esigono una stretta collaborazione. "Trova la coppia" ha invece natura competitiva. Qui gli utenti si misurano in una prova simile al "Memory", mentre i minigame di intermezzo assumono la forma della sfida 1vs1.
Vi sono poi delle modalità che meritano un discorso a parte, perché provano ad abbracciare il concetto di "gioco di società" in un senso più ampio. In "Amici per la pelle" e "Domande fra amici", si deve rispondere ad un questionario improvvisato, relativo ai gusti delle persone con le quali si sta trascorrendo il tempo.
In "Ok il verso é giusto", bisogna associare l'animale visualizzato sulla tv al verso corrispondente... Che viene emesso dagli altoparlanti degli Wiimote. In "Bomba a tempo" e "Parole a scoppio" il telecomando diviene una bomba da passarsi di mano in mano, mentre in "Caccia ai tesori" esso si tramuta in un forziere da nascondere nella stanza. Si é di fronte ad un tentativo di travalicare l'ambito videoludico mediante un approccio creativo, che altro non rappresenta se non il passo successivo del percorso a cui si é accennato nell'introduzione. Con questo esperimento, i confini del videogioco si dilatano, fino a sfiorare quelli del passatempo tradizionale. Il tentativo purtroppo fallisce, perché pecca clamorosamente di puerilità: nelle brevi descrizioni sopra riportate, non dovrebbe essere difficile riconoscere i tratti degli svaghi fanciulleschi, inadatti ad un pubblico adulto. Perlomeno, si può apprezzare l'originalità dell'iniziativa.
Dulcis in fundo, la modalità "Minigiochi" consente di confrontarsi con tutti i minigame, presi singolarmente o in specifici tornei. Si é già fatto più volte riferimento ai Mii. In effetti, il proprio alter-ego virtuale non poteva che essere un Mii, ma non solo: anche quelli che non partecipano direttamente, ma vengono utilizzati nel corso della partita (ad esempio, quelli che sostituiscono i numeri nella tombola, o quelli che prestano il volto nel Memory) sono attinti dal canale Mii della console, un piccolo accorgimento che determina una gradevole personalizzazione della scena.
Il metodo di controllo si avvale del solo Wiimote che, a seconda del minigame considerato, viene tenuto in posizione orizzontale o verticale. In virtù di una impostazione semplificata, che evidentemente privilegia l'immediatezza, col controller si eseguono pochi movimenti elementari (scuotere e inclinare), e al massimo non si premono più di due o tre pulsanti. Sebbene il Mote si offra egregiamente ad un uso sfaccettato ed eterogeneo (quello caratteristico di un party game, per intendersi), suscita qualche perplessità la mancata implementazione del MotionPlus, che aveva lasciato intravedere le sue ottime potenzialità in Sports Resort.
Il numero di minigame supera l'ottantina. Essi si suddividono, secondo la ben nota classificazione alla Mario Party, in minigiochi tutti contro tutti, 1vs3, 1vs1, ai quali si sommano quelli in cooperativa. Le prime due categorie rientrano nel consueto, mostrando raramente delle idee ispirate ed anzi, viene lasciato spazio a qualche anello debole. Lo 1vs1 concede talvolta duelli coinvolgenti, ma i migliori esponenti fra i minigame si rinvengono alla voce "cooperativa". In coppia, si é costretti ad aiutarsi a vicenda e a coordinare reciprocamente l'azione, se si vogliono ottenere dei risultati soddisfacenti: si instaura così uno spirito di squadra che rende l'attività svolta molto più piacevole. Per completare la panoramica, é necessario menzionare i minigame sfida, che consistono in una rivisitazione del tema in chiave decisamente più impegnativa, forse l'unico frangente di Wii Party espressamente rivolto al singleplayer.
Il versante tecnico riserva una certa delusione. Vero é che la grafica di un party game andrebbe giudicata con occhio benevolo, senza troppe pretese; inoltre, sono i Mii stessi, con il loro stile, ad orientare il gioco verso una rappresentazione visiva minimale. Tuttavia, nulla impedisce di profondere cura particolare nella realizzazione, cosa che qui non avviene, restando sempre la grafica ancorata ad una eccessiva essenzialità. Il discorso cambia per il sonoro: il team di sviluppo ha puntato su un uso intensivo dell'altoparlante inserito nello Wiimote. Il verso degli animali é solo uno degli esempi di una presenza audio costante, capace di rendere più simpatica l'atmosfera.
In conclusione, Wii Party costituisce una valida scelta per tutti coloro che siano alla ricerca di un party game su Wii. L'esperienza accumulata da Nintendo ha reso lo Wiimote lo strumento ideale in rapporto a questo genere di videogame, senza contare l'appoggio a Mario Party quale solida base di partenza. Promosso, anche se forse rimane l'impressione che si avrebbe potuto fare qualcosina di meglio. Inutile specificare che Wii Party sia destinato quasi esclusivamente al multiplayer: si può pur affrontare in singolo, ma prenderlo per giocarlo da soli non avrebbe molto senso.
Wii Party
7
Voto
Redazione
Wii Party
Ricetta per Wii Party: prendete il Nintendo Wii che, con una pletora di titoli mordi&fuggi, ha accumulato un'esperienza eccezionale nel campo dei party game, e mettetelo in un recipiente. Poi aggiungete il succo di Mario Party, che fin dai tempi del Nintendo 64 rappresenta il punto di riferimento del genere. Mescolate finché non si ottiene un impasto uniforme. Aggiungete un pizzico (ma proprio un pizzico) di passatempo infantile, di quello con cui vi sollazzavate da bambini. Infilate nel forno, lasciate cuocere et voilà! La torta gustosa é fatta, pronta per essere servita!