World of Warcraft: Mists of Pandaria

di Simone Rampazzi
Inutile a nostro parere stendere un ulteriore complimento per il comparto audio, visto che la colonna sonora dell'intera offerta videoludica non ci ha mai deluso in alcun modo. Con questa nuova espansione i ritmi sono estremamente collimati con il tema della medesima, riportando un incredibile senso musicale ricco di pathos e sonorità, quasi da oscar oseremmo dire.

Anche gli achievement sono stati arricchiti di nuove e portentose prove, alcune delle quali riusciranno a mettere a dura prova anche il più accanito dei puristi, data l'enorme complessità di reperimento di alcune mascotte o la fortuna nel rollare oggetti epici dal 425 in su.

“Qui ci servirebbe una mappa!”

La nuova espansione Mists of Pandaria segue fedelmente i canoni a cui sino ad oggi siamo stati abituati con le varie offerte videoludiche che si sono susseguite sino ad oggi, introducendo oltre alla nuova razza ed alla nuova classe, tutto un insieme di nuove aree esplorabili, di Spedizioni, Incursioni e Campi di battaglia. Entrare nello specifico di questo ampio settore ci trasporta per tutta una serie di novità certosine, che determinano quello che secondo noi é il fulcro ottimale di questa offerta videoludica, basata sull'esperienza e condivisione di eventi in massa online. Ciò che prima risultava più macchinoso, ovvero la ricerca dei gruppi per partire in Istance, oggi viene semplificato e reso ottimale, fornendoci un ottimo reparto di ricerca istance diviso per livello, caratteristiche e perfino “ruolo da interpretare” nella missione, evitandoci quindi le lunghe mezz'ore d'attesa in chat generale a Dalaran quando cercavamo un healer per cominciare l'agognata quest alla ricerca di qualche oggetto unico da indossare.

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Oggi comunque possiamo affrontare nuovissime e coloratissime nuove Spedizioni, sia relative alla nuova espansione, come il Tempio della Serpe di Giada o il Birrificio Triplo Malto, per passare anche alle vecchie (portate ovviamente a difficoltà Eroica) come Scholomance o Scarlet Monastery, adattate per l'occasione e rese molto meno monotone, grazie anche all'assortito loot a cui potremo attingere per migliorare il nostro equipaggiamento. Preparatevi dunque ad affrontare gli Sha, ovvero le manifestazioni fisiche di alcuni stati d'animo precisi, oppure i Mogu, degli orgogliosi guerrieri dall'aspetto felino determinati a sovrastare i nostri nuovi amici Pandaren.

Anche le Arene sono state arricchite con nuovi campi di battaglia, ma soprattutto con nuove regole del gioco ben precise, in cui la collaborazione e l'affiatamento del gruppo risulteranno sicuramente determinanti per la vittoria.

“Gotta Catch'em All!”

É vero, lo diceva Ash Ketchum, famoso allenatore di Pokémon ed ora voi vi chiederete perché lo tiriamo in ballo, ma un'altra curiosa novità partorita dalla mente contorta (o forse geniale) del team di sviluppo é lo scontro tra mascotte, accompagnatore fino a poco tempo fa nemmeno considerato dai molti puristi che ne compravano a bizzeffe solamente per completare due o tre achievement dedicati che ne riportava l'importanza solo per la quantità collezionata. Oggi invece questi curiosi animaletti dall'aspetto particolare assumono un ruolo più importante, determinando un buonissimo passatempo tra una quest e l'altra, visto che sarà possibile assegnargli un nome, controllarne il livello dopo ogni scontro, come anche gli attributi e le abilità, il tutto pronto a far invidia al mercato degli animali inventati da Satoshi Tajiri nell'ormai lontano 1995. Da oggi infatti, potremo viaggiare per le terre di Azeroth come veri allenatori e partire come collezionisti incalliti alla ricerca di nuovi animali da combattere con la nostra fedele mascotte, completando tutta una serie di achievement corposi che faranno sobbalzare sulla sedia anche il più incallito dei puristi.

Sarà possibile, come al solito, comprarne di particolari ed uniche alla AH ma noi vi invitiamo a fare questo viaggio armati solo della vostra Pokéball e di tanta pazienza!

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“Per fare un albero ci vuole il seme..”

Questa filastrocca ha risuonato parecchio nella mia mente durante la mia infanzia, e non ho potuto fare a meno di ricordarla una volta ritornato nel cuore della Valle dei Quattro Venti, praticamente alla soglia della fattoria del simpatico Yoon, pandaren che ha recentemente ereditato l'attività ortofrutticola del nonno ormai passato a miglior vita.

Quello che la Blizzard tenta di proporci é una particolare distrazione tra Incursioni e Dungeon, proponendo la possibilità per il nostro PG di coltivare (tutto DOP e DOC) una serie di piante da far impallidire anche il più verde dei pollici verdi. I passaggi sono molto semplici: come nella filastrocca compreremo il seme, per poi piantarlo e coltivarlo, occupandocene saltuariamente per controllarne le condizioni, fino al momento della mietitura per godere dei frutti del nostro lavoro.

In conclusione, determinare un voto canonico per un offerta videoludica simile, oltre che per il fattoche trattiamo un gioco dalle mille sfaccettature ed in continuo cambiamento, ci porta a proporvi solo una minima istantanea di un gioco che rappresenta la punta di diamante di una casa videoludica, la Blizzard ovviamente, sempre pronta ad aggiornare e ritrattare, a questo punto non possiamo desimerci dal dire “con intelligenza”, le varie caratteristiche e peculiarità che rendono questo gioco il Re degli MMorpg.

Speranzosi che la vostra permanenza sulle nostre pagine multimediali non sia stata oltremodo tediosa, ci auguriamo, con estremo piacere é chiaro, di incontrarvi per le zone di Azeroth.

Chiudiamo l'articolo ricordandovi che non c'é prezzo per la miticità!

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