WipEout Fusion

di Redazione Gamesurf

Finalmente è arrivato uno dei titoli di corsa più attesi, data anche la lunga fase di sviluppo e i numerosi ritardi che hanno anticipato la sua uscita: stiamo ovviamente parlando di Wipeout Fusion, ultima incarnazione della saga che ha contribuito in maniera determinante al successo della console a 32 bit grigia. Il titolo, è stato forgiato in quanto il gioco è la fusione tra il vecchio stile di wipeout e la nuova tecnologia hardware fornita dalla play2. Andiamo ora ad esaminare se è valsa la pena aspettare.

Bisogna prima fare un breve excursus della storia di wipeout, che uscì la prima volta sulla playstation insieme ai giochi della prima generazione che portarono al successo la fantastica consolle Sony. Si apriva così un nuovo genere, quello delle corse futuristiche che andava a rompere la monotonia dei classici arcade, stile Ridge Racer e Sega Rally che risultavano essere se non lo stato dell'arte per le due piattaforme di appartenenza, almeno una delle poche scelte, quasi obbligate per il periodo. Ma è col secondo capitolo, uscito col nome di wipeout 2097 nel 1997 che la serie di wipeout raggiunge il successo e scrive una delle più belle pagine della storia dei videogames; il titolo in questione uscito prima sulla scatola grigia Sony e poi convertito su Saturn e PC (anche se con esiti diversi per quanto riguarda il lato vendite) divenne un successo, una vera e propria killer application, per una serie di motivi che andremo ora a passare in rassegna: la grafica, coloratissima e a tratti psichedelica era infatti quanto di più bello si potesse trovare in giro, e non solo nei titoli di corse; la frenesia e il senso di incredibile velocità e fluidita che scandivano le partite erano altri dei punti di forza del gioco; infine la colonna sonora era composta dal meglio della dance music e annoverava tra le sue file artisti di grandissimo spessore, quali prodigy, underworld e chemical brothers. Dopo il successo, abbastanza duraturo, riportato da wo2097, uscirono altri titoli della serie che però riscuoterono meno successo come wipeout 64, uscito sull'omonima macchina di casa nintendo, e toccarono letteralmente il fondo con wipe3out, ultimo capitolo apparso sulla playstation caratterizzato dalla colonna sonora anonima, e dalla piattezza delle sfide che sfociava in noia, frustrazione e culminava in torpore; quest'ultimo fu poi in un secondo momento rifinito e rilanciato sul mercato nella edizione speciale che però non servì a risolvere i problemi di fondo che caratterizzavano la curva discendente dell'interesse.
Bisognava allora darsi una mossa per cercare di riportare la saga di wipeout agli splendori di un tempo ed è per questo che i programmatori dello studio liverpool (ex psygnosis), sfruttando anche la rinnovata potenza dell'emotion engine della ps2, ci propongono oggi questo wipeout fusion.

122