Wizards & Warriors

di Redazione Gamesurf
COSMESI E INTERFACCIA
Una volta creato il party, il cui numero di personaggi possiamo scegliere fra 1 e 6, inizia l'avventura nella pacifico villaggio Valeia. Questo, come tutte le città presenti nel gioco, é visualizzato in due dimensioni, tramite una schermata scrollabile in cui, cliccando sui vari edifici, é possibile entrare per svolgere i propri affari. Non ci sono case "normali" in questi villaggi, ma solo negozi d'armi e magia, templi, gilde e municipi. Tutto il resto del gioco si svolge comunque all'esterno, in tre dimensioni ed utilizza un motore grafico tutt'altro che spartano, anche se lontano dai fasti di Ultima 9. Meglio così, almeno non dovremo salvare la partita ogni due secondi per paura di crash improvvisi. L'interfaccia di gioco é decisamente complessa, infatti le azioni che é possibile compiere non si contano e vanno dalla possibilità di spostare oggetti, a quella di utilizzare particolari abilità proprie di ogni personaggio. Inoltre é possibile dialogare con gli Npc utilizzando... la tastiera! Avete capito bene, dopo dieci anni é tornata la possibilità di dire ciò che si vuole ai personaggi del gioco, anche se la cosa si rivelerà utile soprattutto per il superamento di alcuni enigmi che dovremo passare digitando di nostro pugno delle frasi segrete. Già da questo é facile intuire di quante difficoltà sia disseminato il gioco. L'azione inizialmente si svolge nella vasta terra di Gael Serran, che ci é permesso esplorare con una certa libertà d'azione grazie alla visuale in soggettiva, e che é rappresentata in maniera molto suggestiva. Il passaggio fra il giorno e la notte come sempre é uno dei momenti più poetici di ogni gioco di ruolo che si rispetti

Questa regione é disseminata di case, rovine, grotte e villaggi di creature bizzarre e girovagando ci si imbatte spesso in personaggi in grado di proporre sottoquest o particolari patti. La possibilità di fare tanti soldi ed in fretta é piuttosto remota nel gioco, infatti il nostro party non navigherà mai nell'oro e sarà veramente difficile farlo crescere forte e sano. I mostri, come sempre, faranno da contorno a tutto questo, infatti sono disseminati più o meno casualmente in giro per il mondo (é possibile regolare il livello di respawn), e la loro varietà é encomiabile. Il combattimento si può svolgere sia a turni che in tempo reale, ma il fatto di dover controllare un party di sei personaggi, oltre a quello di doversi destreggiare fra maree di menù d'incantesimi e abilità speciali, rende di fatto la scelta del "turn based" obbligatoria. Per fortuna questa modalità é realizzata nel migliore dei modi, ed addirittura mi sento di affermare che é il miglior sistema di questo tipo mai visto in un videogioco in soggettiva. Gli ultimi capitoli della saga di Might & Magic ci fanno veramente una magrissima figura se messi a confronto. Alla fine dopo un po' di allenamento si riesce a padroneggiare l'interfaccia e ci si sente sempre padroni della situazione