Worms 4: Mayhem

Worms 4 Mayhem
Il mondo dei videogiochi ci ha raccontato in tutte le salse le principali battaglie della storia: non si contano, ad esempio, i titoli dedicati alle fasi cruciali della Seconda Guerra Mondiale, quelli che ripercorrono la guerra del Vietnam e del Golfo, senza dimenticare le future battaglie contro gli alieni. L'elemento comune a tutti questi giochi è la capacità di avvicinarsi (chi più, chi meno) alla drammaticità della realtà vissuta dai militari, proponendo sconti sanguinosi e cruenti.
Di fronte a tanta tragicità, si presenta Worms 4: Mayhem, l'ultimo prodotto del Team 17, che affronta il tema della guerra sotto un'altra chiave di lettura, trattandola scherzosamente come un gioco e immergendola nell'umorismo tipicamente inglese.
Per chi non conoscesse i precedenti capitoli della serie, Worms narra le improbabili battaglie tra schiere di spassosi (quanto guerrafondai) vermicelli, capaci di maneggiare armi degne della più grande superpotenza militare.

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Una guerra a turni
Il gioco consiste nella lotta tra invertebrati, proposta con una struttura a turni: ciascun giocatore ha a disposizione un gruppo di soldati con il quale conseguire l'obiettivo finale. Quando sarà il suo turno, l'utente avrà a disposizione un certo lasso di tempo (variabile da 30 a 90 secondi) entro cui dovrà movimentare il personaggio, scegliere l'arma e sparare, dopodichè avrà ancora una manciata di secondi per posizionare il proprio combattente al riparo dal fuoco nemico. Solo allora toccherà alla squadra avversaria sferrare l'attacco.
Gli obiettivi delle missioni sono molteplici: si va dall'eliminazione di tutti i nemici al furto degli attrezzi degli operai, dalla distruzione di un edificio alla fuga dagli ispettori, dalla gara di tiro al bersaglio al resistere all'assedio dei nemici e così via.
In ogni caso, le missioni assumono un aspetto particolarmente strategico, grazie soprattutto alla presenza di edifici (quali castelli, ponti, roccaforti naturali...) capaci di offrire allo stesso tempo copertura e ostacolo.

Distruzione totale
In ogni caso non sarete mai al riparo: le ambientazioni sono tutte danneggiabili, consentendovi così di mettere allo scoperto un nemico ben barricato dietro a un muro, ma dando la possibilità anche al vostro avversario di fare altrettanto. Oltre alle mura degli edifici, anche le isole subiranno gli effetti del vostro fuoco, assumendo l'aspetto craterico del nostro satellite naturale.
Le armi a disposizione sono molteplici, tra cui anche bizzarre creature partorite dalla mente fantasiosa degli sviluppatori. In ogni caso non avrete sempre a disposizione l'intero arsenale, bensì dovrete cavarvela con restrizioni talvolta importanti (come, ad esempio, la missione in cui dovrete eliminare i nemici utilizzando la sola mazza da baseball e le mine antiuomo sparse sul terreno). L'attrezzo che si candida al titolo di strumento di distruzione più gettonato è, tuttavia, il bazooka, praticamente onnipresente nelle varie missioni e particolarmente efficace nell'infliggere danno agli avversari.


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Umorismo inglese
Ciascuna arma presenta i propri punti di forza e di debolezza. In ogni caso dovrete vedervela con una fisica piuttosto ben ricostruita, che vi imporrà di studiare l'influenza del vento e della gravità: a voi spetterà, infatti, la decisione della direzione e della potenza di lancio dell'arma (ed eventualmente il tempo di countdown di alcune di esse), fondamentali per colpire con precisione l'oppositore.
Graficamente Worms 4 si presenta bene: il cel-shading dona l'atmosfera ideale al gioco, proiettandolo nel magico mondo dei fumetti. Ciò che sorprende più di ogni altra cosa, tuttavia, è la realizzazione delle animazioni dei vermetti, davvero spassose ed esilaranti. Il gioco, infatti, possiede una carica di umorismo che si manifesta nelle espressioni dei protagonisti, nei dialoghi riproposti dai sottotitoli, nella natura delle armi a disposizione, nonché nei titoli delle missioni (da ricordare, ad esempio, "l'assedio a dondolo").

AI perfettibile
La modalità in single player comprende oltre 25 missioni lungo vari scenari, e includono odierni cantieri di costruzione, villaggi del far west, castelli medievali e isole preistoriche. Il livello di sfida si fa piuttosto blando all'inizio, per poi crescere con il proseguire nell'avventura. Non mancano, tuttavia, difetti nell'AI: è talvolta capitato di vedere un nemico muoversi durante il suo turno, avvicinarsi a un nostro combattente e quindi, preda della totale indecisione (mostrata con un eloquente punto interrogativo sulla testa), decidere di saltare il turno. Un altro esempio è il classico soldato che punta il bazooka contro una vicina parete, ferendosi da solo. A parte isolati episodi come questi, va detto che i nemici raramente sono propensi a graziarvi: nel caso dimentichiate uno dei vostri allo scoperto, sarete puntualmente raggiunti da una tonnellata di piombo.

Party Game D.O.C.
Una volta terminata la storia in single player, Worms 4 invoglia il giocatore a ripercorrere le varie missioni nel tentativo di battere i tempi limite (a cui corrisponde l'assegnazione di punti extra utili per acquistare nuove animazioni, cappelli, baffi ed elementi utili per personalizzare il gioco), senza contare i vari minigiochi che hanno il merito di variegare ulteriormente le partite. Oltre a tutto ciò, non va dimenticata la sua candidatura a party game, grazie alle varie modalità presenti (tra cui il classico deathmatch, homelands, distruzione, difesa statua e superstite).
In conclusione, Worms 4 ha il grande pregio di unire a un gameplay collaudato (dai tempi del glorioso Hogs of War per PsOne) l'umorismo esilarante che trapela dai dialoghi, dalle espressioni facciali degli invertebrati e dalla natura delle armi in dotazione. Piccoli difetti nell'AI e nel motore grafico (visibilmente rallentato nelle missioni sotto la pioggia) scalfiscono solamente la bontà generale del gioco, che in ogni caso rappresenta uno dei più appetibili party game.

Worms 4: Mayhem
7.5

Voto

Redazione

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Worms 4: Mayhem

Worms 4: Mayhem è un altro modo di vedere la guerra: l'umorismo inglese trapela dalle espressioni facciali dei vermiciattoli, dalla natura delle armi a disposizione e dai dialoghi tra invertebrati, rendendo l'esperienza di gioco quanto meno spassosa. Un gameplay collaudato e strategico al punto giusto, una grafica riuscita e una buona varietà degli obiettivi sono i punti forti del gioco, solamente scalfito da alcune mancanze in termini di AI e da alcuni rallentamenti del motore grafico. Divertentissimo in multiplayer.