Winning Eleven 6 Final Evolution
di
Paolo 'Mr. Ninty' Mulas
Ad accentuare ancor più il realismo, non mancheranno poi sviste arbitrali, errori dei calciatori, e giocatori che alzano il braccio chiamando il fuorigioco.
Tra altri tocchi di classe presenti mi preme segnalare il portiere, che con la sua squadra sotto di un gol, si getta in attacco (sui corner) nei minuti finali.
La fisica del pallone è stata ottimamente curata, e la sfera si muove in maniera naturale, nei tiri, nei passaggi e nei contrasti che risultano sempre diversi dall'altro così come i gol.
Dicasi lo stesso, per le animazioni dei calciatori, più numerose rispetto alla controparte sony, e assolutamente realistiche; i giocatori appaiono più liberi e sembrano spariti i cosiddetti binari invisibili.
La giocabilità è assolutamente a livelli eccezionali, essendo una simulazione è normale che il primo approccio possa risultare difficoltoso, ma We6fe, appartiene a quel genere d'amore che coltivato costantemente, porta l'amante (il giocatore) a non poterne più fare a meno.
La difficoltà ben calibrata, è adeguabile alle capacità dell'utente; i primi livelli sono l'ideale per familiarizzare, il terzo per consolidare le proprie conoscenze, e infine gli ultimi due per raggiungere vette di sfida elevate.
La vittoria in winning non è mai facile, come non è facile segnare; davanti alla porta bisognerà essere freddi a battere il portiere, prima che lui travolga voi, gli spazi e i tempi per tirare sono ristrettissimi, un decimo di secondo può fare, infatti, la differenza tra un gol ed un salvataggio del difensore.
Bisogna valutare e ponderare ogni azione, e bisogna farlo nel modo più intelligente e veloce; su un cross non basta premere il tasto del tiro, bisogna saperlo premere al momento giusto, rivolti in maniera giusta e indirizzare la battuta nel punto giusto, sempre che siate riusciti a battere il difensore nel duello aereo. Dovete dare del tu alla palla, ma non troppo, prima che vi giunga il passaggio dovrete sapere già dove farla girare, in winning la punizione per i giocatori leziosi è una scivolata da codice penale. Se già il gioco in singolo, è la morte della vostra vita sociale, il gioco in multiplayer sarà la morte anche di quella dei vostri amici; tornei lunghissimi, sfide infinite, tutti uniti, sfide 2 contro 2, 3 contro 1, vorreste usare anche la Florenzia (per altro presente nel gioco), pur di giocare.
Naturalmente non basta essere bravi giocatori, se non si sa come mettere in campo la squadra, per vincere.
Gli sviluppatori hanno anche sviluppato eccellentemente anche la componente tattica, sono tanti i moduli a disposizione tra cui scegliere: 4-3-3, 3-5-2, 4 4 2 con le varianti del trequartista e del libero, si può poi scegliere il posizionamento di ogni singolo giocatore nel rettangolo di gioco, il ruolo da fargli assumere (in difesa per esempio libero stopper marcatore terzino), il tipo di marcatura poi le tattiche da cambiare durante la partita a seconda della sua evoluzione, tutti in attacco, in difesa.
Winning Eleven 6 Final Evolution
9
Voto
Redazione
Winning Eleven 6 Final Evolution
Senza dubbio l'approdo di winning eleven anche sui lidi Nintendo, rappresenta un balzo enorme in avanti per il Gamecube, che vede piombarsi in softeca il più bel gioco di calcio mai fatto nonché uno dei pezzi più pregiati della scuderia Sony.
Il teorema di Konami in questo caso insegna: il realismo assoluto, la profondità più sconvolgente e la giocabilità più appagante, non cambiano con il variare della console.
E così tutti gli elementi che avevano contraddistinto la versione ps2, che aveva felicemente debuttato alla fine dell'anno in Giappone, ritornano praticamente tali e quali nella versione Gamecube con le uniche migliorie riservate a dare dei piccoli ritocchi al comparto grafico.
Un gioco superbo, e assolutamente imperdibile a patto che abbiate il freeloader o la console jappo; in caso contrario procurateveli.
Il teorema di Konami in questo caso insegna: il realismo assoluto, la profondità più sconvolgente e la giocabilità più appagante, non cambiano con il variare della console.
E così tutti gli elementi che avevano contraddistinto la versione ps2, che aveva felicemente debuttato alla fine dell'anno in Giappone, ritornano praticamente tali e quali nella versione Gamecube con le uniche migliorie riservate a dare dei piccoli ritocchi al comparto grafico.
Un gioco superbo, e assolutamente imperdibile a patto che abbiate il freeloader o la console jappo; in caso contrario procurateveli.