Winning Eleven 7

di Giuseppe 'Sovrano' Schirru
Oltre al nuovo campionato master e alla sezione di allenamento, dove potremo ammirare i nostri campioni che sfoggiano delle mitiche pettorine, troviamo una nuova, sfiziosa modalità, il WE Shop: dopo ogni partita ci saranno assegnati dei crediti, gli Wen, che accumulati potranno essere poi spesi nel Winning Eleven Shop, per sbloccare i numerosissimi segreti come le tracce musicali, il nuovo pallone, le squadre segrete, ma anche una sfiziosissima modalità dei trasferimenti che ci permetterà di aggiornare le rose, che corrispondono a quelle del 2002-2003, al mercato della stagione in corso. Questo forse per giustificare la volontà di Konami di non sviluppare una versione Final Evolution del suddetto gioco.

Sonoro.
Dal punto di vista audio il lavoro svolto dai programmatori è apprezzabile, seppur non trascendentale. Ottima la telecronaca affidata a Jon Kabira e Tetsuo Nakanishi, discrete invece le musiche dei menù che propongono brani dance ma che non convinceranno appieno tutti: questione di gusti. Buoni anche i cori e gli effetti sonori, anche se qualcosa in più sarebbe stato fattibile.

Per essere completi bisogna citare le ultime novità, ovvero la possibilità di decidere a nostro piacere le convocazioni delle nazionali (finalmente Roberto Baggio avrà il suo doveroso riscatto) e l'editor, notevolmente migliorato: ora potremo non solo editare a piacere la stazza fisica, ma anche decidere la composizione del viso dei giocatori, selezionando il taglio e il colore degli occhi e delle sopracciglia, oltre che della bocca e del naso, per soluzioni praticamente infinite, e data la presenza massiccia di giocatori non somiglianti alle loro controparti reali ci vedremo costretti ad armarci di buona volontà per un proficuo taglia e cuci. Da non dimenticare poi l'implementazione della regola del vantaggio: qualora un nostro giocatore subisca un fallo, se la palla sarà ancora giocabile in modo favorevole da un altro giocatore, apparirà in alto una figurina gialla raffigurante l'arbitro e noi, indisturbati, potremo portare a termine l'azione.

Conclusioni ovvie e scontate.

In definitiva, quello che abbiamo tra le mani è a mio avviso un capolavoro di proporzioni colossali che non soltanto mantiene alto l'onore di casa Konami, l'unica a mio avviso ad aver creato una simulazione calcistica di tale nome, ma si dimostra capace di rivoluzionare la serie con una marea di nuove trovate, una grafica notevolmente migliorata, un gameplay sopraffino che avvicina sempre più il gioco alle reali dinamiche del calcio giocato e una longevità eterna. Certo i difetti non mancano, anche se sono marginali e superficiali, ma quella che abbiamo di fronte è la migliore simulazione calcistica di tutti i tempi, il gioco che assolutamente non potrà mancare nella softeca di tutti i possessori di PS2 jap o modificata. Un acquisto obbligato.