Winning Eleven 7
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Per quel che concerne la grafica, i cambiamenti non sono drastici, ma di vitale importanza e la cosa che salta agli occhi fin dai primi istanti è la maggiore velocità rispetto al predecessore. Comunque sia grafica e sonoro non sono altro che il piede sinistro di WE, quello per intenderci con cui sale sul tram e che si contrappone al destro, rappresentato dalla giocabilità e longevità, sua vera forza. A parte questa piccola divagazione, i miglioramenti ci sono e si vedono a partire dai modelli tridimensionali dei giocatori che sono costituiti da una buona quantità di poligoni in più rispetto a WE6fe: ciò garantisce una maggiore cura per i particolari tanto da arricchire i giocatori virtuali di caratteristiche somatiche più fedeli alle versioni reali. Pensate poi alle ottime texture, specie quelle che caratterizzano i volti dei calciatori, e il risultato che ne consegue è davvero apprezzabile. Ora, una buona parte dei giocatori risulterà praticamente identica agli originali e sarà facile ritrovare sul campo e riconoscere distintamente i vari Del Piero, Zidane, Vieri e Nedved. A questi bisogna aggiungere anche un piccolo seppur rilevante numero di giocatori non totalmente, o almeno parzialmente somiglianti come Totti, Shevchenko, o l'irriconoscibile Davids che appare completamente differente, con faccia troppo piccola, capelli biondi corti e senza occhiali. Per intervenire su questi giocatori poco somiglianti avremo però a disposizione un editor mai così completo, e con qualche ritocco qua e là anche Davids tornerà ad essere lui.
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Le animazioni non solo sono state riviste e modificate per renderle ancora più reali, ma sono cresciute esponenzialmente di numero e qualità: i giocatori compiono movimenti più morbidi ed aggraziati, e dalle prime battute si ha la netta sensazione di una loro maggiore snodabilità. Una piccola pecca: ora i calciatori piegano il busto e le braccia in modo realistico, forse estremizzato un pò troppo nella corsa, dove i nostri campioni corrono molto più arcuati specie nelle vicinanze degli avversari. La decisione dei programmatori però non è da disdegnare. Il tutto se non visivamente apprezzabile è quantomeno realistico: queste movenze accentuano la più naturale corsa a testa bassa rispetto alla fierezza quasi indomita e ai busti sempre eretti ammirati nelle precedenti versioni. I movimenti risultano spettacolari a partire da quelli dei portieri, che si tuffano in maniera molto più verosimile, si buttano a terra e si rannicchiano dopo una presa alta, o eseguono il spettacolare colpo di reni, ultimo e disperato gesto al fine di conservare l'inviolabilità della loro porta; molto più convincenti che nelle altre versioni, i contrasti, garantiscono un numero praticamente infinito di possibili soluzioni.
Rispetto a WE6fe sono state ridotte di intensità le tirate di maglia, che nella precedente versione erano sembrate troppo forti e prolungate. Ma sono i dribbling e le finte la vera e propria gradita novità del gioco, e con un maggiore realismo nei contatti tra pallone e giocatore hanno favorito anche le giocate sullo stretto. Oltre a spettacolari animazioni automatiche e circostanziali come spettacolari giravolte (ricordate il famoso goal di Bergkhamp, che eludeva il giocatore con un tocco sotto a smarcarsi e con una deliziosa piroetta dalla parte opposta?) sarà possibile compiere la nuovissima veronica, la boba alla D'alessandro (pallone nascosto sotto la suola), ma anche lo spettacolare dribbling del sombrero (palla a mezz'altezza e giocatore che uccella il difensore con una precisa rovesciata sopra la testa), e infine la finta di tiro sull'esterno, utilissima per disorientare i portieri e di cui già nelle scorse versioni si sentiva la mancanza.