World Rally Championship
di
Redazione Gamesurf
Utilizzando lo Spline World (questo é il nome del software), gli sviluppatori hanno per prima cosa creato uno scenario 3D di 30 x 30 Km per ogni rally e, successivamente, hanno steso sul terreno tridimensionale un'ipotetica strada. Una volta inserito il tragitto all'interno dello scenario é bastato aggiungere con pochi click del mouse curve tornanti e via di questo passo, dando così vita a tracciati dalle traiettorie imprevedibili e dal fondo sconnesso. In totale World Rally Championship vanta più di settanta tappe, suddivise nei quattordici rally disputati in giro per il mondo e caratterizzate pertanto da condizioni climatiche, tipo di terreno ed ambientazioni sempre diverse. Purtroppo, per quanto possano distinguersi graficamente, molto spesso le singole tappe sono fin troppo brevi e prive di particolari stimoli per il pilota
Benché non manchino delle buone combinazioni di curve, tornanti e saliscendi, sulla distanza la corsa rischia di diventare assai ripetitiva e noiosa. A peggiorare la situazione entra in scena anche un sonoro piuttosto scadente, che non riesce affatto a riprodurre con convincente fedeltà la potenza dei motori turbo delle auto, che qui appaiono persino fastidiosi nel loro perpetuo ronzare, neanche fossero macchine da Formula 1
ARCADE O SIMULAZIONE? QUESTO E' IL PROBLEMA..
Impegnato nel tentativo di realizzare un titolo convincente sul piano tecnico, lo staff di Evolution Studios ha tuttavia mancato l'appuntamento con l'obiettivo più importante per un gioco di guida: un modello fisico della vettura convincente. Nonostante abbiano scelto di intraprendere la stessa strada di Codemasters, realizzando un titolo a metà tra l'arcade e la simulazione, il risultato ottenuto dagli sviluppatori di World Rally Championship non é, purtroppo per loro, lo stesso
Se in Colin McRae Rally 2.0 lo stile di guida é una convincente e azzeccata miscela di arcade e simulazione, in WRC le dosi non sono altrettanto equilibrate e il risultato é un gioco di guida arcade che si atteggia a simulatore. Il comportamento della vettura in pista non convince già dai primi minuti di gioco: l'auto é troppo leggera e "separata" dal terreno su cui spesso sembra scivolare piuttosto che correre. Paradossalmente é molto più convincente e realistica la modalità rally di GT3 dove non solo é molto più evidente il peso della vettura, ma sono anche meglio gestiti sterzo e accelerazione
Benché non manchino delle buone combinazioni di curve, tornanti e saliscendi, sulla distanza la corsa rischia di diventare assai ripetitiva e noiosa. A peggiorare la situazione entra in scena anche un sonoro piuttosto scadente, che non riesce affatto a riprodurre con convincente fedeltà la potenza dei motori turbo delle auto, che qui appaiono persino fastidiosi nel loro perpetuo ronzare, neanche fossero macchine da Formula 1
ARCADE O SIMULAZIONE? QUESTO E' IL PROBLEMA..
Impegnato nel tentativo di realizzare un titolo convincente sul piano tecnico, lo staff di Evolution Studios ha tuttavia mancato l'appuntamento con l'obiettivo più importante per un gioco di guida: un modello fisico della vettura convincente. Nonostante abbiano scelto di intraprendere la stessa strada di Codemasters, realizzando un titolo a metà tra l'arcade e la simulazione, il risultato ottenuto dagli sviluppatori di World Rally Championship non é, purtroppo per loro, lo stesso
Se in Colin McRae Rally 2.0 lo stile di guida é una convincente e azzeccata miscela di arcade e simulazione, in WRC le dosi non sono altrettanto equilibrate e il risultato é un gioco di guida arcade che si atteggia a simulatore. Il comportamento della vettura in pista non convince già dai primi minuti di gioco: l'auto é troppo leggera e "separata" dal terreno su cui spesso sembra scivolare piuttosto che correre. Paradossalmente é molto più convincente e realistica la modalità rally di GT3 dove non solo é molto più evidente il peso della vettura, ma sono anche meglio gestiti sterzo e accelerazione
World Rally Championship
World Rally Championship
Se volete ripercorrere le gesta di Richard Burns, il vincitore del Campionato del Mondo di Rally 2001, World Rally Championship rappresenta senza dubbio una scelta obbligata. Oltre ad essere l'unico gioco attualmente disponibile a poter vantare i diritti del campionato appena trascorso, questo di Sony è anche un titolo divertente, immediato e molto valido dal punto di vista grafico. Purtroppo sulla distanza diventano evidenti i limiti di un'impostazione fondamentalmente arcade, incapace di offrire grandi stimoli ai giocatori più esigenti. Le oltre 70 tappe diverse e le 6 prove speciali, che rappresentano una valida sfida per buona parte del pubblico, sono tuttavia ben poca cosa per i veri appassionati del genere (i motivi sono stati ampiamente spiegati nel corso della recensione) che si ritroveranno fin troppo presto ai ferri corti con la noia.