World of Tanks

di Marco Modugno
Achtung, panzer! La sigla MMO, seguita di solito dall'acronimo RPG, suggerisce automaticamente al videogiocatore navigato l'idea di mondi fantastici, popolati di bizzare creature, arcane magie, o magari viaggi interstellari. Figuriamoci se, prima dell'avvento di World of Tanks, partorito dalla creatività slava del team russo Wargaming.Net, uno sarebbe mai andato a pensare ad una pianura sconvolta dalle esplosioni e dal fumo di un feroce scontro di mezzi corazzati.

Ecco la novità, dunque. Messe da parte, per una volta, asce da battaglia, rune e fucili al plasma, alla community appassionata di MMO viene offerta l'occasione di salire nella torretta impregnata di odore di sudore e di cordite di un carro armato della seconda guerra mondiale, scendendo in campo in epici scontri campali di massa per la conquista di preziosi obiettivi di battaglia. Gli stessi, oltre a giovare alla nostra fama, ci consentiranno poco a poco di far progredire le abilità del nostro equipaggio, di procurarci nuovi e più performanti mezzi, d potenziare quelli già presenti nel nostro "garage" con armi migliori, corazzatura aggiuntiva, munizioni perforanti o ad alto esplosivo, eccetera.



Il gioco, che nasce come client da scaricare gratuitamente dalla rete, salvo poi approdare sugli scaffali con una versione scatolata ricca di bonus come quella da noi provata, si presenta come un azzeccata miscela di RPG, RTS e FPS (accumulo di punti esperienza finalizzati al progresso individuale e di squadra, albero tecnologico dello sviluppo, scontri affollati animati dall'azione più frenetica). La prima impressione di chi sceglie di entrare a far parte di questa immensa (oltre 12 milioni di profili giocatore registrati) comunità online di carristi virtuali é impressionante.

I mezzi messi a disposizione delle tre fazioni presenti in gioco, US Army, Wehrmacht e Armata Rossa, sono oltre 140 e il loro numero é in continua crescita. Mentre pare che siano in arrivo anche le fazioni del British Army, del Regio Esercito e dell'Esercito Imperiale Giapponese. Ogni carro, poi, può essere personalizzato in modo maniacale migliorando cingoli, motore, munizionamento, sistemi di mira e così via, creando un numero di combinazioni virtualmente infinite.Mentre i membri dell'equipaggio cresceranno d'esperienza dopo ogni battaglia, acquisendo via via capacità sempre nuove, come quella di effettuare riparazioni d'emergenza o di estinguere incendi a bordo.

Il comparto tecnico, affidato al collaudato anche se ormai vetusto motore Big World, si rivela tutto sommato soddisfacente nella renderizzazione dei mezzi, ben riprodotti, e delle ambientazioni di gioco (quattro in tutto, un po' spoglie sotto il profilo della vegetazione però). Non particolarmente esosa in termini di risorse, anche nelle battaglie più gremite di mezzi in movimento, la grafica del gioco si mostra sempre fluida, segno che le patch, arrivate alla versione 7.0, hanno fatto il loro dovere nell'eliminare (quasi del tutto) i bug presenti nella versione beta del titolo. Stesso discorso vale per il sonoro, animato da musiche dinamiche che fanno sempre il loro dovere, pur senza eccellere. Meglio, decisamente meglio, gli effetti sonori. Motori imballati, esplosioni, cannonate e rumori di rotolamento dei pachidermi d'acciaio sul campo di battaglia sono decisamente ben riprodotti. Il gameplay, pensato per catturare al volo anche i giocatori più occasionali, é strutturato su un sistema di controlli decisamente semplificato.