Wizards & Warriors
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Ho già intravisto alcuni di voi storcere il naso e dubitare della mia competenza. Tranquilli, so benissimo che Wizardry 8 uscirà di qui a breve e sarà in effetti il continuatore della saga interrotta quasi dieci anni fa, ma so altrettanto bene che sulla scatola di Wizards & Warriors ci sono le seguenti parole: "from the Creator of Wizardry V, VI AND VII, D.W. Bradley. Ci siete rimasti di sasso, eh? Il signor Bradley, anche se rimasto nell'ombra per tanti anni, é uno di quei nomi che suscitano ricordi e speranze nei videogiocatori d'annata. D'altronde gli ultimi capitoli della serie Wizardry sono ancora fra i più bei Giochi di Ruolo attualmente disponibili, riuscendo a mescolare storie epiche, esplorazioni misteriose e enigmi mai fini a sé stessi
CURATO ALL'INVEROSIMILE
Leggendo l'introduzione del manuale di questo Wizard & Warriors si apprende che il gioco era in sviluppo da ben quattro anni, ma é uscito solo ora per continui cambi di progetto oltre che per raggiungere una cura dei dettagli veramente certosina. Almeno così ci assicura D.W. Bradley in persona, e sinceramente non me la sento di contraddirlo. Continuando nella lettura del manuale (pratica sempre salutare, quando si ha a che fare con un Gdr) si fa conoscenza con le varie razze presenti nel gioco, le classi disponibili e le magie, ma soprattutto ci si fa un'idea dell'interfaccia di gioco. A prima vista appare tutto complicato, ma tranquilli, una volta iniziato il gioco... ehm, beh ci si ritrova a che fare con una delle interfacce più complesse viste negli ultimi anni. Poco male, l'avventura promette bene, e l'introduzione, anche se un po' kitsch, ci fa capire che il nostro destino non sarà dei più facili! Per farla breve dovremo trovare la leggendaria Mavin Sword, l'unica spada in grado di distruggere l'entità malefica che sta infestando Gael Serran, la landa in cui si svolge l'azione. La creazione dei personaggi del party é abbastanza importante, e sarà bene prestare attenzione più alla scelta delle caratteristiche che a quella delle classi, visto che queste le potremo cambiare più avanti nel gioco. Piuttosto é importante leggere il manuale in anticipo, altrimenti potrebbero crearsi situazioni sgradevoli, come quella di un chierico che non può ascendere al ruolo di monaco per la mancanza di determinate caratteristiche (anche se crescendo di livello potremo aumentare un po' tutto, ma faticosamente). Le razze presenti nel gioco denotano una certa fantasia, infatti a fianco dei classici umani, elfi, nani e gnomi, troviamo i più divertenti Whiskahs (delle Tigri antropomorfe), Gourks (dei cinghiali...), Ratlings (uomini-topo), Oomphaz (elefantidi!) e Lizzords (lucertoloni ipervitaminizzati)
CURATO ALL'INVEROSIMILE
Leggendo l'introduzione del manuale di questo Wizard & Warriors si apprende che il gioco era in sviluppo da ben quattro anni, ma é uscito solo ora per continui cambi di progetto oltre che per raggiungere una cura dei dettagli veramente certosina. Almeno così ci assicura D.W. Bradley in persona, e sinceramente non me la sento di contraddirlo. Continuando nella lettura del manuale (pratica sempre salutare, quando si ha a che fare con un Gdr) si fa conoscenza con le varie razze presenti nel gioco, le classi disponibili e le magie, ma soprattutto ci si fa un'idea dell'interfaccia di gioco. A prima vista appare tutto complicato, ma tranquilli, una volta iniziato il gioco... ehm, beh ci si ritrova a che fare con una delle interfacce più complesse viste negli ultimi anni. Poco male, l'avventura promette bene, e l'introduzione, anche se un po' kitsch, ci fa capire che il nostro destino non sarà dei più facili! Per farla breve dovremo trovare la leggendaria Mavin Sword, l'unica spada in grado di distruggere l'entità malefica che sta infestando Gael Serran, la landa in cui si svolge l'azione. La creazione dei personaggi del party é abbastanza importante, e sarà bene prestare attenzione più alla scelta delle caratteristiche che a quella delle classi, visto che queste le potremo cambiare più avanti nel gioco. Piuttosto é importante leggere il manuale in anticipo, altrimenti potrebbero crearsi situazioni sgradevoli, come quella di un chierico che non può ascendere al ruolo di monaco per la mancanza di determinate caratteristiche (anche se crescendo di livello potremo aumentare un po' tutto, ma faticosamente). Le razze presenti nel gioco denotano una certa fantasia, infatti a fianco dei classici umani, elfi, nani e gnomi, troviamo i più divertenti Whiskahs (delle Tigri antropomorfe), Gourks (dei cinghiali...), Ratlings (uomini-topo), Oomphaz (elefantidi!) e Lizzords (lucertoloni ipervitaminizzati)