Wing Island

di Francesco Romagnoli
Quale migliore opportunità di un gioco di aerei per mostrare tutta l'intuività, l'immediatezza e soprattutto il senso di libertà nell'aere del controller del Wii?
Eravamo molto fiduciosi nei confronti di questo videogame, forse perché avevamo ancora in testa le immagini e l'eco di quel favoloso Pilotwings che tanto aveva sollazzato gli utenti del Nintendo 64. Purtroppo ci siamo illusi ed ora siamo profondamente delusi dalla qualità di questo Wing Island. Che poi...fosse solo questione di grafica, ci si passerebbe volentieri sopra. Anche Pilotwings 64 non è che fosse questo splendore inimmaginabile...diciamo che si difendeva. Qui invece il comparto grafico è davvero ridotto all'osso, utilizza delle texture scarne e dei colori da terza elementare, con tutti i prati verde chiaro e i cieli azzurro chiaro. Anche il livello di dettaglio è davvero povero e quindi non si sceglie certo questo gioco per il suo aspetto fisico.


Magari non è bello da vedere ma chissà che da giocare.....
Vediamo innanzitutto qual è la trama e lo scopo del gioco. La storia è piuttosto povera: il pennuto protagonista è a capo dell'azienda che il nonno gli ha lasciato in eredità. Questa azienda si occupa principalmente di trasporti e consegne ma, essendo un'attività dotata di aerei, capita spesso che alla ditta pervengano richieste d'aiuto per spegnere incendi, ritrovare animali smarriti, rintracciare alberi introvabili, distruggere rocce che ostruiscono le rotte più veloci o spargere il fertilizzante nei campi. Insomma, di varietà ce ne sarebbe anche, è la sostanza che manca. Ci riferiamo in particolare ai comandi ed al gameplay in senso generico.
Per prendere confidenza con i primi ci viene in aiuto un tutorial esaustivo. Questo ci spiega come inclinare il controller per muoverci nei cieli. Impugnandolo in posizione "normale", a seconda di dove punteremo il remote controller l'aereo si muoverà di conseguenza.
Per accelerare o frenare? Niente di più scomodo: la croce direzionale in su o in giù. Altrimenti, per dei brevi scatti in avanti o improvvise frenate, muovere il controller in avanti o indietro con un movimento repentino ed improvviso. Per virare basta inclinare il wiimote, mentre il nunchuk serve solo per guardarsi intorno. Si possono fare anche delle virate improvvise sempre facendo fare al controller uno scatto di lato.
Il tutto non risulta nemmeno complicato o particolarmente scomodo, solo che il controllo del velivolo non risulta soddisfacente. E' troppo semplificato per soddisfare chi cercava un minimo di profondità e non un semplice aggeggio da muovere liberamente nell'aria come se la gravità fosse un concetto completamente astratto...sembra di trovarsi nello spazio e non sulla superficie terrestre!


Ma anche per chi ricercava un arcade ultra-semplificato i comandi risultano comunque un po' impacciati. Soprattutto quando non si vola da soli ma in formazione.
A cercare di approfondire la questione ci pensa la possibilità di cambiare o potenziare gli aerei (comunque presenti in numero piuttosto limitato) sotto gli aspetti più banali: velocità, manovrabilità, resistenza....ma sono tutte modifiche pressoché ininfluenti, dato che sarà comunque possibile finire agilmente il gioco con i 2 aerei di partenza.
Come visto ci sono diversi tipi di missione da portare a termine, alcune dal gameplay più azzeccato altre invece semplicemente noiose o frustranti. Anche la difficoltà non è calibrata granchè bene: in alcune missioni ci è capitato di raggiungere l'obbiettivo con il massimo del punteggio al primo tentativo mentre in altre, anche tra le primissime, è stato necessario dover ripartire da capo più volte per intuire la giusta meccanica.
Oltre alla modalità principale il gioco offre anche una serie di competizioni a parte: c'è la classica "sfida contro il tempo", una sorta di corsa a check-point in cui correre attraverso determinati anelli, la "sfida a punti" in cui scoppiare palloncini uno dietro l'altro per raggiungere il maggior punteggio ed infine "caccia alla coda". In quest'ultima ogni aereo avrà una serie di palloncini attaccati dietro e chi riuscirà a farne scoppiare di più avrà vinto. Questa è forse la modalità più divertente da sfruttare in multyplayer, anche con un solo controller (dove un giocatore usa il wiimote e l'altro il nunchuk).
Infine va citata anche la modalità "libera" che consente di volare liberamente nelle isole visitate durante le missioni.
Inutile dire che si tratta di un'aggiunta non particolarmente apprezzabile, a differenza di quanto avviene sugli altri titoli simili. Questo perché, come detto sopra, gli scenari non sono certo gratificanti da vedere e anche la fisica di volo non è per nulla appassionante, quindi ci si cavano ben poche soddisfazioni.


Alla fine ogni tanto nel gioco ci si diverte anche, soprattutto se si hanno pretese di basso livello, ma era sicuramente lecito aspettarsi qualcosa di più, qualcosa che sfruttasse a fondo le potenzialità del wiimote e non che lo sfregiasse con una sorta di dimostrazione elementare piuttosto pacchiana.
Alla realizzazione grafica scarna si accosta un altrettanto comparto audio insignificante (terribili i "biru-biru" che sostituiscono le parole nelle conversazioni tra i protagonisti) costellato da musichette banali.
Wing Island non è nemmeno particolarmente lungo e difficile da finire, cosicché si farà presto ad estrarlo definitivamente dal Wii e riporlo sullo scaffale.
Un vero peccato perché si trattava di un titolo per il quale il nuovo sistema di controllo poteva davvero essere sfruttato a fondo per un qualcosa di appassionante e divertente.
Così non è stato, e non ci rimane quindi che sperare che Nintendo renda al più presto disponibile Pilotwings 64 da scaricare con i Wii points per poterci consolare con un titolo che risulta migliore di questo appena uscito, nonostante la decina d'anni sulle spalle.