Wizards & Warriors
di
IL RITORNO ALLE OSCURE GROTTE
Se l'esplorazione del mondo é esaltante, grazie al senso di libertà che ci regala, il vero piatto forte del gioco é rappresentato dai dungeon, studiati veramente con cura e infarciti di tutte quelle amenità che non vedevamo in nessun videogioco dai tempi dell'ultimo Eye of the Beholder, o meglio, del primo Lands of Lore. Stanze piene di leve, meccanismi in grado di rilasciare fireball, scrigni protetti da ingegnosi trabocchetti, oggetti da utilizzare su altri oggetti, formule magiche da dire al momento giusto, non manca proprio niente, per la felicità della sezione soluzioni di Freegames!
Anche solo questo secondo me varrebbe l'acquisto di Wizard & Warriors: la possibilità di tuffarsi a pesce in questi cunicoli misteriosi, aggiornati finalmente alle tecnologie d'oggi giorno, e se possibile resi ancora più complessi. Ma c'é molto di più in questo gioco, che riesce a scoprire le sue carte man mano che si prosegue nell'avventura. Il sistema magico é veramente ben realizzato (un po' meno il menù tramite cui accedervi) e non si rimpiange neanche lontanamente la licenza di un gioco di ruolo cartaceo come AD&D. Gli oggetti magici si sprecano e così pure gli Npc e le località esplorabili. La possibilità di passare a classi di personaggi superiori (all'inizio ne sono disponibili solo quattro) come Samurai, Ninja, Bardo o Warlock, tramite le varie quest proposte dalle gilde non fanno che coronare un sistema di Rpg nato sotto una buona stella e, alla fine, questo Wizards & Warriors unisce i pregi di più videogiochi del passato. A volte quando si vaga per Gael Serran sembra di trovarsi in un Daggerfall un po' meno vasto, in altri momenti, quando si entra nei dungeon, si ha la sensazione di avere fra le mani un'elegante fusione di Eye of the Beholder e Ultima Underworld
Insomma, questo, al momento, é considerabile il "vero Wizardry 8", anche se speriamo che il gioco che potrà vantare questo titolo sarà comunque all'altezza della fama della serie.
Se l'esplorazione del mondo é esaltante, grazie al senso di libertà che ci regala, il vero piatto forte del gioco é rappresentato dai dungeon, studiati veramente con cura e infarciti di tutte quelle amenità che non vedevamo in nessun videogioco dai tempi dell'ultimo Eye of the Beholder, o meglio, del primo Lands of Lore. Stanze piene di leve, meccanismi in grado di rilasciare fireball, scrigni protetti da ingegnosi trabocchetti, oggetti da utilizzare su altri oggetti, formule magiche da dire al momento giusto, non manca proprio niente, per la felicità della sezione soluzioni di Freegames!
Anche solo questo secondo me varrebbe l'acquisto di Wizard & Warriors: la possibilità di tuffarsi a pesce in questi cunicoli misteriosi, aggiornati finalmente alle tecnologie d'oggi giorno, e se possibile resi ancora più complessi. Ma c'é molto di più in questo gioco, che riesce a scoprire le sue carte man mano che si prosegue nell'avventura. Il sistema magico é veramente ben realizzato (un po' meno il menù tramite cui accedervi) e non si rimpiange neanche lontanamente la licenza di un gioco di ruolo cartaceo come AD&D. Gli oggetti magici si sprecano e così pure gli Npc e le località esplorabili. La possibilità di passare a classi di personaggi superiori (all'inizio ne sono disponibili solo quattro) come Samurai, Ninja, Bardo o Warlock, tramite le varie quest proposte dalle gilde non fanno che coronare un sistema di Rpg nato sotto una buona stella e, alla fine, questo Wizards & Warriors unisce i pregi di più videogiochi del passato. A volte quando si vaga per Gael Serran sembra di trovarsi in un Daggerfall un po' meno vasto, in altri momenti, quando si entra nei dungeon, si ha la sensazione di avere fra le mani un'elegante fusione di Eye of the Beholder e Ultima Underworld
Insomma, questo, al momento, é considerabile il "vero Wizardry 8", anche se speriamo che il gioco che potrà vantare questo titolo sarà comunque all'altezza della fama della serie.