Winning Eleven 6 Final Evolution
di
Paolo 'Mr. Ninty' Mulas
Dalle origini
Nata sul super Nintendo con il titolo Perfect Eleven, la serie di calcio Konami si è poi divisa in due tronconi, Perfect Striker (iss da noi) e winning eleven (iss pro inizialmente e poi pro evolution soccer). Mentre il primo riscuoteva grande successo sul Super Nintendo e sul Nintendo 64 con un approccio arcade che comunque lasciava ampio spazio a strategia e tatticismi, l'altro seguiva la difficile strada della simulazione, e dopo un inizio stentato su Playstation, episodio dopo episodio cresceva la popolarità del titolo, fino ad arrivare a quello che noi tutti conosciamo. Pur ricco di titoli, anche di un certo spessore, il panorama calcistico sul Gamecube era privo di una simulazione, e in questo frangente il paragone con la ps2 che poteva vantare fin dal suo debutto l'esclusività di we/pes, si faceva imbarazzante. Per fortuna i tempi sono cambiati e la Konami, pur realizzando una "semplice" conversione, ha portato winning eleven anche sul Gamecube.
Uod socca: Uinning ileven sics, fainal evoluscion.
Chi ha già avuto modo di provare atri episodi della serie sa bene cosa aspettarsi, ma Konami nonostante tutto riesce costantemente a migliorare il suo prodotto ed apportargli delle piccole novità; questo final evolution, appare, infatti, più veloce e dinamico rispetto ai predecessori, il controllo dei calciatori è migliorato rendendo più agevole il dribbling, e in campo si fa più accentuata la differenza tra i campioni e i giocatori nella media.
Tutti i neofiti invece, saranno piacevolmente sorpresi dal primo approccio: ci si rende, infatti, subito conto del realismo e della profondità che innalzano winning eleven 6fe, sopra tutta la concorrenza. L'intelligenza artificiale stupisce per la sua complessità, le difese ben schierate si rivelano arcigne, gli spazi concessi sono davvero esigui, e ogni centimetro è buono per provare un tiro. La cpu costruisce manovre ottimamente articolate e di grande varietà anche dal punto di vista tattico. I portieri puntuali nelle uscite e tempestivi nelle loro parate, paiono anche essi veri, con le loro parate d'istinto, i riflessi, ed anche gli errori.
Si coglie l'impegno profuso dagli sviluppatori, per trasmettere il più possibile quelle sensazioni che il calcio sa dare ai suoi spettatori, e pare appunto di assistere ad una partita in televisione vera, i giocatori si muovono esattamente come le loro controparti reali, ed è possibile riconoscere dalle movenze di ciascuno di loro, i sinuosi dribbling di Del Piero, le eleganti movenze di Totti, l'agonismo di Gattuso, tutto sembra corrispondere alla realtà. E proprio come nella realtà, nelle sfide equilibrate saranno spesso i grandi campioni con i loro sprazzi di classe a risolvere le partite.
Di grande coinvolgimento anche le decisioni arbitrali; su piccole trattenute e contrasti anche duri si sorvolerà spesso, d'altro canto delle volte saranno fischiati punizioni per fallo sui contrasti aerei, le classiche punizioni per intenderci che non capisce a chi venga assegnata fino a che non si vede il giocatore che sistema la palla.
Winning Eleven 6 Final Evolution
9
Voto
Redazione
Winning Eleven 6 Final Evolution
Senza dubbio l'approdo di winning eleven anche sui lidi Nintendo, rappresenta un balzo enorme in avanti per il Gamecube, che vede piombarsi in softeca il più bel gioco di calcio mai fatto nonché uno dei pezzi più pregiati della scuderia Sony.
Il teorema di Konami in questo caso insegna: il realismo assoluto, la profondità più sconvolgente e la giocabilità più appagante, non cambiano con il variare della console.
E così tutti gli elementi che avevano contraddistinto la versione ps2, che aveva felicemente debuttato alla fine dell'anno in Giappone, ritornano praticamente tali e quali nella versione Gamecube con le uniche migliorie riservate a dare dei piccoli ritocchi al comparto grafico.
Un gioco superbo, e assolutamente imperdibile a patto che abbiate il freeloader o la console jappo; in caso contrario procurateveli.
Il teorema di Konami in questo caso insegna: il realismo assoluto, la profondità più sconvolgente e la giocabilità più appagante, non cambiano con il variare della console.
E così tutti gli elementi che avevano contraddistinto la versione ps2, che aveva felicemente debuttato alla fine dell'anno in Giappone, ritornano praticamente tali e quali nella versione Gamecube con le uniche migliorie riservate a dare dei piccoli ritocchi al comparto grafico.
Un gioco superbo, e assolutamente imperdibile a patto che abbiate il freeloader o la console jappo; in caso contrario procurateveli.